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leStrade n. 1954 gennaio/febbraio 2024

INFRASTRUTTURE La necessità di avere un sistema integrato e intermodale MATERIALI Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

INFRASTRUTTURE
La necessità di avere un sistema integrato e intermodale

MATERIALI
Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

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La parola alle imprese<br />

Dopo avere analizzato il punto di<br />

vista delle realtà che compongono<br />

la filiera aeroportuale, ecco qui<br />

lo sguardo di chi invece realizza<br />

infrastrutture, nelle parole di<br />

Franco Daniele, consigliere di Ais<br />

e presidente di Tecnostrutture,<br />

impresa che ha costruito in<br />

sostenibilità parte dell’aeroporto di<br />

Venezia Marco Polo.<br />

In che modo concretamente la vostra impresa<br />

si approccia in modo sostenibile alla realizzazione<br />

di infrastrutture?<br />

Attraverso un approccio integrato che riguarda<br />

ogni fase del processo e si riflette in tutti i nostri<br />

prodotti e interventi. Si stima che più della<br />

metà delle emissioni totali di carbonio di tutte le<br />

nuove costruzioni globali tra il 2020 e il 2050 saranno<br />

dovute all’embodied carbon e quindi alle<br />

emissioni relative ai materiali e alla costruzione/<br />

ristrutturazione degli edifici. Serve quindi andare<br />

oltre l’attenzione alle sole emissioni operative<br />

degli edifici e iniziare a considerare sia il carbonio<br />

operativo che quello incorporato in modo integrato.<br />

In quanto fornitori di strutture costruttive<br />

quali travi, pilastri e solai semiprefabbricati in<br />

acciaio, completati in cantiere da getto di calcestruzzo,<br />

ci impegniamo a rendere disponibile una<br />

soluzione economica, veloce e allo stesso tempo<br />

sostenibile: travi e pilastri NPS sfruttano l‘efficienza<br />

strutturale data dall‘unione di acciaio e calcestruzzo.<br />

Si ottengono così sezioni compatte con<br />

minor impiego di materie prime e ottimizzazione<br />

dello spazio abitabile. I prodotti sono realizzati<br />

con acciaio riciclato, una percentuale che supera<br />

l’80% del peso totale per le travi, informazione<br />

verificabile dalla Dichiarazione di Ambientale<br />

di Prodotto rilasciata da ente terzo sulla base del<br />

Life Cycle Assessment. Le strutture sono prodotte<br />

in fabbrica, impiegando sia energia autoprodotta<br />

sia – dal primo <strong>gennaio</strong> 2022 – energia totalmente<br />

derivante da fonti rinnovabili. Anche la logistica<br />

di cantiere è a basse emissioni. Diamo priorità<br />

al trasporto a green-fuel e intermodale. L’organizzazione<br />

di cantiere è semplificata grazie ai minori<br />

lavoratori necessari per il montaggio: un team si<br />

compone da soli tre montatori e un gruista, rispetto<br />

alle nutrite squadre di lavoro dei sistemi tradizionali.<br />

La riduzione delle attività in loco aumenta<br />

la velocità di cantiere mediamente del 40%, con<br />

effetti sociali positivi sulla comunità locale. Si registrano<br />

vantaggi anche relativamente alla riduzione<br />

drastica di casseforme, legno e puntelli non<br />

più necessari dato che le strutture sono autoportanti.<br />

Si risparmiano quindi viaggi per portare e riconsegnare<br />

il materiale provvisionale così come<br />

la loro produzione stessa. Ne consegue un contributo<br />

sostanziale alla riduzione dei rifiuti di cantiere<br />

e degli scarti, con prodotti che arrivano già<br />

pronti per il montaggio.<br />

Quanto descritto è già realtà per migliaia di progetti,<br />

ma implica un ripensamento della gestione del<br />

cantiere; mettere a punto un processo che punta<br />

alla decarbonizzazione del costruito.<br />

Il nostro approccio sostenibile non è solo un obiettivo,<br />

ma una parte essenziale della nostra filosofia<br />

aziendale.<br />

Quali sono stati gli accorgimenti in chiave sostenibile<br />

nell’esecuzione dei lavori all’aeroporto<br />

di Venezia?<br />

Nell’esecuzione dei recenti lavori per la costruzione<br />

dell’aeroporto di Venezia, abbiamo posto una<br />

grande attenzione alla sostenibilità, integrando diverse<br />

misure e accorgimenti per ridurre l’impatto<br />

ambientale e promuovere pratiche ecocompatibili.<br />

Innanzitutto, abbiamo adottato un approccio oli-<br />

stico alla sostenibilità, collaborando strettamente<br />

con i responsabili del progetto, come One Works,<br />

studio di consulenza e design a livello globale, e<br />

Corrado Fischer, managing director di Save. Questo<br />

coinvolgimento attivo ha permesso di condividere<br />

e implementare le migliori pratiche in tema<br />

di sostenibilità, garantendo che fosse un elemento<br />

centrale di ogni decisione progettuale.<br />

Uno degli aspetti chiave è stata l’adozione della<br />

tecnologia BIM (Building Information Modeling),<br />

che ci ha consentito di ottimizzare il processo di<br />

progettazione, costruzione e gestione dell’aeroporto.<br />

Inoltre, abbiamo promosso la digitalizzazione<br />

dei processi, riducendo l’uso di carta e semplificando<br />

le comunicazioni attraverso strumenti<br />

digitali.<br />

Durante l’intervento abbiamo dovuto affrontare alcune<br />

criticità legate alla necessità di lavorare in<br />

un’area doganale e nel rispetto del traffico aereo,<br />

senza interrompere le attività. Per far fronte a queste<br />

sfide, abbiamo adottato un approccio flessibile<br />

e proattivo, lavorando in turni notturni e coordinandoci<br />

attentamente con le autorità competenti<br />

e gli operatori aeroportuali per minimizzare i disagi<br />

e garantire la sicurezza delle operazioni.<br />

Inoltre, in collaborazione con gli scultori Giacomo<br />

Tringali e Massimo Mazzone, abbiamo prodotto A<br />

TAL PROPOSITO cor-ten, posta nell’area dell’aeroporto.<br />

Questa aggiunta non solo arricchisce l’aspetto<br />

artistico, ma anche promuove l’importanza<br />

della collaborazione tra industria e arte per lo<br />

sviluppo del territorio.<br />

Secondo lei, nel settore infrastrutturale, c’è più<br />

attenzione a questo aspetto?<br />

Sì, oggi c’è sicuramente una maggiore attenzione<br />

all’aspetto della sostenibilità nel settore infrastrutturale.<br />

Questo è evidente non solo nell’intervento<br />

dell’aeroporto di Venezia, ma anche in molti altri<br />

progetti, come per esempio nei futuri interventi di<br />

ADR per l’aeroporto di Fiumicino. C’è una crescente<br />

consapevolezza dell’impatto ambientale delle<br />

infrastrutture e della necessità di ridurre le emissioni<br />

di carbonio e preservare le risorse naturali.<br />

Questo è particolarmente importante nell’ambito<br />

aeroportuale, dove le operazioni possono avere<br />

un impatto significativo sull’ambiente circostante.<br />

Un altro esempio di lavoro in chiave di minore<br />

impatto ambientale è stata la realizzazione della<br />

nuova linea Metro 4 di Milano che collega la città<br />

all’aeroporto di Linate. Un progetto che comporta<br />

emissioni zero e ridimensiona il traffico automobilistico<br />

con considerevoli benefici sia per l’ambiente,<br />

sia per chi vive e lavora in città.<br />

La sostenibilità è diventata una importante leva<br />

di competitività. Ciò può tradursi in vantaggi economici<br />

e reputazionali, rendendo la sostenibilità<br />

non solo un imperativo etico, ma anche una scelta<br />

strategica.<br />

Come si immagina l’evoluzione futura dei cantieri<br />

sostenibili?<br />

L’evoluzione futura dei cantieri sostenibili si preannuncia<br />

come un processo di reinvenzione progettuale,<br />

incentrato sull’essenzialità e sull’impiego di<br />

materiali innovativi e sostenibili. Ci aspettiamo che<br />

i cantieri del futuro si caratterizzino per una stretta<br />

collaborazione tra diverse realtà progettuali, specialmente<br />

con chi si occupa di ricerca e sviluppo,<br />

per promuovere l’innovazione e adottare soluzioni<br />

all’avanguardia.<br />

Un elemento chiave sarà l’essenzialità. Ci aspettiamo<br />

che le strutture diventino più snelle e leggere,<br />

senza compromettere la sicurezza, attraverso<br />

l’impiego di tecnologie avanzate e materiali ad alte<br />

prestazioni. Nei cantieri del futuro l’interdisciplinarietà<br />

e la condivisione di nuove buone pratiche saranno<br />

alla base di ogni progresso.<br />

passando per le imprese edili e il vasto e articolato<br />

mondo dell’industria, finalizzandole alla creazione<br />

di Position Paper condivisi, destinati a diventare<br />

metodi e strumenti in grado di misurare i risultati<br />

in termini di sostenibilità. Per fare questo è compito<br />

dell’associazione anche operare con continuità<br />

nello stimolare e fare emergere le problematiche e<br />

le esigenze di ciascuno per raggiungere gli obiettivi<br />

di sostenibilità indicati dall’Europa e rispondenti<br />

al più generale obiettivo di rendere un mondo migliore<br />

per le nuove generazioni. Così nel caso degli<br />

aeroporti sono stati individuati quattro temi su<br />

cui convogliare conoscenze, competenze ed esperienze<br />

destinate a trasformarsi in policy e proposte<br />

a stakeholder e istituzioni». I temi di cui fa cenno<br />

Martini sono: l’adattamento della metodologia<br />

del cantiere sostenibile ai cantieri in ambito aeroportuale,<br />

che possono riguardare sia interventi ex<br />

novo sia lavori su opere esistenti; l’impatto degli<br />

aeroporti sul territorio circostante in termini di rumore<br />

e la sua misurabilità, aspetto sul quale esistono<br />

esperienze europee più avanzate rispetto a<br />

quanto avviene nel nostro Paese; la tassonomia e<br />

gli strumenti di misurabilità e rendicontazione collegati<br />

al principio DNSH, Do No Significant Harm,<br />

ossia analizzare gli impatti delle attività economiche<br />

sull’ambiente e sulle persone prendendo in<br />

considerazione parametri ambientali e diritti umani;<br />

infine, il rapporto tra aeroporto, territorio e comunità<br />

locali a partire dallo stakeholder engagement,<br />

di grande interesse anche per la redazione<br />

dei piani di sviluppo aeroportuale.<br />

Questi temi saranno messi a fuoco in un Position<br />

Paper realizzato da un gruppo di lavoro dedicato.<br />

Cantiere sostenibile<br />

Tra i Position Paper già realizzati da Ais, prendiamo<br />

in considerazione il numero 5, intitolato “Il<br />

cantiere sostenibile, che nel 2022 ha visto più di<br />

100 professionisti riuniti in un gruppo di lavoro.<br />

Il risultato è un documento di indirizzo metodologico,<br />

destinato a stazioni appaltanti, progettisti<br />

e imprese per la misurazione della sostenibilità<br />

di un cantiere, attraverso un’analisi basata su<br />

concrete esperienze, l’individuazione di specifici<br />

indicatori e il suggerimento di strategie adeguate<br />

al raggiungimento di precisi obiettivi. Lo scopo<br />

è avere la consapevolezza dei risultati ottenuti e<br />

consentire agli stakeholder una loro valutazione<br />

oggettiva. A tal proposito, abbiamo chiesto a Sea<br />

Aeroporti di Milano come sta applicando il modello<br />

proposto nel position paper, adottato anche<br />

da Italferr e Anas: «Siamo associati ad Ais da un<br />

anno e pur non avendo partecipato alla redazione<br />

del Position Paper sul cantiere sostenibile, concordiamo<br />

pienamente con le indicazioni proposte<br />

– spiega Davide Canuti della Direzione Ambiente<br />

di Sea Aeroporti di Milano – Il nostro impegno<br />

riguarda complessivamente il processo di selezione<br />

e affidamento, chiedendo in primo luogo<br />

ai nostri fornitori di non fermarsi al dettato normativo;<br />

stiamo inoltre sperimentando un sistema<br />

di audit sistematici, attuati non solo in termini di<br />

verifica ma di cooperazione con le imprese, per<br />

confrontarsi sulle migliori pratiche adottate e migliorare<br />

progressivamente le performance di sostenibilità.<br />

Abbiamo cambiato approccio a partire<br />

dai contratti quadro, che oggi riguardano una<br />

sempre più ampia gamma di interventi, perché<br />

ogni tipologia di cantiere deve rispettare le nostre<br />

policies, ad esempio in termini di riduzione<br />

della carbon footprint. Una delle sfide principali<br />

è riuscire a coniugare la sostenibilità ambientale<br />

con l’operatività aeroportuale che deve restare<br />

preservata in continuità e sicurezza anche in<br />

presenza di cantieri, sfida che si può affrontare<br />

solo con la piena collaborazione delle imprese».<br />

E qual è il riscontro da parte delle imprese? «Positivo<br />

perché quanto richiesto sta diventando un<br />

modus operandi quotidiano anche per loro», conclude<br />

Canuti. nn<br />

Aeroporti<br />

78 1-2/<strong>2024</strong> <strong>leStrade</strong><br />

<strong>leStrade</strong> 1-2/<strong>2024</strong> 79

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