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Linee Guida 231Terza edizione

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ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie<br />

• Impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita (art. 648 ter c.p.)<br />

Tale ipotesi di reato si configura quando chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato e dei casi<br />

previsti dagli articoli 648 e 648-bis, impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre<br />

utilità provenienti da delitto.<br />

• Autoriciclaggio (art. 648 ter1 c.p.)<br />

Tale ipotesi di reato si configura quando chiunque, avendo commesso o concorso a commettere un<br />

delitto, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o<br />

speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da<br />

ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa.<br />

B) Processi Sensibili<br />

Come per i reati societari, anche tale tipologia di reati può essere compiuta in qualsiasi società che<br />

acquisti e/o venda prodotti o servizi.<br />

Sono state individuate le seguenti attività nel cui ambito potrebbero astrattamente realizzarsi le<br />

fattispecie di reato richiamate dagli art. 25 octies del Decreto:<br />

• gestione degli approvvigionamenti di beni e servizi;<br />

• gestione della clientela.<br />

In considerazione dell’organigramma funzionale tipico di una Fonderia (cfr. paragrafo 2.3) le aree<br />

maggiormente a rischio sono l’Amministrazione, l’Approvvigionamento e le Vendite.<br />

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 231/2007 (Decreto antiriciclaggio) le categorie ed i soggetti indicati<br />

dalla normativa quali “destinatari” della stessa (intermediari finanziari, professionisti, revisori<br />

contabili, ecc.) devono adottare i presidi di prevenzione e contrasto del riciclaggio prescritti. La<br />

normativa prevede tra l’altro un obbligo di adeguata verifica della clientela, tracciabilità delle<br />

operazioni, segnalazione delle operazioni sospette.<br />

Tra i soggetti destinatari del citato Decreto Legislativo, l’art. 3 annovera anche gli operatori<br />

professionali in oro di cui alla Legge 17 gennaio 2000 n. 7. Invece per quanto concerne l’attività dei<br />

compro oro, gli stessi sono soggetti agli obblighi previsti dal D.Lgs. 25 maggio 2017 n. 92 (relativi,<br />

oltre che alle segnalazioni di operazioni sospette alla UIF, anche all’identificazione della clientela,<br />

alla tracciabilità delle operazioni e alla conservazione).<br />

Le Fonderie rappresentate da Assofond non trattano direttamente oro per cui non sembra possano<br />

essere annoverate tra i soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio, tuttavia, qualora i<br />

consociati aggiungessero alla propria attività la fusione di altri materiali o rientrassero comunque tra<br />

42 <strong>Linee</strong> <strong>Guida</strong> per la realizzazione di un Modello organizzativo e gestionale conforme al D.Lgs. 231/01 nel Settore Fonderia

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