Powertrain 2023-10
ASSOCIAZIONI Federtec: cambia tutto: presidente, consiglieri e governance Unem: la seconda parte dell’intervista sui carburanti alternativi EVENTI Perkins: a Londra ci ha spiegato il 12,9 litri e tutto il resto Hydrogen Experience: Federchimica Assogastecnici e i vantaggi dell’idrogeno MARINI Salone di Cannes: l’anno scorso il metanolo, quest’anno gli ibridi Anteprima Genova: anticipazioni di quanto leggerete a novembre Commerciali: mtu, i traghetti equipaggiati con le 4000 a gas Seminario Atena: combustibili alternativi. Al SeaFuture di La Spezia COMPONENTI Veil: dieci candeline sulla torta dell’efficienza energetica Matrix: 1,5 GW di sistemi di accumulo a batteria. In Italia Cmtg: accelerometri per le vibrazioni di turbo e collettori RUBRICHE Editoriale; Hi-Tech; Automotive; La vie en rose; VeT Network; Oem&Motori
ASSOCIAZIONI
Federtec: cambia tutto: presidente, consiglieri e governance
Unem: la seconda parte dell’intervista sui carburanti alternativi
EVENTI
Perkins: a Londra ci ha spiegato il 12,9 litri e tutto il resto
Hydrogen Experience: Federchimica Assogastecnici e i vantaggi dell’idrogeno
MARINI
Salone di Cannes: l’anno scorso il metanolo, quest’anno gli ibridi
Anteprima Genova: anticipazioni di quanto leggerete a novembre
Commerciali: mtu, i traghetti equipaggiati con le 4000 a gas
Seminario Atena: combustibili alternativi. Al SeaFuture di La Spezia
COMPONENTI
Veil: dieci candeline sulla torta dell’efficienza energetica
Matrix: 1,5 GW di sistemi di accumulo a batteria. In Italia
Cmtg: accelerometri per le vibrazioni di turbo e collettori
RUBRICHE
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terra<br />
demy si propone di fornire un pacchetto di corsi<br />
che coprano le esigenze dei vari settori di nostra<br />
competenza».<br />
Carlo Contrasta ci rende edotti della delega alle<br />
“Sinergie di filiera”. «Anche in ragione dell’ingresso<br />
di Fndi, Federtec rappresenta la filiera dai produttori<br />
di componentistica meccanica e fluidodinamica<br />
fino a chi la distribuisce, che siano costruttori<br />
di macchine o manutentori industriali. La delega ci<br />
stimola a trasmettere i valori fondamentali dell’associazione<br />
all’interno di tutta la filiera, nel segno<br />
della sostenibilità, quindi dell’efficienza, tramite gli<br />
strumenti digitali. Abbiamo avviato alcuni tavoli di<br />
lavoro, tra cui quello con il Competence Center del<br />
Politecnico di Milano per l’integrazione dei processi<br />
logistici. Guardiamo anche all’intelligenza artificiale<br />
nei servizi legati alla manutenzione. Una<br />
filiera sostenibile guarda al futuro, quindi ai giovani,<br />
formandoli e ascoltandoli, per coinvolgerli nei<br />
processi decisionali». Annotazione per il cosiddetto<br />
“gender gap”. «Le nostre aziende sono a carattere<br />
prevalentemente maschile, bisogna dunque valorizzare<br />
il femminile. Coinvolgeremo le donne in un<br />
gruppo dedicato, che agevoli ed enfatizzi la loro<br />
partecipazion. Dobbiamo allargare i nostri orizzonti<br />
e scrivere il futuro. La giornata del distributore è<br />
da sempre un momento di confronto. Sarebbe bello<br />
arrivare un giorno alla scrittura di una carta dei<br />
valori condivisi».<br />
Domenico Di Monte reindossa i suoi panni per introdurci<br />
alla delega sulle “Relazioni interassociative”.<br />
«Federtec è un ecosistema, che per svilupparsi<br />
deve interfacciarsi con gli altri sistemi. Puntiamo<br />
quindi a sviluppare i rapporti con le entità con cui<br />
dobbiamo interagire. È un’antica vocazione, precedente<br />
alla costituzione dell’associazione. Dobbiamo<br />
confermarci interlocutori credibili per chi volesse<br />
instaurare rapporti con noi. Il nostro modello<br />
associativo è diverso, perché concilia il modello<br />
territoriale, di tipo confindustriale, che accorpa<br />
per geolocalizzazione, e altri modelli legati ai singoli<br />
comparti». La componentistica è penalizzata<br />
in quanto a rappresentanza e visibilità all’interno<br />
dell’ecosistema “beni strumentali”. Di Monte puntualizza:<br />
«Ci proponiamo di interagire con l’istituzione,<br />
quando richiede un piano industriale. Questo<br />
interlocutore deve sapere entrare nel merito delle<br />
tecnologie, non può limitarsi al principio della territorialità.<br />
Dobbiamo parlare sempre più del macroambiente<br />
tecnologico, non solo del prodotto. Mi<br />
riferisco ai rapporti strutturati e continuativi con<br />
i costruttori di beni strumentali, rappresentati da<br />
Federmacchine, che non possono prescindere da<br />
noi. Se la macchina deve essere “intelligente”, lo<br />
devono di conseguenza essere anche i componenti.<br />
Il vantaggio competitivo è tale solo se è difendibile<br />
e duraturo. Abbiamo istituito rapporti con i nostri<br />
omologhi europei, come Cetop, che rappresenta le<br />
associazioni come Assofluid, ed Eurotrans, corrispettivo<br />
del Cetop per quanto riguarda le trasmissioni<br />
di potenza. Abbiamo progetti in essere per<br />
stabilire un confronto diretto con Vdma, per dialogare<br />
a fare sentire all’unisono la nostra voce sui<br />
tavoli europei: la Germania e l’Italia costituiscono<br />
la gran parte dell’eccellenza meccanica europea.<br />
Questo vale anche sul suolo nazionale, con Confindustria<br />
e Mise».<br />
La memoria delle tre associazioni confluite in Federtec<br />
sopravvive nei contributi dei rispettivi vertici.<br />
Elisa Brescianini (Assiot) precisa: «Assiot coagula<br />
52 aziende del settore organi di trasmissione,<br />
riduttori, ingranaggi, variatori di velocità, cuscinetti<br />
e sistemi lineari (in questo ambito vantiamo i<br />
quattro principali attori al mondo), giunti, sistemi<br />
di controllo, software. I vicepresidenti sono Lorenzo<br />
Cattini, dell’azienda omonima, e Bruno Ferri, di<br />
Rossi-Harbasit. Tasteremo il polso agli associati<br />
per sondare le specifiche esigenze. Avevo 23 anni<br />
e mezzo quando partecipai al primo evento Assiot,<br />
sotto il cappello di Eurotrans, mi sentivo a casa<br />
allora e tuttora».<br />
Roberto Renzini (Assofluid): «Sono l’amministratore<br />
delegato di Saip, dalla fine del 2022, e l’ho immediatamente<br />
veicolata nell’associazione. Assofluid<br />
rappresenta oltre 6 miliardi, all’interno di Federtec,<br />
con 180 aziende e 27mila addetti. Sono convinto<br />
che sia fondamentale associarsi per le aziende<br />
medio-piccole. L’obiettivo del prossimo triennio è<br />
rendere operativa la governance, fornendo servizi<br />
utili agli associati, confidando che altri si associno,<br />
perché siamo penalizzati dalle divisioni».<br />
Infine, Mariangela Tosoni (Fndi): «Siamo stati gli<br />
ultimi in ordine temporale a fonderci in Federtec.<br />
Dopo 25 anni, è cambiata la vision, grazie al “driver”<br />
Fausto Villa, il timoniere di questo processo.<br />
La direzione è quella della condivisione, di attività,<br />
tecnologie e filiera. Rappresentiamo circa 70<br />
aziende, un numero bassissimo rispetto alla distri-<br />
buzione industriale in Italia, tipicamente aziende<br />
medio-piccole a conduzione familiare. I consiglieri<br />
Fndi spesso sono i titolari delle aziende. Anche tanti<br />
nostri clienti sono di piccola taglia e familiari. A<br />
loro forniamo molto più di un componente, frequentemente<br />
diventiamo system integrator».<br />
A questo punto esplicitiamo la tendenza in atto.<br />
Il 2022 ha visto il settore crescere del 16,3%; la<br />
produzione ha raggiunto un valore di 14,4 miliardi<br />
di euro, superando di ben 2 miliardi di euro il<br />
già ottimo risultato del 2021. Nel 2022 le importazioni<br />
di settore sono aumentate del 18,7% rispetto<br />
all’anno precedente, mentre l’export ha registrato<br />
una crescita di 15,4 punti percentuali, permettendo<br />
così al saldo della bilancia commerciale di crescere<br />
dell’11,5% e raggiungere un valore di oltre 3,8 miliardi<br />
di euro. Anche il <strong>2023</strong> si è aperto col segno<br />
più, seppure con valori non paragonabili a quelli<br />
del 2022. Il quadro macroeconomico atteso, dopo<br />
la marcata crescita nel corso del 2022, sarà presumibilmente<br />
conservativo o al più in leggera crescita<br />
rispetto allo scorso anno, complice l’aumento dei<br />
tassi di interesse che riduce la propensione delle<br />
aziende a nuovi investimenti.<br />
Nella chiacchierata con i giornalisti, a microfoni<br />
spenti, sono emerse alcune chiare indicazioni sulle<br />
quali si innerva la governance.<br />
Secondo Di Monte, l’evoluzione dell’associazione<br />
corrisponde a quella del singolo associato. L’elemento<br />
“disruptive” nella dialettica interassociativa<br />
è rappresentato dall’essere riconosciuti come<br />
interlocutori da qualsiasi filiera legata a Federtec.<br />
«Dal momento che altri enti ci riconoscono come<br />
interlocutori abbiamo raggiunto il nostro scopo.<br />
Avremo raggiunto uno degli obiettivi quando sarà<br />
l’istituzione principale che governa l’industria a<br />
chiederci supporto per elaborare progetti che ci<br />
coinvolgono». Le perplessità sull’atomismo e sulla<br />
balcanizzazione dell’antropologia italiana, che mina<br />
l’associazionismo nelle fondamenta sono “eviscerate”<br />
anche da Mariangela Tosoni: «Le associazioni<br />
si sfaldano perché sono state vissute solo come un<br />
costo. Dobbiamo vincere l’inerzia di alcuni, per<br />
cui serve proattività. Ci interessano le visioni dei<br />
giovani e la sensibilità femminile per portare avanti<br />
un valore aggiunto. Bisogna superare i retaggi<br />
del passato». A proposito di vantaggi percepiti e<br />
condivisi, secondo Di Monte instaurare relazioni<br />
con altri soggetti significa fare economie di scala<br />
e consentire agli associati di accedere a servizi ai<br />
quali altrimenti non avrebbero accesso. Consentire<br />
di sfruttare le best practice esistenti, le proprie e<br />
quelle di altri.<br />
Secondo Sergio Sartori il cambiamento è in atto<br />
ed è sistemico: «Il componente produce dati che si<br />
inseriscono in un circuito, non si può ragionare al<br />
singolare. Dobbiamo instaurare un rapporto che<br />
sia più in parallelo che a matrice».<br />
Nella foto grande,<br />
il primo sulla destra<br />
è Domenico Di<br />
Monte. In basso,<br />
da sinistra:<br />
Mariangela Tosoni,<br />
Elisa Brescianini,<br />
Roberto Renzini.<br />
I soci Federtec<br />
hanno bisogno<br />
di una fiera di<br />
settore?<br />
A questa domanda<br />
risponde il<br />
presidente, Mauro<br />
Rizzolo. «È un tema<br />
che porteremo<br />
sul tavolo, non<br />
sarà messo a terra<br />
a breve. È una<br />
riflessione che<br />
stiamo facendo».<br />
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