Waste n. 17 settembre 2021

Soluzioni e tecnologie
per l’ambiente
Economia Circolare
66 BIOWASTE NEWS
PINZA SELEZIONE
+
ELEVATA RESISTENZA
ALL’USURA
+
CONFIGURAZIONI
PER OGNI ESIGENZA
In 20 giorni mi
sciolgo nel mare
+
MASSIMA AGILITÀ
DI MOVIMENTO
Dalla Sardegna una soluzione contro
l’inquinamento oceanico. La startup Relicta
sviluppa una bioplastica biodegradabile
e compostabile al 100%, trasparente e inodore,
ricavata dagli scarti dell'industria ittica
Eliana Puccio
Lstartup Relicta è capitanata da Davide
Sanna, CEO e cofondatore insieme al
team composto da Matteo Sanna,
Mariangela Melino, Andrea Farina e Giovanni
Conti. Questi cinque studenti hanno dato vita
a una soluzione che previene il
rischio inquinamento oceanico
da plastica.
Si tratta di un imballaggio in
plastica idrosolubile, trasparente
e biodegradabile, ottenuto
dagli scarti industriali del
pesce.
Tale packaging è solubile in
acqua calda in modo da poter
essere facilmente smaltito.
È totalmente biologico, motivo
per cui in mare si degrada
completamente in soli 20 giorni.
Non lascia traccia e non
sviluppa sostanze tossiche. Questa plastica
biologica ha la stessa versatilità delle plastiche
tradizionali.
Per esempio, può essere termosaldata per
la produzione di vari tipi di contenitori come
le buste, ed è in grado di mantenere il vuoto
all’interno della confezione. Quindi, è indicata
anche per il sottovuoto, ideale per la conservazione
degli alimenti. Altra caratteristica
che presenta questa soluzione a base di pesce
è la termoretraibilità, che la rende perfetta
per imballaggi idonei al trasporto.
Nonostante la plastica biologica di Relicta sia
biodegradabile in acqua, si presenta resistente
agli ambienti umidi. Motivo per cui è idonea
alla conservazione dei cibi in frigorifero
che e non deperisce con la pioggia o ai getti
d’acqua diretti.
Mantiene, inoltre, inalterate le sue proprietà
per circa un anno.
l
LA TECNOLOGIA PIÙ AVANZATA
È QUELLA CHE TI SEMPLIFICA LA VITA
Settembre 2021