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Waste n. 20 maggio 2022

Arma letame Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie

Arma letame

Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie

Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie

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Soluzioni e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

Soluzioni e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

32<br />

ENERGIA<br />

RISORSE ALTERNATIVE<br />

RISORSE ALTERNATIVE ENERGIA<br />

33<br />

Economia Circolare<br />

Marco Comelli<br />

Oro bianco<br />

Nelle acque geotermali, tra i minerali disciolti sono presenti<br />

anche i sali di litio. In passato il metallo aveva poche<br />

applicazioni e l’interesse ad estrarlo era nullo.<br />

Ora però molto è cambiato. Anche in Italia.<br />

metallo e 399.000 o poco più equivalenti di carbonato<br />

di litio. I dati di dettaglio confermano<br />

le stime generali. Secondo gli analisti di<br />

Adamas Intelligence, nel secondo semestre<br />

del <strong>20</strong>21 per le auto elettriche immatricolate<br />

nel mondo sono state impiegate 107.<strong>20</strong>0 tonnellate<br />

equivalenti di carbonato di litio, anche<br />

se di fatto solo il 56% era effettivamente carbonato,<br />

con l’idrossido al 44%.<br />

Il lago Salton Sea<br />

ad est di Los Angeles.<br />

Anni fa il litio era utilizzato in diverse lavorazioni<br />

e prodotti industriali (vetro,<br />

ceramica, lubrificanti… ), ma anche<br />

come stabilizzatore per alcune malattie mentali<br />

(una famosa canzone dei Nirvana, Lithium,<br />

si riferisce al disturbo bipolare). Dai primi anni<br />

’90 del secolo scorso, le batterie sono progressivamente<br />

diventate il campo di applicazione<br />

dominante per questo metallo. La crescita<br />

dell’utilizzo per l’accumulo di energia, soprattutto<br />

a causa della diffusione dei veicoli elettrici,<br />

ne ha moltiplicato la domanda e la produzione.<br />

Il <strong>20</strong>21 ha segnato il picco storico<br />

nell’estrazione del litio, con 100.000 tonnellate<br />

di litio metallico. In realtà già nel <strong>20</strong>18 si era<br />

arrivati a 95.000 tonnellate, per poi scendere<br />

nei due anni successivi essenzialmente per<br />

un calo della domanda e un crollo dei prezzi.<br />

Lezione di chimica<br />

Parlare di litio metallico ha poco senso al di fuori<br />

di una questione strettamente statistica, in<br />

quanto si tratta di un elemento estremamente<br />

reattivo e per conservarlo (senza che si degradi<br />

o peggio) va tenuto immerso in un liquido inerte.<br />

In pratica, le tre forme in cui il litio è commerciato<br />

sono il carbonato, l’ossido e l’idrossido. Per<br />

ottenere la massa di carbonato bisogna moltiplicare<br />

quella di metallo per 5.323, per avere<br />

l’ossido per 2.153, per l’idrossido 3.448. Lo precisiamo,<br />

poiché spesso si trovano sui media notizie<br />

relative alla sua estrazione, alla domanda<br />

e relativo utilizzo, dove le forme del materiale<br />

sono date come se fossero equivalenti.<br />

Nel <strong>20</strong>21 secondo il consenso delle stime, il<br />

75 per cento del litio disponibile è stato utilizzato<br />

nelle batterie. Quindi 75.000 tonnellate di<br />

No panic<br />

La previsione di crescita relativa al numero dei<br />

veicoli elettrici per i prossimi trent’ anni, fa temere<br />

già da tempo, faceva temere sino a poco<br />

tempo fa la poca disponibilità di litio. Ma si tratta<br />

di una questione superata. Infatti solo con le attuali<br />

riserve confermate, e con l’attuale livello<br />

di utilizzo nelle batterie (dagli 8 ai 10 chilogrammi<br />

per veicolo), si stima di soddisfare ogni esigenza<br />

sino a fine secolo, senza calcolare nuove<br />

scoperte e la buona pratica del riciclo, che dal<br />

<strong>20</strong>30 diventerà importante. Un problema però<br />

c’è. A differenza del petrolio, la produzione del<br />

litio grezzo è limitata a pochi Paesi: il 90% è<br />

ascrivibile a Australia, Cina e Cile. Ancora più<br />

concentrata la lavorazione del grezzo, dove la<br />

Cina ha oltre il 60% del mercato. Motivi di sicurezza<br />

nelle forniture spingono quindi gli operatori<br />

- sia produttori di batterie che di veicoli - a cercare<br />

alternative, spesso anche in termini di risorse<br />

alternative vere e proprie.<br />

Attualmente, il litio si ricava da miniere di minerale,<br />

di solito della famiglia dei graniti, che<br />

lo contiene (come lo spodumene) o da sorgenti<br />

termali, dove si trova mescolato con altri sali<br />

portati in superficie dall’acqua.<br />

Sulla cresta dell’onda<br />

Negli ultimi anni è salito alla ribalta il litio geotermico,<br />

che va recuperato raggiungendo il livello<br />

delle acque bollenti in profondità, usate<br />

per esempio per produrre vapore e generare<br />

energia elettrica. Potenzialmente il litio geotermico<br />

si trova ovunque ci sia energia geotermica,<br />

anche in Europa. Negli Stati Uniti la <strong>maggio</strong>r<br />

fonte di litio in attività si trova per esempio nelle<br />

salamoie degli impianti geotermici che circondano<br />

il Salton Sea, a est di Los Angeles.<br />

La società tedesca Vulcan ha recentemente firmato<br />

un accordo vincolante per fornire a<br />

Stellantis, o meglio alla francese SAFT produttrice<br />

di batterie, a partire dal <strong>20</strong>26, fino a 99mila<br />

tonnellate di idrossido di litio da fonte geotermica.<br />

La prima parte delle forniture proverrà<br />

Localizzazione<br />

della più grande<br />

risorsa<br />

di litio in Europa.<br />

Sotto, il Salar<br />

di Atacama in Cile.<br />

Miniera a cielo aperto<br />

che detiene il 40%<br />

delle risorse mondiali<br />

di litio.<br />

Maggio <strong>20</strong>22<br />

Maggio <strong>20</strong>22

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