INSIEMI_CCL, storie da abitare - ZOIA

| LA COORDINATRICE |
Con mia grande sorpresa, più conoscevo il contesto più mi rendevo conto che le
periferie non erano quel luogo disperato e disagiato che il racconto dominante vuole
farci credere. Proprio da quest’esperienza è nato Super! Il Festival delle periferie che
dal 2015 ha assorbito tante delle mie energie.
Zoia offre
a tutti case
di uguale
qualità.
Girando il quartiere abbiamo tastato con mano la
grande forza dei gruppi informali, delle associazioni,
dei singoli, di tutte quelle realtà nate dal basso capaci
di creare legami forti tra le persone e il territorio.
Così, se morfologicamente Quarto Cagnino è un
quartiere disunito e privo di centralità, dal punto di
vista degli abitanti esiste un forte senso d’identità e
d’appartenenza.
Il ‘Bando per le 8 aree del Comune di Milano per
l’housing sociale’ richiedeva agli operatori l’ideazione
di un progetto che dialogasse con il territorio circostante: il 5% della superficie doveva
essere destinata ad attività per ‘abitanti e quartiere’. Proprio il confronto con le realtà
locali ci ha permesso di individuare quelle funzioni da ospitare negli spazi al piede
dell’edificio in affitto. Ci siamo posti un obiettivo stimolante: attribuire un ruolo di
motore sociale ad attività culturali e artigianali. È nata così l’esperienza di ZOC - Zoia
Officine Creative che oggi ospitano un liutaio, due architetti, delle scenografe e una
ciclofficina. Una sfida che sta dando i suoi frutti.
Dal punto di vista del mix abitativo, Zoia è stata l’occasione per mettere insieme
persone eterogenee, con possibilità economiche molto diverse tra loro, dando a tutti la
stessa soluzione progettuale. Le case dell’affitto sociale sono identiche a quelle della
proprietà. Un risultato che ritengo di fondamentale importanza perché sono convinta
che alla persona fragile vadano offerte occasioni di riscatto se non si vuole che lo stigma
della povertà resti per sempre. Vivere nello stesso condominio in cui vivono persone
8_