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leStrade n. 1954 gennaio/febbraio 2024

INFRASTRUTTURE La necessità di avere un sistema integrato e intermodale MATERIALI Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

INFRASTRUTTURE
La necessità di avere un sistema integrato e intermodale

MATERIALI
Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

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icano, il terminal dell’aeroporto e poco altro, perché<br />

c’è tutta la barriera dell’air-side che impedisce<br />

la permeabilità, dall’altra parte, invece, ha diverse<br />

strade che portano dentro l’abitato di Keflavík.<br />

Quindi, questo tratto, che al momento porta un<br />

traffico modesto, vedrà il suo traffico aumentare<br />

considerevolmente, ecco allora la nostra riprogettazione<br />

in cui, per esempio, gli incroci a raso<br />

diventano rotatorie, con o senza cavalcavia a seconda<br />

delle fasi. Quindi si costruirà prima la rotatoria,<br />

però si prevede lo spazio per realizzare un<br />

cavalcavia per avere la continuità con le corsie riservate<br />

al Brt (Bus rapid transit, l’autobus a transito<br />

rapido, nda) che collegherà l’aeroporto con la<br />

città. Io sto spiegando la parte trasportistica, fatta<br />

da MIC, naturalmente c’è una parte di sviluppo<br />

urbano, realizzata da KCAP, una ambientale, realizzata<br />

da Felixx, una di collegamento con il porto<br />

di Keflavík, anche questa realizzata da un partner<br />

del nostro gruppo. Il Masterplan, ripeto, ha una<br />

portata globale, deve abbracciare tutti gli aspetti<br />

della ricostruzione di questo territorio aeroportuale<br />

molto vasto».<br />

Light rail no, BRT evoluto<br />

e implementabile sì<br />

Su un progetto di questa portata le criticità sono<br />

state diverse...«L’Islanda, come ho detto», prosegue<br />

Guala, «è un Paese piccolo e poco popolato,<br />

quindi ha difficoltà a reperire gli investimenti<br />

per un’opera di grande portata perché le tasse<br />

relative si scaricano su 370mila abitanti e non su<br />

60 milioni (se fosse in Italia). Però ha l’energia<br />

elettrica quasi gratuita, nel senso che viene prodotta<br />

quasi tutta tramite le centrali geotermiche<br />

dove, oltre al costo di investimento e di esercizio<br />

della centrale, non c’è n’è altri. Non c’è un costo<br />

del combustibile, della materia energetica, perché<br />

non devono fare altro che pompare acqua nel sottosuolo<br />

e tirar fuori vapore, far girare le turbine.<br />

Questo permette di realizzare autobus a trazione<br />

elettrica che, sostanzialmente, viaggiano gratis.<br />

Di conseguenza, il sistema di trasporto pubblico è<br />

a trazione elettrica. Con questi presupposti ecco<br />

che andava definita la tecnologia per la linea della<br />

Airport road che abbiamo chiamato KRL, “Keflavík<br />

to Reykjavik Line”. Il cliente voleva una light rail,<br />

una ferrovia leggera, ma non era fattibile, prima<br />

di tutto per la piccola domanda, nel senso che,<br />

come dicevo prima, è una città piccola, una nazione<br />

piccola, un aeroporto piccolo, mentre la light<br />

Aeroporti<br />

64 1-2/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong><br />

adatte a far vivere persone che compravano casa<br />

e vi trascorrevano lì tutta la vita. In più, c’erano<br />

da tenere conto le aspettative di crescita dell’aeroporto<br />

di Keflavík e di collegamento con la capitale<br />

Reykjavik, che dista circa 50 chilometri. Quando<br />

abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto l’aeroporto<br />

movimentava circa sei milioni di passeggeri<br />

all’anno, fra arrivi, partenze e transiti. Le previsioni<br />

per il 2023 appena trascorso sono state di<br />

otto milioni e adesso che c’è in corso il Masterplan,<br />

che ricostruisce tutto l’aeroporto, si parla di 16 milioni<br />

entro il 2040. Naturalmente, tutto quello che<br />

c’è intorno deve essere adeguato. I 50 chilometri<br />

di strada che separano l’aeroporto dalla capitale<br />

sono all’incirca 30 chilometri di strada extraurbana,<br />

12 chilometri di strada urbana dal lato di Keflavík<br />

e altri otto dal lato di Reykjavik, fino ad arrivare<br />

al centro. E la nostra pertinenza principale era<br />

soprattutto quella che hanno chiamato la “Airport<br />

Road”, cioè questi 12 chilometri che passano fra<br />

l’aeroporto e l’abitato di Keflavík, una strada non<br />

extraurbana, chiamiamola piuttosto “periurbana”<br />

che, da una parte, serve questo villaggio ex-ame<strong>leStrade</strong><br />

1-2/<strong>2024</strong> 65

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