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La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it

Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.




Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it

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L’ULTIMO<br />

INTERVENTO<br />

CONGIUNTO:<br />

A 2MILA METRI,<br />

IN CALABRIA<br />

di Di Ivana Pugliese, ufficio stampa<br />

CNSAS Calabria<br />

Nel tardo pomeriggio di mercoledì<br />

29 luglio <strong>2020</strong>, un escursionista calabrese<br />

si è trovato in pericolo di vita<br />

sul Monte Manfriana, a 2000 m. di<br />

altitudine, dopo una caduta che gli<br />

ha procurato <strong>del</strong>le lesioni tali da non<br />

poter continuare il cammino. È riuscito<br />

ad avvisare, tramite cellulare,<br />

un suo amico. Questi ha contattato<br />

il Comando dei Carabinieri Forestali<br />

di Civita, che hanno allertavano la<br />

stazione Pollino <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong><br />

e <strong>Speleologico</strong> Calabria. Considerati<br />

i lunghi tempi di avvicinamento al ferito<br />

necessari per le squadre a piedi,<br />

è stata richiesta l’attivazione tramite<br />

il COA di Poggio Renatico di un<br />

velivolo <strong>del</strong>l’Aeronautica Militare. È<br />

intervenuto con estrema prontezza,<br />

un AW139 <strong>del</strong>l’84 Centro SAR <strong>del</strong>l’Aeronautica<br />

Militare <strong>del</strong>la base di Gioia<br />

<strong>del</strong> Colle che, vista l’ora ormai serale,<br />

ha operato in modalità di volo<br />

notturno, con visori notturni. Le<br />

operazioni di recupero <strong>del</strong>l’infortunato,<br />

si sono svolte in totale sinergia<br />

tecnico/operativa con le squadre <strong>del</strong><br />

CNSAS, trasportate a bordo. L’uomo<br />

è stato recuperato e consegnato al<br />

più vicino ospedale.<br />

compito subordinato al principale, che resta la difesa <strong>del</strong>lo spazio aereo.<br />

Oggi in ambito nazionale, convivono quindi due organizzazioni che si occupano<br />

<strong>del</strong> SAR: la prima gestita dall’Aeronautica Militare, che, tramite il<br />

proprio RCC di Poggio Renatico, dirige e coordina le operazioni di ricerca<br />

e soccorso; la seconda, gestita dalle Capitanerie di Porto, che svolge il<br />

proprio servizio SAR avvalendosi <strong>del</strong> suo MRCC (il centro che assicura l’organizzazione<br />

generale dei servizi marittimi di ricerca e salvataggio) e dei<br />

relativi sotto centri (MRSC).<br />

L’accordo fra CNSAS e Stato Maggiore <strong>del</strong>la Difesa: Negli anni 2000<br />

venne finalizzato l’accordo Tecnico SAR tra lo Stato Maggiore e il Corpo Nazionale<br />

<strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong>, che viene periodicamente rinnovato.<br />

In esso vengono stabilite le procedure che permetto ai responsabili<br />

<strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong> di richiedere l’intervento di un elicottero<br />

<strong>del</strong>le Forze Armate (AM, EI, MM e Carabinieri), per svolgere le attività<br />

di ricerca e soccorso a favore di tutte le persone disperse, o ferite, in montagna<br />

o in ambiente impervio. Di giorno, ma più spesso di notte, quando<br />

gli elicotteri militari possono garantire tecnologie più evolute – con un alto<br />

tasso di specializzazione - rispetto alle componenti elicotteristiche civili attualmente<br />

a disposizione.<br />

Gli elicotteri impiegati nelle operazioni con il <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> -<br />

HH139A<br />

L’AW-139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione<br />

HH, Hospital Helicopter, è un bi-turbina di categoria media prodotto<br />

da Agusta Westland. Moderno e veloce.<br />

HH212<br />

Gli HH212, storici bipala e biturbina, operano di notte e in condizioni meteo<br />

critiche, con l’utilizzo di visori notturni NVG (Night Vision Goggles). Gli<br />

HH212 e i loro equipaggi rappresentano un punto fermo nelle missioni più<br />

complesse e di difficile gestione.<br />

HH101A<br />

L’HH-101A, indicato con la denominazione “Caesar” nella versione <strong>del</strong>l’Aeronautica<br />

Militare, è un aeromobile di ultimissima generazione. Ha la<br />

capacità e un raggio d’azione particolarmente ampio, data la capacità di<br />

rifornimento in volo.<br />

<strong>La</strong> formazione, il confronto, gli scenari futuri - Ogni anno l’Aeronautica<br />

organizza l’esercitazione di soccorso “Grifone”, coinvolgendo anche altre<br />

forze armate ed enti nazionali ed internazionali: l’AM gestisce tutte le<br />

operazioni di volo, il CNSAS la fase di ricerca a terra e recupero sanitario<br />

dei feriti. Più volte all’anno vengono organizzate esercitazioni minori, ma<br />

che coinvolgono sempre almeno 3 elicotteri, chiamate SATER. Fra <strong>Soccorso</strong><br />

<strong>Alpino</strong> e Aeronautica il rapporto prosegue durante tutto l’anno, con un<br />

tavolo di confronto che periodicamente analizza i vari aspetti <strong>del</strong>l’accordo,<br />

dalla strategia d’intervento alle nuove tecnologie a disposizione.<br />

52 APPROFONDIMENTO

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