Waste n. 20 maggio 2022
Arma letame Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie
Arma letame
Rifiuti prodotti dai materiali compositi: sfide e strategie
Dalla geotermia il litio utilizzato nelle batterie
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Soluzioni e tecnologie<br />
per l’ambiente<br />
Economia Circolare<br />
78 ACQUE REFLUE<br />
GUERRA AGLI ALIENI<br />
Distribuzione<br />
percentuale<br />
delle tecnologie<br />
applicate per la<br />
sterilizzazione<br />
delle acque<br />
di zavorra.<br />
Se la torbidità fosse elevata, oltre un certo limite,<br />
è necessario rallentare il flusso parallelamente all’aumento<br />
di potenza. Il che impatta immediatamente<br />
sia sulle fasi di carico della zavorra (e quindi<br />
di sbarco) che sullo scarico della stessa (e di relativo<br />
imbarco). Ma ciò non ha impedito ai sistemi UV di<br />
contare per il 31% sull’insieme dell’installato.<br />
Altri ultra, gli ultrasuoni<br />
Fenomeno noto da tempo, è quello degli ultrasuoni<br />
in grado di sterilizzare l’acqua - uccidendo i microrganismi<br />
rompendone le pareti cellulari - attraverso<br />
il fenomeno della cavitazione. Agli inizi<br />
degli anni <strong>20</strong>00 la Carderock Division del Naval<br />
Surface Warfare Center di West Bethesda nel<br />
Maryland, condusse studi sperimentali su un sistema<br />
ad ultrasuoni per sterilizzare l’acqua di zavorra.<br />
I risultati furono positivi e oggi, circa l’11%<br />
dei sistemi di gestione dell’acqua di zavorra applica<br />
questa modalità. L’architettura dei sistemi è simile<br />
a quelli che usano gli UV: generatori piezoelettrici<br />
di ultrasuoni vengono ubicati in vasche dove si ha<br />
il passaggio di acqua, sia durante il pompaggio a<br />
bordo che durante lo scarico.<br />
Gli ultrasuoni (con frequenza di <strong>20</strong>0 kHz), creano<br />
microbolle che esplodono, generando altissime<br />
temperature e getti di fluido ad alta velocità su<br />
English abstract<br />
I clean you<br />
In the last issue we illustrated the<br />
problem that ballast water for marine<br />
ecosystems constitutes and the international<br />
regulations that require it to<br />
be sterilized before being discharged.<br />
In this second part, we look at the different<br />
technologies that have been<br />
developed for this purpose.<br />
They are disinfectants, electrochlorination,<br />
ultraviolet, ultrasound, oxidation<br />
and advanced oxidation.<br />
scala locale, capaci così di uccidere gli organismi.<br />
Controindicazioni: l’elevato consumo di energia e<br />
capacità di sterminio (adeguata per la Coast Guard)<br />
ma eccessiva per l’IMO.<br />
Ossidazione<br />
Il metodo classico per la sterilizzazione tramite<br />
ossidazione è quello che prevede di trattare l’acqua<br />
con ozono, le cui proprietà biocide sono ben note.<br />
L’ozono viene prodotto con sistemi a UV oppure<br />
con scariche elettriche ad alto voltaggio. L’acqua<br />
in fase di imbarco viene fatta passare attraverso<br />
dei tubi Venturi dove si crea un vuoto che aspira<br />
l’ozono nel liquido. L’efficacia del gas nell’uccidere<br />
batteri e distruggere virus è superiore a quella del<br />
cloro. Due sono le criticità: la produzione di ozono<br />
richiede apparecchiature complesse; e l’iper-reattività<br />
dell’ozono stesso con gli elementi sciolti<br />
nell’acqua produce bromuri e ossidi di metallo<br />
insolubili (che possono risultare tossici se scaricati<br />
in mare senza essere filtrati). Da qualche anno<br />
esistono sistemi di ossidazione, detti avanzati, che<br />
però hanno poco in comune con quelli a ozono. Si<br />
tratta in realtà di sistemi a UV cui viene aggiunto<br />
un catalizzatore a biossido di titanio su maniche<br />
di vetro al quarzo. La reazione produce radicali liberi<br />
che sono letali per i microorganismi. La tecnologia<br />
è recente e costituisce una piccola parte<br />
dell’11% di installato dei sistemi a ossidazione. Il<br />
punto critico è la progettazione delle unità di catalizzazione,<br />
la cui presenza può creare zone d’ombra<br />
per l’azione degli UV.<br />
l<br />
Maggio <strong>20</strong>22<br />
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