06.05.2022 Views

Waste n. 20 maggio 2022

Arma letame Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie

Arma letame

Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie

Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

e tecnologie<br />

per l’ambiente<br />

Economia Circolare<br />

34 ENERGIA Soluzioni<br />

RISORSE ALTERNATIVE<br />

NEWS<br />

ENERGIA<br />

35<br />

Litio minerale.<br />

Ubicazione relativa<br />

al permesso di ricerca<br />

ottenuto dalla società<br />

mineraria Altamin.<br />

English abstract<br />

White Gold<br />

da pozzi posti al confine tra Francia e Germania<br />

(v. mappa di pagina precedente). Più avanti, parte<br />

del litio potrebbe arrivare dall’Italia. Un paio di<br />

mesi fa infatti è arrivata la notizia che Vulcan ha<br />

ottenuto un primo permesso per cercare la materia<br />

prima (anche) nelle salamoie geotermiche<br />

del Lazio.<br />

Al via le ricerche<br />

La presenza di litio geotermico nell’area non<br />

è infatti una novità. La zona del permesso di<br />

It has long been known that lithium salts are also present<br />

among the minerals dissolved in geothermal waters, of<br />

which Italy is rich. When the metal had few applications,<br />

the interest in extracting it was nil.<br />

But now a lot has changed. Two companies, Vulcan from<br />

Germany and Altamin from Australia has recently obtained<br />

permits to research in the Camagnano area north of Rome.<br />

Geothermal waters there contain the highest percentage<br />

of dissolved lithium in the world for that type of geological<br />

setting.<br />

ricerca minerario, identificato<br />

con il nome “Ce-<br />

sano”, si trova nella regione<br />

vulcanica dei monti Sibillini, a pochi chilometri<br />

dal lago di Bracciano; ricade in un’area di 11,5<br />

kmq nel Comune di Camagnano di Roma, che<br />

a sua volta fa parte della Città metropolitana<br />

di Roma Capitale.<br />

Nel 1975 fu l’Enel a scoprire un fluido geotermico<br />

d’interesse, scavando il pozzo Cesano 1<br />

fino a 1.390 metri di profondità, trovando una<br />

temperatura di circa <strong>20</strong>0°C e un contenuto di<br />

litio pari a 350-380 mg/L.<br />

Questi dati storici sulla concentrazione di litio<br />

sono tra i più alti a livello mondiale registrati<br />

in un ambiente geotermico con falda acquifera<br />

confinata. Quasi in contemporanea anche<br />

Altamin Resources, società mineraria australiana<br />

attiva in tutto il mondo, Italia compresa,<br />

ha annunciato di avere ottenuto un permesso<br />

di ricerca. L’area è sempre quella di Cama -<br />

gnano, anche se le zone Altamin comprendono<br />

anche un settore più a sud, tra Cesano e<br />

Anguillara Sabazia (vedi mappa a lato). Ma non<br />

finisce qui. L’Unione geotermica italiana (Ugi)<br />

da tempo sottolinea che in Emilia, Sardegna,<br />

Sicilia e Toscana si conoscono acque di minor<br />

temperatura con contenuti significativi di litio.<br />

E nella famosissima Lardarello (precisamente<br />

nel granito situato a poca profondità nel campo<br />

geotermico) è presente una mica (biotite) ricca<br />

in litio; il cui contenuto stimato è pari a circa<br />

500g per m3 di roccia, comparabile a quello<br />

delle miniere australiane.<br />

Che l’Italia potesse diventare una (almeno<br />

media) potenza nel materiale chiave per la<br />

transizione ecologica nessuno lo credeva (e<br />

alcuni non lo gradirebbero, in Italia soprattutto).<br />

I treni però passano. Stavolta il biglietto<br />

ce l’abbiamo.<br />

l<br />

Maggio <strong>20</strong>22<br />

Patatina, che forza!<br />

Una tecnologia innovativa per recuperare metà dell'acqua<br />

utilizzata nella produzione di patatine. La ricerca arriva<br />

da PepsiCo, presso lo stabilimento di Calcutta, in India<br />

Recuperare più del 50 per cento di acqua<br />

utilizzata nella produzione di patatine<br />

dal vapore delle friggitrici.<br />

Lo studio è condotto da PepsiCo. Tra l’altro,<br />

l’energia recuperata dalla condensazione può<br />

essere utilizzata per altri scopi produttivi,<br />

come il raffreddamento di una parte dell'impianto,<br />

o la sua conversione in energia elettrica.<br />

L’azienda ha implementato questa tecnologia<br />

nel suo stabilimento di Calcutta, in<br />

India, dove il proof-of-concept ha mostrato<br />

che l'approccio potrebbe far risparmiare circa<br />

60 milioni di litri di acqua all'anno. Nei prossimi<br />

sette anni, la tecnologia dovrebbe essere<br />

adottata in quasi 30 impianti di produzione di<br />

patatine in aree ad alto rischio idrico.<br />

Durante il processo di produzione delle patatine,<br />

le patate vengono lavate, sbucciate,<br />

affettate e inviate alla friggitrice. Circa l'80%<br />

dell'acqua inerente alle patate durante questo<br />

processo viene rilasciata sotto forma di<br />

vapore attraverso la pila della friggitrice.<br />

Maggio <strong>20</strong>22<br />

“Guidati dalla vittoria con la filosofia pep+, ci siamo<br />

impegnati a essere un'azienda sostenibile<br />

e vogliamo essere in prima linea in questo viaggio.<br />

Nel corso degli anni, abbiamo continuamente<br />

esplorato nuove tecnologie per ridurre<br />

l'uso dell'acqua e per identificare le opportunità<br />

di utilizzare l'acqua riciclata anziché l'acqua dolce’,<br />

afferma Rinkesh Satija, Direttore & Supply<br />

Chain PepsiCo India.<br />

l<br />

Irene Boschi

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!