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Waste n. 20 maggio 2022

Arma letame Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie

Arma letame

Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie

Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie

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e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

Soluzioni e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

22 ECONOMIA CIRCOLARE Soluzioni<br />

NETWORK PLASTIC FREE<br />

NETWORK PLASTIC FREE<br />

ECONOMIA CIRCOLARE<br />

23<br />

Una promessa<br />

al Pianeta Blu<br />

Eliana Puccio<br />

Sensibilizzare, coinvolgere, mobilitare, formare. L'obiettivo della<br />

Onlus Worldrise è quello di (ri)connettere le persone al mare<br />

con progetti creativi. L'intervista alla co-founder Virginia Tardella<br />

una serie di fornitori convenzionati (c’è un database<br />

in continuo aggiornamento) che in alcuni<br />

casi offrono anche degli sconti molto consistenti.<br />

Il locale viene poi certificato.<br />

La comunicazione ha un ruolo importante per<br />

la campagna. Ai locali aderenti forniamo tutti i<br />

materiali necessari: il certificato incorniciato,<br />

poster che comunicano l’iniziativa. Ciò aiuta a<br />

identificare l’appartenenza al network, ma soprattutto<br />

a comunicare al cliente il cambiamento.<br />

“Ecorider” nasce successivamente, come<br />

esigenza spontanea.<br />

Avevamo reso plastic free locali che ospitano<br />

artisti molto importanti internazionali e i proprietari<br />

si trovavano a dover spiegare come mai<br />

non potevano rispondere alle richieste di rider<br />

che sono poi parte del contratto. È importante<br />

spiegare perché all’artista “X” non veniva garantita<br />

la cassa di bottigliette d’acqua ma la distribuzione<br />

di brocche in vetro o acqua in lattina.<br />

Motivo per cui è nato il progetto.<br />

Ci appoggiamo alle location di “No Plastic More<br />

Fun” e ci mettiamo in contatto con il manage-<br />

Roy Paci,<br />

trombettista,<br />

compositore,<br />

arrangiatore,<br />

produttore<br />

discografico,<br />

è uno dei artisti<br />

aderenti<br />

al progetto<br />

“Ecorider”<br />

di Worldrise.<br />

Worldrise, ci racconta Virginia Tardella,<br />

vicepresidente e co-fondatrice, project<br />

Manager di “No Plastic More Fun” e<br />

“Ecorider”, è un’associazione no profit che nasce<br />

nel <strong>20</strong>13 fondata insieme alla presidente e biologa<br />

marina Mariasole Bianco.<br />

Si occupa di conservazione dell’ambiente marino,<br />

e sviluppa progetti creativi che coinvolgono giovani<br />

e giovanissimi unendo formazione, informazione<br />

e divertimento.<br />

Come nasce Wolrdrise?<br />

A partire dal <strong>20</strong>13 si ci siamo focalizzati su diverse<br />

aree tematiche, da quelle più legate all’ambiente<br />

marino in sé al problema che tutti conosciamo<br />

benissimo dell’inquinamento marino da plastica.<br />

Negli anni ci siamo resi conto che c’era un gap<br />

nella percezione dell’importanza del mare nelle<br />

grandi città dove tendiamo a dimenticarci quanto<br />

sia fondamentale, poiché ci dona più del 70 per<br />

cento dell’ossigeno che respiriamo.<br />

Abbiamo così dato vita a uno slogan che è<br />

“Portare il mare in città”, tramite progetti che<br />

rendono i locali plastic free con consulenza gratuita.<br />

Il progetto “No Plastic More Fun” ad oggi<br />

conta quasi <strong>20</strong>0 aderenti tra locali, bar e discoteche<br />

che hanno completamente eliminato la<br />

plastica monouso, coinvolgendo in un secondo<br />

momento anche i musicisti, smettendo di richiedere<br />

plastica nei loro documenti di contratto.<br />

Ci parli in particolare di “No Plastic More Fun”<br />

e “Ecorider”. Come vi muovete nella selezione<br />

e ricerca di locali e artisti aderenti? E quali le<br />

criticità riscontrate nel realizzarli?<br />

No Plastic More Fun è stato fondato nel <strong>20</strong>19,<br />

all’inizio andavamo, ma lo facciamo tuttora, porta<br />

a porta, tramite i nostri volontari sparsi sul<br />

territorio. Abbiamo capito che inviare una mail<br />

al gestore di un locale non era efficace.<br />

Era molto più proficuo recarsi fisicamente sul<br />

posto e farci conoscere. Adesso non nego che<br />

grazie alla diffusione del progetto, molte richieste<br />

ci arrivano direttamente da loro. Se il locale<br />

ha ancora la plastica monouso, noi gli forniamo<br />

una consulenza personalizzata, ci affidiamo a<br />

Maggio <strong>20</strong>22<br />

SPECIALISTS IN WASTE MANAGEMENT SYSTEMS<br />

Maggio <strong>20</strong>22<br />

www.busigroup.it

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