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Linee Guida 231Terza edizione

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ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie<br />

• Attività di gestione di rifiuti non autorizzata (D.Lgs. 152/06, art. 256, comma 1, lettera a)<br />

e b), comma 3, comma 5 e comma 6)<br />

Le fattispecie di reato previste da questo articolo, si configurano quando un soggetto effettua attività<br />

di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza<br />

della prevista autorizzazione, iscrizione (prevista per il trasporto) o comunicazione (prevista per<br />

attività di recupero in regime semplificato). Le pene previste sono aumentate nel caso di rifiuti<br />

pericolosi.<br />

Vengono punite le seguenti condotte:<br />

• realizzazione e gestione di una discarica non autorizzata (N.B. Il “deposito temporaneo”<br />

presso il produttore del rifiuto, effettuato superando i limiti e/o violando le condizioni definite<br />

dall’art. 183, comma 1, lettera bb) D.Lgs. 152/06 si configura come violazione dell’art. 192 -<br />

Divieto di abbandono, sanzionato ai sensi dell’Art. 255 D.Lgs. 152/06);<br />

• attività non consentite di miscelazione di rifiuti pericolosi (ovvero di rifiuti pericolosi con rifiuti<br />

non pericolosi);<br />

• deposito temporaneo, presso il produttore, di rifiuti sanitari pericolosi.<br />

• Combustione illecita di rifiuti (D.Lgs. 152/06, art. 256-bis)<br />

Il reato, introdotto di recente nella normativa ambientale dall’articolo 3 del D.L. 6 febbraio 2014, n.<br />

6, convertito con modificazioni dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6 (concernenti: “Disposizioni urgenti<br />

dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree<br />

interessate.”), è relativo ad una serie di fattispecie connesse con l’attività di combustione di rifiuti<br />

abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata.<br />

Ove il reato fosse commesso nell’ambito di una attività di impresa o di una attività organizzata, ai<br />

sensi del comma 3 del citato art. 256-bis, al Titolare dell’impresa o responsabili dell’attività si<br />

applicano, oltre alle specifiche sanzioni previste, le sanzioni interdittive previste dal comma 2,<br />

dell’art. 9 del D.Lgs. 231/01.<br />

• Inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque<br />

sotterranee (D.Lgs. 152/06, art. 257, commi 1 e 2)<br />

La fattispecie di reato si configura quando un soggetto cagiona l’inquinamento del suolo, del<br />

sottosuolo, delle acque superficiali o sotterranee, con il superamento delle concentrazioni soglia di<br />

rischio.<br />

68 <strong>Linee</strong> <strong>Guida</strong> per la realizzazione di un Modello organizzativo e gestionale conforme al D.Lgs. 231/01 nel Settore Fonderia

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