La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
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PILLOLE<br />
In cordata con<br />
Massimiliano Ossini<br />
Riprende la collaborazione tra il CNSAS e Linea Bianca<br />
di Walter Milan<br />
Dopo il successo registrato ormai da molti anni, nell’inverno<br />
<strong>2020</strong>/2021 tornerà in onda la trasmissione televisiva<br />
Linea Bianca sui canali Rai. Per il secondo anno consecutivo,<br />
il conduttore dedicherà uno spazio al <strong>Soccorso</strong><br />
alpino in ogni puntata raccontando l’attività dei tecnici<br />
nelle varie località toccate dal programma. Ne abbiamo<br />
approfittato per fare una bella chiacchierata con il conduttore, Massimiliano<br />
Ossini, sul suo rapporto con la montagna e con la sicurezza.<br />
Massimiliano, in questi mesi, hai avuto modo di conoscere un po’ più<br />
da vicino il <strong>Soccorso</strong> alpino e speleologico, che cosa ne è emerso?<br />
È un corpo che mi ha sempre affascinato. Prevalentemente per due emotivi:<br />
il primo, in quanto grande amante <strong>del</strong>la montagna, ho sempre sognato di<br />
poter frequentare quell’ambiente nella sua totalità e, soprattutto, in sicurezza.<br />
Quando vedevo che i ragazzi <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong> e <strong>Speleologico</strong> avevano<br />
la possibilità non solo di vivere quell’ambiente con passione ma anche<br />
di conoscerlo, studiarlo, utilizzare attrezzature tecniche specifiche e di muoversi<br />
all’interno di esso con la sicurezza <strong>del</strong>la preparazione, ne sono rimasto<br />
affascinato. Secondo, perché la loro passione e addestramento li porta ad<br />
essere un punto di riferimento per gli altri. I volontari <strong>del</strong> <strong>Soccorso</strong> alpino de-<br />
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