Linee Guida 231Terza edizione

ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie
La condotta consiste nel privare taluno della libertà personale. Sul piano soggettivo il delitto richiede
il dolo specifico, agendo il colpevole al solo scopo di conseguire un ingiusto profitto.
Il reato si consuma nel momento in cui il soggetto passivo viene privato della sua libertà non
necessitando l’effettivo conseguimento del riscatto.
• Illegale fabbricazione, introduzione nello Stato, messa in vendita, cessione, detenzione
e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi da guerra o tipo guerra o parti di
esse, di esplosivi, di armi clandestine nonché di più armi comuni da sparo (art. 407
c.p.p. comma 1, lettera a) n.5)
Delitti di illegale fabbricazione, introduzione nello Stato, messa in vendita, cessione, detenzione e
porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi da guerra o tipo guerra o parti di esse, di esplosivi,
di armi clandestine nonché di più armi comuni da sparo escluse quelle previste dall' articolo 2,
comma terzo, della legge 18 aprile 1975, n. 110.
• Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope (art.
74 D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309)
La fattispecie si concretizza quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più
delitti tra quelli previsti dall’art. 70, commi 4, 6 e 10 (Precursori di droghe) escluse le operazioni
relative alle sostanze di cui alla categoria III dell’allegato I al regolamento (CE) n. 273/2004 e
dell’allegato al regolamento (CE) n. 111/2005 dall’art. 73 (Produzione, traffico e detenzione illeciti di
sostanze stupefacenti o psicotrope). La norma disciplina altresì i casi in cui è previsto un aumento
di pena.
B) Processi sensibili
Per tutte le ragioni sopra esposte, anche per le Fonderie le attività sensibili per il reato di cui all’art.
416 comma 6 c.p. e 416 bis c.p. sono piuttosto ampie ed arrivano ad abbracciare anche ipotesi
delittuose non ricomprese nel novero dei reati presupposto ai fini della 231/01; cercando tuttavia di
tipizzare, anche sulla scorta dell’esperienza giurisprudenziale degli ultimi anni, si individuano le
seguenti aree di sovrapposizione del reato di natura associativa con altri reati.
Relativamente al ciclo passivo i reati associativi potrebbero essere contestati in relazione a rapporti
con i fornitori ed i subappaltatori e quindi con riferimento ai reati di ricettazione, di corruzione tra
privati, di corruzione nei rapporti con la P.A. e di truffa ai danni dello Stato.
Relativamente al ciclo attivo i reati associativi potrebbero essere contestati in relazione ai rapporti
con i clienti e quindi con riferimento al reato di riciclaggio.
60 Linee Guida per la realizzazione di un Modello organizzativo e gestionale conforme al D.Lgs. 231/01 nel Settore Fonderia