Waste n. 17 settembre 2021
Nuova rubrica! Competenze e ricercatori: ref dice la sua Legno, materia prima bio-economica per il riuso e riutilizzo degli imballaggi
Nuova rubrica!
Competenze e ricercatori: ref dice la sua
Legno, materia prima bio-economica per il riuso e riutilizzo degli imballaggi
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e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
Soluzioni e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
52 RIFIUTI SOLIDI RECUPERO TELE DA PFU Soluzioni<br />
RECUPERO TELE DA PFU<br />
RIFIUTI SOLIDI<br />
53<br />
Damiano Diotti<br />
Oltre la gomma<br />
triturata c’è di più...<br />
Geocycle con il proprio stabilimento di Ternate, è la soluzione<br />
per valorizzare pneumatici fuori uso, compresa la parte in nylon<br />
Geocycle è la soluzione per la valorizzazione<br />
della frazione tessile dei PFU<br />
(Pneumatici Fuori Uso) non diversamente<br />
recuperabile. Tra i pionieri nell’implementazione<br />
dei principi dell’economia circolare,<br />
Geocycle propone, da oltre trent’anni,<br />
soluzioni innovative per valorizzare i rifiuti e i<br />
residui produttivi non altrimenti riciclabili, garantendone<br />
il corretto recupero nei cementifici<br />
del Gruppo. Come per ogni altro materiale<br />
trattato, anche per i PFU, Geocycle interviene<br />
a valle del processo di recupero. Vale a dire<br />
che tutto quello che può essere granulato e<br />
che ha un utilizzo ben più nobile viene destinato<br />
al trattamento per l’impiego, ad esempio,<br />
in pavimentazioni sportive e in isolanti acustici,<br />
mentre la restante parte, non recuperabile, va<br />
appunto a recupero energetico.<br />
Dei tre componenti principali di cui è composto<br />
lo pneumatico, ossia gomma, acciaio<br />
e tessile, la gomma, impiegata come combustibile<br />
non convenzionale, ha un potere calorifico<br />
che varia tra i 6,800 – 7,800 Kcal/kg:<br />
un potere calorifico da valorizzare. Ed è ciò<br />
che accade da oltre dieci anni in Geocycle<br />
(Italia) attraverso l’impiego nel processo produttivo<br />
della cementeria Holcim, di Ternate<br />
(VA). Anche l’acciaio ha il proprio percorso di<br />
recupero, mentre il tessile, che è l’elemento<br />
che consente di realizzare carcasse robuste<br />
e leggere per i pneumatici, non ha avuto fino<br />
ad ora alternativa alla discarica.<br />
E così, per ridurre ancora la quantità di rifiuto<br />
e trasformare il più possibile gli scarti in risorse,<br />
lo stabilimento produttivo di Ternate ha<br />
investito su un impianto che consente il recupero<br />
anche della frazione tessile dei PFU nel<br />
co-processing.<br />
Non solo gomma triturata. Al cementificio di<br />
Ternate stanno ora arrivando i primi flussi di<br />
tela da PFU. Essendo un materiale molto fine<br />
e leggero, con pezzatura da 0 a 6 mm, il nylon<br />
brucia molto bene e molto velocemente. In realtà,<br />
il nylon derivante dai PFU è un materiale<br />
già ampiamente utilizzato nelle cementerie<br />
estere. La possibilità di poter valorizzare questo<br />
rifiuto anche sul territorio nazionale è<br />
un’ottima opportunità anche per i consorzi<br />
che gestiscono lo smaltimento dei PFU con<br />
cui Geocycle ha recentemente siglato importanti<br />
accordi.<br />
Questo accordo siglato con i principali consorzi<br />
che gestiscono il recupero e lo smaltimento<br />
dei PFU a livello nazionale (quali, ad esempio,<br />
Ecopneus, ECOTyre e GreenTyre) prevede il ritiro<br />
del tessile prodotto negli impianti di granulazione<br />
dei pneumatici sull’intero territorio<br />
nazionale.<br />
A tal proposito, Daniele Fornai, Responsabile<br />
Operazioni di Ecopneus, afferma: “Ci sono dei<br />
flussi di rifiuti, come ad esempio le fibre tessili,<br />
che non potendo essere più utilizzate possono<br />
e devono essere comunque valorizzate a livello<br />
di combustibile. Ciò implica un approccio industriale<br />
che richiede qualità, consistenza e<br />
certezza dell’approvvigionamento. Per questo<br />
è necessario un rapporto di fiducia tra fornitore<br />
e cliente".<br />
L’accordo prevede anche di poter conferire il<br />
tessile alle cementerie estere del gruppo in<br />
caso di disponibilità di materiale superiore<br />
alla capacità ricettiva dell’impianto di Ternate.<br />
In tal modo, è garantita ai consorzi la continuità<br />
del servizio ed è evitato lo smaltimento<br />
in discarica. “Siamo orgogliosi di questo ulteriore<br />
passo verso l’economia circolare. La<br />
valorizzazione dei rifiuti industriali non recuperabili<br />
attraverso recupero di energia e di<br />
materia nel processo produttivo del cemento<br />
è una soluzione ambientale che consente di<br />
non sprecare risorse, e, anzi, di risparmiare<br />
materia prima naturale, garantendo gli stessi<br />
livelli qualitativi e di performance di prodotto”,<br />
conclude Marco Turri, General Manager<br />
Geocycle Italia.<br />
l<br />
Per ridurre<br />
ulteriormente<br />
la quantità di rifiuto<br />
e trasformare il più<br />
possibile gli scarti<br />
in risorse,<br />
lo stabilimento<br />
produttivo di Ternate<br />
ha investito<br />
su un impianto<br />
che consente anche<br />
il recupero della<br />
frazione tessile<br />
dei PFU nel<br />
co-processing.<br />
Settembre <strong>2021</strong><br />
Settembre <strong>2021</strong>