coinvolge dinamiche familiari, interessa l'avveniredei dipendenti, si riflette sulle relazioni con clienti,fornitori e banche... non solo, nel turnover aziendaleil coinvolgimento emotivo gioca un ruolo centrale:non è facile per un genitore che ha dedicato tutta lasua vita alla crescita di un'azienda abbandonarla,anche se ha la consapevolezza che quello che si ècostruito potrà avere un nuovo futuro. Mio padre adesempio è ancora in azienda ed è parte integrante…anzi, diciamo che lui è il “trainatore” di questagrande macchina: io e mio fratello, ciascuno nelproprio campo, cerchiamo di portare avanti la suafilosofia: collaboriamo cercando di intercettarebisogni e nuove soluzioni. Mio padre “è nato” nelmondo della plastica, l'azienda ha una fortissimaconnotazione famigliare e dunque per me e miofratello è stato naturale esserci, sebbene abbiamofatto studi diversi… siamo cresciuti all'interno diquesta azienda, per noi è casa. Siamo sempre statiliberi di scegliere percorsi professionali diversi, ma ioe mio fratello ci siamo sentiti la responsabilità di nondisperdere quello che nostro padre ha costruitofaticosamente negli anni. Il passaggio staavvenendo idealmente… nella pratica cambia poco:tutte le decisioni vengono prese collegialmente. Nonci sono capi, c'è una famiglia unita che cerca di farebene le cose; di fare prodotti eccellenti e disalvaguardare il capitale umano, tutto il resto hapoca importanza. La fiducia di mio padre è unaspinta motivazionale molto forte. Io e mio fratello cisiamo messi in gioco con passione e tenacia.Ultimamente ho la sensazione che si siano persialcuni valori basilari del lavoro, quali l'orgoglionell'imparare una professione e la tenacia nelriuscirci. Ci vuole competenza e curiosità, soprattuttoin un periodo in cui imperversa la crisi.La tua formazione Roberta?Io ho fatto giurisprudenza. Solo al termine delpercorso scolastico mi sono accorta di quello chec'era qui dentro e ho scoperto questa creatività,questa manualità, questo grande saper fare che ècultura. Attualmente mi occupo della parteamministrativa.Che cosa producete?Disponiamo di un impianto all'avanguardia con 20linee di granulazione, 9 dedicate ai compound abase di PVC, 11 dedicate ai prodotti a basepoliolefinica: questa varietà permette all'azienda diavere un'ampia capacità ed una elevata flessibilitàproduttiva. L'attenzione verso la ricerca & sviluppo cipermette di soddisfare qualsiasi esigenza. Icompounds Fainplast hanno un ampio ventaglio diapplicazioni in svariati settori. Abbiamo sviluppatoanche un materiale per la moda. Negli anni abbiamocercato di diversificare…Fantastico, come si chiama?Si chiama EVATECH (copolimero etilenevinilacetato),un materiale di ultima generazione,molto leggero e con una piacevole sensazione altatto, ecco perchè trova impiego nella produzione dicalzature innovative ed altri articoli tecnici, ma anchenella produzione di borse, accessori ecc.Ho letto che avete aperto un forte varco presso ilcomparto calzaturiero…Abbiamo da sempre lavorato per i calzaturifici.Che cosa vi rende speciali?La qualità, il servizio e il totale Made in Italy sono inostri punti di forza. Sempre più spesso siamocontattati da consumatori, che ci ringraziano per laqualità del prodotto facendoci i complimenti percreare un articolo prodotto in Italia. Creare un buonprodotto non è soltanto un buon affare, è un obbligomorale. La nostra azienda è riuscita a dare vita adun gran numero di prodotti, interamente concepiti erealizzati in Italia, ma conosciuti e apprezzati in tuttoil mondo.Come avete superato il lockdown?Abbiamo sempre lavorato. É stato uno stress perchési è dovuti far fronte a tantissimi accorgimenti;lavorare con la paura del contagio anche se lanostra azienda è strutturalmente protetta: nel sensoche ognuno ha la propria postazione, anche inproduzione. La pressione a livello psicologico èsempre stata fortissima ma nonostante questonessuno si è sottratto al proprio dovere: e questoriflette quello di cui parlavamo all'inizio, il concetto digrande famiglia. É stato davvero bellissimo vederetutto questo affetto anche quando il quadroepidemiologico era davvero preoccupante, per cuiera necessario tenere i nervi saldi. La salute deinostri collaboratori è un bene primario da tutelare edè stata una nostra scelta concedere la possibilità dilavorare in smart working, laddove era possibilefarlo, e far restare a casa i lavoratori più fragili.Abbiamo delegato molto perchè abbiamo la fortunadi avere una squadra di persone in gambissima.Certo che unitamente alle deleghe, abbiamo datoloro gli strumenti per poter crescere, per svolgere almeglio le proprie funzioni. Ad alcuni nostri clientiabbiamo concesso delle dilazioni, ma devo dire cheil 99% malgrado la grave crisi economica che ci hainvestiti ed a fronte della nostra disponibilità aconcedere dilazioni nei pagamenti, ha preferitoonorare tutte le scadenze. I clienti, anch'essi sonoun bene prezioso, ed è importantissimo esserecollaborativi in un momento in cui tutti i settoridell'economia sono in crisi. Non siamo certamente lepersone che chiudono la porta in faccia, se ci sonodei problemi cerchiamo di affrontarli insieme. Ilnostro mantra è la soddisfazione del cliente.Che difficoltà trovano le mamme che lavorano?Da una parte bisogna fare i conti con la scuolapiuttosto che con il nido, le attività extra dei bambini,l'organizzazione dei lunghi periodi di vacanze edall'altra le mail che arrivano senza fine e lacompetitività del mercato del lavoro, oltre al fatto chetutti noi come clienti siamo diventati iper esigenti e diconseguenza le aziende sono diventateorganizzazioni sempre più complesse. Tutto ciòrende entrambi gli ambiti davvero difficili da gestire.Bisogna darsi delle priorità e non farsi prendere daisensi di colpa. Non potrò essere a tutte le feste(almeno cinque all'anno) che vengono fatte a scuola,cosìcomeavoltedovròdiredinoaunfornitoreoaun investitore. Ma va bene così perché sono certa diriuscire a trasmettere ai miei figli tutto l'amore cheho, dando loro anche un esempio positivo di madreche lavora con grande motivazione.É un settore tradizionalmente maschile il vostro?Sì, ma soprattutto perché la produzione richiede unlavoro fisico piuttosto duro… le donne sono per lopiù in amministrazione: una ventina in totale.Cerchiamo in tutti i modi di andare incontro alleesigenze di queste donne soprattutto se hanno figli.Ecco, una cosa che mi manda in bestia è che ledonne, ancora oggi, siano costrette a scegliere tralavoro e famiglia. Io sono madre di tre figli ecomprendo quando possa essere difficile conciliaretutto. Lavorando in azienda tutto il giorno un aiuto ènecessario attraverso i nonni e la babysitter, ma poi,quando rientri in casa, hai comunque tutta una seriedi mansioni alle quali non puoi sottrarti. Si partesvantaggiate rispetto ad un uomo, non c'è niente dafare. La fortuna è di avere un marito, un compagno,che ti sostiene, che condivide le ansie, leproblematiche, ed il lavoro in casa… mi ritengomolto fortunata ma purtroppo, vedo molte donne chesi trovano da sole a gestire la responsabilità dellacasa e dei figli. É giusto che si parli di questoproblema affinchè le donne riescano a coniugare ildesiderio di essere madri con il desiderio di crescereprofessionalmente, di trovare una loro dimensione.Che cosa significa impresa 4.0?Nel nostro settore significa: “Futuro”. Infatti, la nostraazienda si sta adeguando già da tempo alla freneticaevoluzione dei processi industriali volti alladigitalizzazione delle catene di filiere, al fine diessere sempre più competitivi nel mercato globalema soprattutto significa investire in una Ricercacontinua e constante.Le faccio i complimenti, trovo chelei sia una donna davvero moltobella, in sintonia con la bellezza diquello che suo padre ha creato eche lei e suo fratello faretecrescere, potenziandolo.Sono certa che il futuro di Finplastsarà bellissimo…Valeriana MarianiSi ringrazia AIDA partnersper la splendidacollaborazionewww.aidapartners.comwww.dimagazine.it
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