leStrade n. 1954 gennaio/febbraio 2024
INFRASTRUTTURE La necessità di avere un sistema integrato e intermodale MATERIALI Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban
INFRASTRUTTURE
La necessità di avere un sistema integrato e intermodale
MATERIALI
Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban
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i anche per effetto delle cogenza legislativa: l’intera<br />
filiera normativa del settore calcestruzzo, a<br />
partire dalle NTC, obbliga le varie figure professionali<br />
(progettisti, D.LL., laboratori prove e collaudatori)<br />
ad assumere precise posizioni, in funzione<br />
del ruolo, circa il controllo della qualità dei<br />
conglomerati cementizi che arrivano in cantiere<br />
(prelievi, provini, test allo stato fresco ed indurito,<br />
eventuali successivi test “on-site”). Anche<br />
nel caso in cui non si tratti precisamente di calcestruzzo<br />
preconfezionato, ma di prodotti premiscelati<br />
marcati CE (evenienza assai comune nei<br />
cantieri per il recupero e la riabilitazione strutturale<br />
di opere esistenti), la dinamica è similare,<br />
ma con un’ importante e sostanziale differenza:<br />
in questo caso il confezionamento avviene nei<br />
pressi immediati del sito getto, e per questa ragione<br />
si limitano tutte le problematiche (come le<br />
tempistiche del trasporto, il mantenimento della<br />
lavorabilità in determinate condizioni ambientali,<br />
gli imprevisti legati alla viabilità ed al livello<br />
di competenza e consapevolezza dell’autista)<br />
connesse alla distanza tra l’impianto di betonaggio<br />
ed il cantiere, tipiche del calcestruzzo a prestazione<br />
garantita.<br />
Il secondo livello di complessità:<br />
il trasporto dei conglomerati<br />
cementizi da X a Y a Z<br />
Tenendo a se stante la casistica in cui vi sia uno<br />
scarico cosiddetto “a canala”, si intende ora valutare<br />
il percorso, più complesso ed articolato,<br />
in cui un conglomerato cementizio debba essere<br />
pompato a distanza (caso, tra l’altro, estremamente<br />
ricorrente nella grande cantieristica<br />
stradale e non solo). Di fronte alla complessità<br />
che contraddistingue la storia e l’evoluzione dei<br />
conglomerati cementizi disponibili sul mercato<br />
(calcestruzzi, betoncini o malte premiscelate),<br />
la questione del trasporto non si conclude, infatti,<br />
nel momento in cui si confezionano i provini<br />
per i test di laboratorio (da cui inizia poi l’iter procedurale<br />
per la validazione delle caratteristiche<br />
meccaniche), non finisce con i test di lavorabilità<br />
e tantomeno nel momento in cui viene scaricato<br />
il calcestruzzo dall’autobetoniera alla bocca<br />
di carico di una pompa piazzata in cantiere per<br />
conferire il materiale a determinate ulteriori distanze<br />
o altezze.<br />
Il trasporto di una malta, di un betoncino o di un<br />
calcestruzzo all’interno di una tubazione è argomento<br />
articolato, e per comprenderlo, oltre alle<br />
implicazioni di natura chimica, fisica e meccanica<br />
tipiche dell’ingegneria del materiale trasportato<br />
(densità, consistenza e composizione), occorre<br />
scendere in un ulteriore step di approfondimento<br />
delle conoscenze, verso alcuni fondamenti di<br />
idrostatica e fluidodinamica. Nella meccanica dei<br />
© Maurizio Agostino<br />
fluidi, ed in questo caso particolare, nella valutazione<br />
del passaggio di una miscela cementizia<br />
all’interno del sistema “miscelazione > pompaggio<br />
> spostamento”, è importante tenere in considerazione<br />
le connessioni esistenti tra sforzi e<br />
deformazioni nei fluidi veicolati, che dipendendo<br />
sia dalla natura dei conglomerati, sia dalle tecnologie<br />
di pompaggio, caratterizzate da una serie<br />
di delicatissimi parametri variabili, sia in ingresso<br />
che in uscita (spinta idraulica impartita dal<br />
sistema pompante, portata e velocità di scorrimento,<br />
pressione e densità del fluido nella tubazione,<br />
altezze in ingresso ed in uscita, velocità in<br />
uscita e di impatto sulla superficie di destinazione)<br />
influenzati dalle più svariate ed eterogenee<br />
condizioni ambientali. Inoltre, i contenuti di questa<br />
materia, si integrano e si ripercuotono continuamente,<br />
nei cantieri di tutto il mondo, incontrando<br />
logiche di accettazione, controllo qualità<br />
e collaudo di interventi eseguiti con la finalità di<br />
ottemperare alle prestazioni e prescrizioni indicate<br />
in progetto. Sebbene i concetti utili per gestire<br />
al meglio questo argomento in cantiere non<br />
siano moltissimi, e indubbiamente non più difficili<br />
di quelli che appartengono ad altre discipline<br />
di base (come la matematica, la geometria, la fisica<br />
e la chimica) anch’esse propedeutiche alla<br />
definizione di interventi durevoli, le competenze<br />
medie di molti addetti edili non sempre sono sufficienti<br />
per affrontare decisioni di carattere generale<br />
(come ad esempio: individuare il miglior tipo<br />
di sistema pompante per un certo tipo di cantie-<br />
© Maurizio Agostino<br />
re; conoscere le compatibilità/necessità “materiale<br />
– pompa”) e tantomeno per risolvere problematiche<br />
di ordine pratico (come ad esempio:<br />
produrre miscele omogenee; evitare o risolvere<br />
l’otturazione di una linea di distribuzione; ottimizzare<br />
la portata in funzione della produttività<br />
necessaria e dell’utensile di uscita necessario;<br />
ottenere la giusta velocità del materiale per un<br />
giusto impatto sulla superficie di destinazione ultima).<br />
In questo senso subentra così una terza<br />
fase fondamentale nel più ampio concetto di “trasporto”<br />
(Z):<br />
X sito di produzione (impianto di betonaggio o<br />
di premiscelazione e confezionamento prodotti<br />
anidri);<br />
Y arrivo cantiere (prove e controlli di accettazione);<br />
Z uscita dal sistema pompa – tubazione.<br />
Sia in teoria che in sostanza “il trasporto” dei<br />
conglomerati va quindi ben oltre quel tragitto su<br />
gomma necessario a far approdare un automezzo<br />
in cantiere. La successiva importante fase di<br />
trasporto del materiale è quello all’interno della<br />
tubazione di distribuzione (dove mediante pompe<br />
idonee viene impartita una pressione e dove<br />
la pasta cementizia funge da fluido trasportatore<br />
che spinge l’aggregato), durante la quale possono<br />
verificarsi diversi fenomeni anche spiacevoli,<br />
capaci di alterare la qualità del materiale<br />
oltre che di incidere sull’operatività e sulla produttività<br />
di un cantiere. Un esempio negativo è<br />
dato dalla presenza di aggregati insaturi (dovuti<br />
ad un’errata miscelazione): durante il pompaggio<br />
succede che una parte dell’acqua di impasto<br />
viene assorbita dagli aggregati facendo perdere<br />
le qualità lubrificanti che dovrebbe avere il fluido<br />
trasportatore. L’altro caso spiacevole si verifica<br />
in presenza di impasti troppo fluidi, dove la<br />
pasta cementizia precede gli aggregati più grossi<br />
causando un’occlusione della condotta (in tale<br />
evenienza l’aggiunta di acqua è altamente sconsigliata<br />
perché peggiora la situazione contribuendo<br />
ad un ulteriore dilavamento degli aggregati<br />
responsabili del “tappo”). In ogni caso, l’attenzione<br />
del capo cantiere e della DD.LL. avveduta,<br />
oltre che al momento del confezionamento dei<br />
provini e del controllo visivo del prodotto prima<br />
dell’immissione dello stesso all’interno del sistema<br />
pompante, è sicuramente posta anche all’uscita<br />
della tubazione (Z) con ogni attenzione del<br />
caso, come in parte previste e richieste anche<br />
dalle Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo<br />
strutturale EN 13670 .<br />
Il terzo livello di complessità:<br />
l’approdo dei conglomerati cementizi<br />
sulla superficie (Z – S)<br />
Proseguendo nel viaggio ideale che i conglomerati<br />
cementizi compiono a partire dal momento della<br />
loro origine (X) presso gli impianti di betonaggio<br />
o nei siti di produzione industriale, si passa<br />
Materiali&Tecnologie<br />
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