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Powertrain 2023-10

ASSOCIAZIONI Federtec: cambia tutto: presidente, consiglieri e governance Unem: la seconda parte dell’intervista sui carburanti alternativi EVENTI Perkins: a Londra ci ha spiegato il 12,9 litri e tutto il resto Hydrogen Experience: Federchimica Assogastecnici e i vantaggi dell’idrogeno MARINI Salone di Cannes: l’anno scorso il metanolo, quest’anno gli ibridi Anteprima Genova: anticipazioni di quanto leggerete a novembre Commerciali: mtu, i traghetti equipaggiati con le 4000 a gas Seminario Atena: combustibili alternativi. Al SeaFuture di La Spezia COMPONENTI Veil: dieci candeline sulla torta dell’efficienza energetica Matrix: 1,5 GW di sistemi di accumulo a batteria. In Italia Cmtg: accelerometri per le vibrazioni di turbo e collettori RUBRICHE Editoriale; Hi-Tech; Automotive; La vie en rose; VeT Network; Oem&Motori

ASSOCIAZIONI
Federtec: cambia tutto: presidente, consiglieri e governance
Unem: la seconda parte dell’intervista sui carburanti alternativi
EVENTI
Perkins: a Londra ci ha spiegato il 12,9 litri e tutto il resto
Hydrogen Experience: Federchimica Assogastecnici e i vantaggi dell’idrogeno
MARINI
Salone di Cannes: l’anno scorso il metanolo, quest’anno gli ibridi
Anteprima Genova: anticipazioni di quanto leggerete a novembre
Commerciali: mtu, i traghetti equipaggiati con le 4000 a gas
Seminario Atena: combustibili alternativi. Al SeaFuture di La Spezia
COMPONENTI
Veil: dieci candeline sulla torta dell’efficienza energetica
Matrix: 1,5 GW di sistemi di accumulo a batteria. In Italia
Cmtg: accelerometri per le vibrazioni di turbo e collettori
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iaa mobility. Monaco di Baviera<br />

SI È RISTRETTO<br />

IL SALONE<br />

Nuovo nome, nuova sede, nuova formula: la Iaa<br />

Mobility di Monaco e la crisi dell’automotive tedesco.<br />

La Germania stenta ad arginare l’avanzata cinese.<br />

Di Stellantis c’era solo Opel. Assenti anche GM, Toyota<br />

e Mazda. Presenti i padroni di casa del gruppo VW e<br />

tanti marchi cinesi, che non hanno badato a spese<br />

AUTOMOTIVE<br />

L<br />

a prima edizione di Iaa Mobility a Monaco,<br />

nel 2021, aveva fatto sperare bene: lanciata a<br />

ridosso dell’apertura dell’Oktoberfest, aveva<br />

raccolto una platea di oltre 700 espositori, stuzzicati<br />

dall’idea di aprirsi a una visione più ampia<br />

rispetto alla Internationale Automobil-Ausstellung<br />

di Francoforte, “deceduta” nel 2019 dopo aver visto<br />

dimezzarsi il pubblico nel giro di meno di un<br />

decennio. Grazie alla presenza di grandi nomi della<br />

tecnologia – a partire dal colosso dei microprocessori<br />

Qualcomm fino a Catl, primo produttore al<br />

mondo di batterie – l’edizione <strong>2023</strong> della nuova Iaa<br />

con il sottotitolo “Experience Connected Mobility”<br />

non è impossibile che riesca a ripetere l’exploit di<br />

portare a Monaco più di 400mila visitatori paganti.<br />

Ma l’assenza di molti grandi nomi dell’automotive<br />

planetario ha dato la misura della tempesta in cui<br />

navigano i costruttori tedeschi.<br />

Nuova formula, vecchie grane<br />

La nuova formula open space, con un’ampia gamma<br />

di fuorisalone, e il gran numero di costruttori<br />

di biciclette e minicar elettriche presenti nei padiglioni<br />

non può compensare lo striminzito elenco<br />

di grandi marchi sbarcati alla Iaa <strong>2023</strong>: oltre alle<br />

Case tedesche, si sono visti il gruppo Renault, gli<br />

americani di Tesla (prima volta in Europa, con il<br />

restyling di Model 3) e Lucid. Ma, soprattutto, una<br />

folta pattuglia di marchi cinesi tra cui spiccano i<br />

nomi di Byd, Dongfeng, Hozon, Leapmotor, MG<br />

Motor, Seres e XPeng. Il ruolino delle assenze<br />

comprende invece l’intera Stellantis, fatta eccezione<br />

per il marchio di casa Opel, i colossi General<br />

Motors e Toyota, poi Mazda e Suzuki, per non<br />

parlare di Jaguar, Land Rover o Volvo oppure delle<br />

supercar firmate Ferrari, Maserati o McLaren. Ha<br />

voltato le spalle alla Iaa pure un marchio top di<br />

gamma come Bentley, nonostante sia a tutti gli<br />

effetti controllato da VW Audi. Le novità sfoderate<br />

dall’auto Made in Germany per arginare l’avanzata<br />

cinese, peraltro, si sono contate sulle dita di una<br />

mano. Audi, per rispettare l’ordine alfabetico, non<br />

ha neppure esibito un nuovo modello completo,<br />

ma si è limitata a rendere pubblici gli interni del<br />

suv elettrico Q6 e-tron presente ancora con la carrozzeria<br />

camuffata. Un po’ meglio Bmw, che ha<br />

avuto l’onore della foto ricordo con il cancelliere<br />

Scholz in versione “pirata” (con un occhio bendato<br />

in seguito a un incidente mentre faceva jogging).<br />

Gli ingegneri di Monaco hanno puntato sull’affascinante<br />

prototipo Neue Klasse che richiama nel<br />

nome la nascita nel 1962 delle berline bavaresi di<br />

fascia alta: una piattaforma elettrificata innovativa<br />

per una nuova famiglia («6 modelli in 24 mesi»<br />

ha promesso il Ceo Oliver Zipse) di auto e suv di<br />

segmento D. Tutto in arrivo dal 2025 all’insegna<br />

della “digital emotional experience”: design minimalista,<br />

emissioni zero ma anche “vetture amichevoli<br />

e facili da guidare”. Una novità e mezzo<br />

da Stoccarda: da un lato il concept Cla Class che<br />

anticipa la compatta del 2025, basata su una nuova<br />

piattaforma a batteria che, a taccuini chiusi, i vertici<br />

della Stella sussurrano che potrebbe disporre<br />

di più di 700 chilometri di autonomia.<br />

Classe E alla sesta<br />

Dall’altro, la sesta reincarnazione della Classe<br />

E, chiaramente ispirata nelle linee alla sorella<br />

EQ-E e dall’inquietante dettaglio (caro al mercato<br />

dell’Estremo Oriente) di una calandra dalla cornice<br />

retroilluminata a led. Meglio non sapere che ne<br />

pensi Bruno Sacco, oggi novantenne e padre dei<br />

modelli più iconici degli anni Ottanta e Novanta.<br />

Ma molti tra i presenti hanno tirato un respiro di<br />

sollievo nello scoprire che tra le motorizzazioni<br />

della Classe E MY 2024, tutte plug-in con <strong>10</strong>0<br />

chilometri di autonomia elettrica, continueranno a<br />

essere previste quelle a gasolio. Opel by Stellantis,<br />

come già visto per Lancia con la Pu+Ra HpeE,<br />

ha portato a Monaco il concept Experimental, una<br />

coupé a ruote alte che anticipa i canoni estetici<br />

dei modelli di nuova generazione ed è anche un<br />

clinic test per valutare l’appetibilità di una rinascita<br />

della sportiva Manta. Prestazioni elevate cui<br />

strizza l’occhio anche Volkswagen che alla Iaa ha<br />

mostrato il concept ID.Gti, versione sportiva della<br />

ID.2all, l’auto elettrica da città “per tutti” in arrivo<br />

nel 2025, con autonomia fino a 450 km e prezzo<br />

target inferiore ai 25.000 euro. Per le famiglie<br />

la buona notizia è la conferma della disponibilità<br />

come MY 2024 della rinnovata Volkswagen Passat,<br />

esclusivamente in versione station wagon, con<br />

motori a benzina, gasolio e ibrido plug-in. Forti<br />

dell’indiretto sostegno del cancelliere Scholz, che<br />

in apertura della Iaa ha parlato del fatto che «la<br />

concorrenza delle auto elettriche straniere deve<br />

essere uno stimolo e non un motivo di preoccupazione<br />

per i costruttori tedeschi», i marchi cinesi<br />

hanno allestito stand faraonici, presentando novità<br />

in tutti i segmenti e per tutte le tasche. Dalle<br />

citycar biposto (più dei quadricicli che delle auto<br />

vere e proprie) T03 di Jia Yuan EV e YoYo di<br />

Xev al fantascientifico monovolume D9 firmato<br />

da Denza, il marchio di lusso del gruppo Byd che<br />

per lo sbarco in Europa ha scelto di affiancare ai<br />

già noti modelli elettrici Atto 3, Han e Dolphin la<br />

berlina Seal e il suv Seal-U.<br />

Primato cinese<br />

Senza dimenticare l’utilitaria MG3 e la cabrio supersportiva<br />

Cyberster presentati da MG, un tempo<br />

bandiera del british style o dal 2007 nelle mani dei<br />

cinesi di Saic; oppure la famiglia di tre suv a batteria<br />

dei segmenti C, D ed E esposti da Seres, tutti<br />

con trazione integrale, oltre 500 km di autonomia<br />

e, nel caso dell’ammiraglia Seres 7, pure un range<br />

extender di serie.<br />

Uno strapotere dagli occhi a mandorla che non è<br />

certo contrastato dalle altre due new entry compatte<br />

di Smart e Mini. Il suv sportivo Smart #3 da 4 metri<br />

e 40 è frutto della collaborazione tra Mercedes e<br />

Geely, prodotto a Xian; quanto alla Mini Cooper,<br />

quarta generazione della Mini “classica”, non solo<br />

è stata sviluppata in collaborazione con Great Wall,<br />

ma le due versioni a batteria (autonomia da 380 o<br />

480 chilometri) sono costruite a Zhangjiagang in<br />

Cina e, forse, dal 2025 anche a Oxford.<br />

Gli organizzatori<br />

si ritengono<br />

comunque<br />

soddisfatti.<br />

A Monaco di<br />

Baviera, dal 5 al<br />

<strong>10</strong> settembre,<br />

sono arrivati oltre<br />

500mila visitatori,<br />

con 750 espositori<br />

provenienti da<br />

38 Paesi. L’area<br />

espositiva si è<br />

sdoppiata tra la<br />

Messe München (la<br />

“casa” del Bauma)<br />

e l’Iaa Open Space<br />

che ha coinvolto<br />

il centro storico.<br />

Il Salone del Mobile<br />

di Milano ha fatto<br />

scuola?<br />

8<br />

9

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