leStrade n. 1954 gennaio/febbraio 2024
INFRASTRUTTURE La necessità di avere un sistema integrato e intermodale MATERIALI Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban
INFRASTRUTTURE
La necessità di avere un sistema integrato e intermodale
MATERIALI
Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban
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Normativa e infrastrutture<br />
Le novità in tema<br />
di contratti pubblici<br />
Focus sulla digitalizzazione e sull’accesso agli atti<br />
Avv. Prof. Claudio Guccione<br />
Il nuovo anno ha portato con sè diverse<br />
novità normative in ambito di contrattualistica<br />
pubblica, già a partire dal<br />
primo <strong>gennaio</strong> <strong>2024</strong>. Più nello specifico,<br />
a norma dell’art. 225 d.lgs. n. 36 del<br />
2023, hanno assunto efficacia le norme<br />
inerenti alla digitalizzazione, trasparenza,<br />
accesso e pubblicità legale.<br />
L’avvocato Claudio Guccione, fondatore di P&I - Studio Legale Guccione &<br />
Associati, è Professore a contratto di Diritto delle Opere Pubbliche all’Università<br />
La Sapienza di Roma (claudio.guccione@peilex.com).<br />
La digitalizzazione dei<br />
contratti pubblici<br />
Degna di nota è senza dubbio la digitalizzazione<br />
dell’intero ciclo dei contratti<br />
e appalti pubblici, espressamente prevista<br />
dall’art. 19 del nuovo codice, che<br />
consiste in un processo di progressiva<br />
informatizzazione di tutto il ciclo di vita<br />
degli appalti (per ciclo di vita degli appalti,<br />
così come specificato dall’art. 21<br />
d. lgs. n. 36/2023, si intendono tutte le<br />
fasi dell’appalto pubblico, dalla fase della<br />
programmazione sino a quella della<br />
esecuzione).<br />
Le stazioni appaltanti, dunque, devono<br />
gestire le varie fasi di programmazione,<br />
progettazione, pubblicazione, affidamento<br />
ed esecuzione di appalti e concessioni<br />
per mezzo delle piattaforme di<br />
approvvigionamento digitale certificate.<br />
Come evidenziato anche dal Presidente<br />
ANAC nel comunicato del 10 <strong>gennaio</strong><br />
<strong>2024</strong>, il codice dei contratti pubblici, in<br />
riferimento a fattispecie particolari o a<br />
determinati importi, non prevede alcuna<br />
ipotesi di deroga o di esenzione dall’applicazione<br />
delle disposizioni inerenti alla<br />
digitalizzazione, sicché sono interessati<br />
da tale fenomeno tutti i contratti di appalto<br />
o concessione, di qualsiasi importo<br />
essi siano, stipulati tanto nei settori<br />
ordinari quanto in quelli speciali.<br />
Al fine di realizzare la digitalizzazione<br />
del ciclo di vita dei contratti pubblici<br />
è stato istituito l’Ecosistema nazionale<br />
di approvvigionamento digitale (c.d.<br />
e-procurement), che si fonda sulla infrastruttura<br />
tecnologica della Piattaforma<br />
Digitale Nazionale di Dati e che ha come<br />
fulcro la Banca Dati Nazionale dei Contratti<br />
Pubblici di cui, così come prescritto<br />
dall’art. 23 del d.lgs. 36/2023, è titolare<br />
l’ANAC. Tale banca dati è interoperabile<br />
sia con le piattaforme di approvvigionamento<br />
digitale certificate; sia con le banche<br />
dati statali che sono in possesso di<br />
tutte quelle informazioni fondamentali di<br />
cui si avvalgono tanto le stazioni appalti<br />
quanto gli enti concedenti per la gestione<br />
delle fasi del ciclo di vita dei contratti<br />
pubblici. La banca dati, dunque,<br />
riceve informazioni dall’e-procurement<br />
per mezzo di due tipologie di piattaforme<br />
quali, da un lato, le piattaforme e i<br />
servizi digitali infrastrutturali (come ad<br />
esempio: Agenzia delle entrate, Casellario<br />
giudiziale, Registro imprese, Ipa); e<br />
dall’altro le Piattaforme di approvvigionamento<br />
(ad esempio: Consip, piattaforme<br />
regionali, piattaforme digitali gestite<br />
da stazioni appaltanti qualificate).<br />
Queste due tipologie di piattaforme,<br />
dunque, interagiscono con la Banca dati<br />
di ANAC che, avvalendosi della Piattaforma<br />
digitale nazionale di dati, raccoglie le<br />
informazioni che vengono distribuite in<br />
diverse banche dati e quindi rese fruibili<br />
tanto per le pubbliche amministrazioni<br />
che per gli operatori economici. Difatti,<br />
l’art. 23 del nuovo codice attribuisce<br />
ad ANAC il compito di rendere disponibili,<br />
attraverso la interoperabilità, i servizi<br />
e le informazioni fondamentali per<br />
lo svolgimento delle fasi del ciclo di vita<br />
dei contratti pubblici.<br />
La Banca Dati Nazionale dei Contratti<br />
Pubblici, ai sensi dell’art. 23 del codice, è<br />
suddivisa in 6 sezioni: (I) Anagrafe unica<br />
delle stazioni appaltanti; (II) anagrafe<br />
degli operatori economici, (III) casellario<br />
informatico, (IV) fascicolo virtuale<br />
dell’operatore economico, (V) piattaforma<br />
per la pubblicità legale degli atti, (VI)<br />
piattaforma dei contratti pubblici cui si<br />
affianca la piattaforma unica per la trasparenza.<br />
Con riferimento al fascicolo virtuale<br />
dell’operatore economico, si tratta di<br />
uno strumento che consente di accedere<br />
alle informazioni di un operatore economico<br />
al fine di verificare che quest’ultimo<br />
sia in possesso dei requisiti richiesti<br />
per la partecipazione alle gare e che non<br />
sussistano cause di esclusione (è dunque<br />
possibile prendere visione, tra gli altri,<br />
anche dei seguenti documenti: casellario<br />
giudiziale, certificati antimafia).<br />
L’accesso a tale fascicolo è consentito sia<br />
alle amministrazioni che agli altri operatori<br />
economici che partecipino ad una<br />
gara. È previsto che si provveda in via<br />
automatica all’aggiornamento dei dati e<br />
dei documenti in esso contenuti.<br />
Per mezzo della interoperabilità, inoltre,<br />
il contenuto di tali fascicoli potrà essere<br />
consultato dalle stazioni appaltanti e utilizzato<br />
in tutte quelle procedure di affidamento<br />
cui lo stesso operatore economico<br />
partecipa.<br />
Si noti che le piattaforme digitali svolgono<br />
un ruolo importante al fine di assicurare<br />
il buon funzionamento della Banca<br />
dati di ANAC. A tal fine, l’art. 63 del codice<br />
prevede che il possesso di tali piattaforme<br />
sia un requisito obbligatorio ai<br />
fini dell’ottenimento della qualificazione.<br />
Tali piattaforme devono essere utilizzate<br />
per la redazione e/o acquisizione degli<br />
atti inerenti alle varie procedure di<br />
gara, trasmissione dei dati e documenti<br />
alla Banca Dati ANAC, accesso alla documentazione<br />
di gara, presentazione del<br />
documento di gara unico europeo, presentazione<br />
delle offerte, apertura, gestione<br />
e conservazione del fascicolo di<br />
gara, controllo tecnico, contabile, amministrativo<br />
dei contratti in fase di esecuzione<br />
e gestione delle garanzie.<br />
Anche la richiesta di acquisizione del codice<br />
identificativo di gara (CIG) relativo<br />
a procedure assoggettate al d. lgs.<br />
n. 36/2023, che siano state pubblicate<br />
a partire dal primo <strong>gennaio</strong> <strong>2024</strong>, deve<br />
avvenire per mezzo di tali piattaforme,<br />
mentre per le procedure i cui bandi o avvisi<br />
siano stati pubblicati o lettere di invito<br />
inviate entro il 31 dicembre 2023 è<br />
consentito recuperare il CIG attraverso<br />
il precedente sistema Simog.<br />
Oltre al principio dell’e-procurement, altro<br />
principio cardine del processo di digitalizzazione<br />
è il c.d. principio dell’unicità<br />
dell’invio, in ragione del quale i dati devono<br />
essere forniti una sola volta e a un<br />
solo sistema operativo che dovrà metterli<br />
a disposizione delle stazioni appaltanti<br />
e degli operatori economici interessati.<br />
Il principio di unicità si applica<br />
ai dati inerenti alla programmazione di<br />
lavori, opere, servizi e forniture e a tutte<br />
le procedure di affidamento e di realizzazione<br />
dei contratti pubblici tutte le<br />
volte in cui vi siano obblighi di comunicazione<br />
a una banca dati o a un sistema<br />
informativo. Lo strumento attraverso<br />
il quale tale principio si concretizza<br />
è la Piattaforma digitale nazionale dati.<br />
Un risvolto significativo riguarda un’ulteriore<br />
novità inerente una specifica fase del<br />
ciclo di vita dei contratti pubblici: la pub-<br />
L’Opinione legale<br />
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