Waste n. 20 maggio 2022
Arma letame Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie
Arma letame
Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie
Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie
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Soluzioni e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
14 PRIMO PIANO<br />
SCARTI E CONTAMINAZIONI<br />
Carrarmato russo<br />
distrutto dagli<br />
ukraini. (Licenza<br />
internazionale -<br />
attribuzione:<br />
Mvs.gov.ua)<br />
English abstract<br />
Proiettile perforante<br />
a freccia con nucleo<br />
in metallo pesante.<br />
(Autore David<br />
Monniaux - Opera<br />
propria, CC BY-SA 3.0)<br />
<strong>Waste</strong> war<br />
Anche nel caso che proiettili,<br />
bombe e munizioni funzionino<br />
come previsto, i loro<br />
residui possono essere pericolosi.<br />
Le cartucce e le munizioni,<br />
ad esempio, sono costituite da<br />
plastica, alluminio, ferro e ottone. Gli<br />
esplosivi di lancio sono composti da miscele<br />
di materiali, calibrati a seconda<br />
dell’uso che se ne vuole fare. La polvere<br />
nera è composta da nitrato di potassio, zolfo<br />
e carbonella di legna, ma nelle munizioni moderne<br />
gli ultimi due componenti possono essere<br />
sostituiti da prodotti plastici e/o fosforo.<br />
In molti casi i bossoli vengono abbandonati<br />
sul terreno, mentre i residui dei proiettili, ridotti<br />
in schegge o in granuli, finiscono nel terreno.<br />
Se le operazioni ristagnano in una deter -<br />
minata località a lungo, la loro concentrazione<br />
può diventare pericolosa.<br />
The disposal of explosives, understood as a category of special waste,<br />
for civil use, and by extension of military waste, is regulated by the<br />
Interministerial Decree 12 May <strong>20</strong>16 n. 101 - Disposal of explosives<br />
and pyrotechnics, which responds to the provisions of the legislative<br />
decree 29 July <strong>20</strong>15, n. 123 on "Implementation of Directive <strong>20</strong>13/29 /<br />
EU".<br />
War's effects produce a large volume of waste, which is highly dangerous<br />
to human health and environmental pollution. Usually, minefields<br />
are cleared. In case of cluster bombs, the remaining iron is recovered<br />
(after blasting). In the case of projectiles with a depleted uranium core,<br />
the waste is treated as special. The procedure is different for ammunitions<br />
used during exercises (gun and tank shells) which are fully recovered<br />
and recycled for the presence of noble materials (copper, brass<br />
and aluminium).<br />
Le polveri metalliche iper-reattive<br />
Un caso a parte costituiscono le munizioni perforanti<br />
il cui proiettile ha la forma di una freccetta<br />
in acciaio con nuclei di metalli particolarmente<br />
duri e ad alta densità, come l’uranio<br />
impoverito in lega con zinco e nickel, molibdeno<br />
o titanio, o il carburo di tungsteno. Quando queste<br />
colpiscono i bersagli, l’attrito dovuto alla<br />
penetrazione delle corazze e le esplosioni causate<br />
dalle corazze cosiddette reattive, provocano<br />
la distruzione totale o parziale dei nuclei<br />
che emettono polveri metalliche molto sottili.<br />
Queste polveri sono caratterizzate da una elevata<br />
reattività, tant’è che arrivano a prendere<br />
fuoco a contatto con l’ossigeno dell’aria. La<br />
loro reattività si manifesta anche a contatto<br />
con tessuti biologici. Se durante l’attacco, nell’immediato<br />
(quando ancora le polveri galleggiano<br />
nell’aria) e anche diverso tempo dopo -<br />
se per esempio le polveri depositate al suolo<br />
e su superfici vengono disturbate - il pulviscolo<br />
entra nel corpo umano e gli effetti sono molto<br />
gravi. A differenza di quanto si dice, non è quasi<br />
certamente la radioattività dell’uranio a causare<br />
danni (non esistono prove certe, e comunque<br />
il decadimento dell’uranio è di tipo alfa,<br />
che viene fermato anche dalla pelle) ma la<br />
iper-reattività dei metalli a contatto con i tessuti<br />
interni. Il pericolo <strong>maggio</strong>re si ha quando le<br />
polveri entrano nei polmoni, in quanto i normali<br />
sistemi di autodepurazione dell’organismo non<br />
riescono a rimuoverle. La durata della contaminazione<br />
nel terreno non sembra particolarmente<br />
lunga, proprio per l’iper reattività delle<br />
particelle che in quanto tali si ossidano e neutralizzano.<br />
Anche i bersagli colpiti contribuiscono<br />
alla contaminazione ambientale.<br />
Nei mezzi corazzati per esempio, si trovano<br />
concentrazioni notevoli di ferro, plastica e<br />
componenti elettroniche ed elettriche.<br />
Quando il mezzo viene distrutto, queste sostanze<br />
si riversano nell’ambiente in quantitativi<br />
elevati.<br />
l<br />
Maggio <strong>20</strong>22