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| GENTE DI QUARTIERE | LA RINASCITA DELLA LINTERNO GIANNI BIANCHI 68 ANNI, È PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO AMICI CASCINA LINTERNO ATTIVA DAL 1995. L’ASSOCIAZIONE SI OCCUPA DELLA SALVAGUARDIA E DELLA VALORIZZAZIONE DELLA CASCINA E OPERA PER IL MANTENIMENTO DELLA SUA VOCAZIONE AGRICOLA ALL’INTERNO DELL’ADIACENTE PARCO DELLE CAVE. 26_
Èdal 1954, quando sono nato nel borgo Linterno, che vedo passare sotto i miei occhi la storia di questi posti. Un tempo le cascine erano le sentinelle del territorio. Poi negli anni Cinquanta, l’attività agricola è stata progressivamente abbandonata. Milano inseguiva i suoi sogni di capitale del terziario. Per costruire i nuovi quartieri residenziali servivano ghiaia e sabbia che venivano estratte dai terreni di quello che oggi è il Parco delle Cave. Una cosa ci ha salvato: il vincolo a verde agricolo istituito con legge regionale nel 1990 (Parco Agricolo Sud). Questi luoghi splendidi hanno visto una rapida decadenza. Negli anni Ottanta, la cascina Linterno era completamente abbandonata.Insieme a mio fratello Angelo, decidemmo di prendercene cura. Ricordo che iniziai a battere in lungo e in largo le biblioteche milanesi alla ricerca di notizie sulla Linterno e sul supposto soggiorno di Petrarca in questo luogo. Raccolsi il tutto in un volumetto che fu un po’ la scintilla della rinascita culminata il 13 settembre del 1981 quando organizzammo una grande festa per la Madonna dell’Assunta, una celebrazione storica interrotta nel 1951. Nel 1984 è nata l’associazione Amici della Linterno. Mi diverte dire che noi soci siamo dei malati cronici, contagiati dalla “linternite” malattia dalla quale non si guarisce. A chi viene in cascina chiediamo una cosa sola: di entrare in punta di piedi e di trattare questo luogo come se fosse casa sua. Con l’associazione abbiamo voluto portare il quartiere in cascina e la cascina nel quartiere. E direi che ci siamo riusciti. Come? Attraverso le tante iniziative che organizziamo: dal falò di sant’Antonio a gennaio alle visite guidate di primavera, dalle “lucciolate” all’evento di poesia “Parole in volo”, dalle mostre di pittura a quelle di fotografia. Perché siamo convinti che il modo migliore per preservare un bene è farlo conoscere, L’architettura delle relazioni per questo abbiamo coniato il termine ‘AgriCultura’ perché siamo divulgatori di cultura contadina. La cascina dimostra che città e campagna possono convivere. da leggere da ascoltare 27_
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