Linee Guida 231Terza edizione

ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie
La condotta consiste in attività di ricettazione in senso lato di monete falsificate riconducibili a quelle
previste dagli artt. 453 n. 3 e 4 (introduzione nello stato, detenzione, spendita, messa in circolazione
di monete contraffatte o alterate; acquisto o ricezione di monete contraffatte al fine di metterle in
circolazione), 454 seconda parte c.p. (tiene condotte di cui sopra con monete alterate),
differenziandosi da esse per la previsione del dolo specifico o per l’assenza del previo concerto con
il falsificatore o con un intermediario.
Il dolo, nella prima parte dell’articolo, è specifico, consistendo nella finalità di mettere in circolazione
le monete falsificate. Diversamente, nella seconda parte, il delitto è punibile a titolo di dolo generico,
richiedendosi altresì la consapevolezza delle falsità già nel momento in cui si entra in possesso delle
monete e prima della spendita o messa in circolazione.
• Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 c.p.)
La norma tutela la fede pubblica, intesa come fiducia del pubblico in determinai oggetti, simboli o
forme esteriori, sulla cui autenticità o genuinità deve potersi fare affidamento al fine di rendere certi
e veloci i traffici giuridici ed economici.
La condotta consiste nella spendita dolosa di moneta contraffatta, tanto se sussiste la prova della
buona fede iniziale dello spenditore, quanto se tale prova manchi del tutto o in parte.
La differenza tra l’ipotesi delittuosa in esame e quella precedente consiste nel fatto che per il reato
di cui sopra la scienza della falsità di monete o titoli equipollenti deve sussistere nel colpevole all’atto
della ricezione, mentre per il presente reato tale scienza è invece posteriore al ricevimento della
falsa moneta.
• Falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione e messa
in circolazione di valori di bollo falsificati (art. 459 c.p.)
Con tale disposizione sono stati parificati (salvo che nella pena) i valori di bollo alle monete, in tale
maniera viene punita la falsificazione, l’introduzione nello Stato, l’acquisto, la detenzione o la messa
in circolazione di valori di bollo falsificati.
I valori di bollo devono essere ancora in corso o, se fuori corso, ne deve essere ancora consentito il
cambio con quelli in corso.
• Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico
credito o di valori di bollo (art. 460 c.p.)
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