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leStrade n. 1954 gennaio/febbraio 2024

INFRASTRUTTURE La necessità di avere un sistema integrato e intermodale MATERIALI Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

INFRASTRUTTURE
La necessità di avere un sistema integrato e intermodale

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Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

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Aeroporti<br />

In Islanda un modello<br />

da cogliere al volo<br />

Il Masterplan per lo sviluppo dello scalo internazionale di Keflavik,<br />

in Islanda, e dell’area intorno all’hub, delinea la nuova concezione<br />

e collocazione dell’aeroporto. All’azienda italiana Mic-Hub affidato<br />

lo sviluppo della mobilità e della trasportistica integrata del progetto<br />

C’è tanta Europa per quest’area aeroportuale<br />

islandese in posizione strategica tra il Vecchio continente<br />

e il Nord America: considerazioni geografiche<br />

a parte, il Masterplan strategico della zona di<br />

Keflavik, dove ha sede l’omonimo aeroporto internazionale,<br />

il più grande dell’Islanda a 50 chilometri<br />

dalla capitale Reykjavik, costruito dall’esercito<br />

degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale<br />

e porta d’ingresso al Paese, deve la sua realizzazione<br />

a un team multidisciplinare di studi e<br />

aziende sì islandesi, ma anche dei Paesi Bassi (soprattutto),<br />

Belgio, Regno Unito, Svizzera e Italia.<br />

La Mic-Hub di Milano, società internazionale composta<br />

da ingegneri, architetti, progettisti e consulenti,<br />

responsabile della visione della mobilità<br />

e della futura strategia di trasporto pubblico per<br />

il Masterplan, ha realizzato il progetto guidato da<br />

KCAP che comprende anche WSP, Felixx Landscape<br />

Architects & Planners, VSO Consulting, Buck<br />

Consultants International, Buro Happold, Maurits<br />

Schaafsma, Base Design, Amberg Loglay (fase<br />

di concorso) e Kanon Arkitektar, e che ha vinto il<br />

concorso a fine 2021 organizzato da Keflavík Airport<br />

Development Company (Kadeco), che guida<br />

lo sviluppo dell’area che circonda l’hub dell’aviazione<br />

globale islandese. La proposta sfrutta tre asset<br />

territoriali - la posizione strategica di Keflavik<br />

tra l’Europa e il Nord America, l’abbondante fornitura<br />

di energia rinnovabile e l’incantevole paesaggio<br />

del Geoparco Unesco di Reykjanes - e traccia<br />

la strada per uno sviluppo sostenibile a lungo<br />

termine oltre a fungere da catalizzatore per innovare<br />

l’economia islandese. Allo stesso tempo, il<br />

Masterplan cerca di garantire che l’aeroporto, le<br />

comunità locali di Reykjanesbær e Suðurnesjabær<br />

e in generale tutta la regione di Suðurnes, crescano<br />

insieme in modo reciprocamente vantaggioso.<br />

Promuovendo la salute e il benessere, le densità<br />

abitative adeguate, il paesaggio e i trasporti intelligenti,<br />

insomma l’obiettivo è quello di creare una<br />

regione urbana sostenibile che supporta le ambizioni<br />

dell’Islanda in materia di sostenibilità e di<br />

zero emissioni, oltre a esemplificare gli obiettivi di<br />

Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.<br />

Enzo Rizzo<br />

Federico Parolotto, CEO<br />

e Senior partner Mic-Hub<br />

Luca Guala,<br />

PM Mic-Hub<br />

Airport road, la pertinenza principale<br />

L’ingegnere Luca Guala, PM di Mic-Hub, spiega a<br />

<strong>leStrade</strong> la genesi del progetto:«Abbiamo risposto<br />

a una gara indetta da Kadeko per la realizzazione<br />

di un Masterplan dell’area dell’aeroporto di Keflavík<br />

presentandoci come un consorzio formato da<br />

diverse aziende, con capofila KCAP, società di architettura<br />

con sede a Zurigo e Rotterdam con cui<br />

collaboriamo dal 2009 col Masterplan della città di<br />

Perm in Russia. Nonostante fossimo tante società<br />

eravamo un team molto affiatato. Abbiamo vinto<br />

la gara e ci siamo messi subito a lavorare su questo<br />

Masterplan integrato di notevole complessità:<br />

l’aeroporto nasce come aeroporto militare nella<br />

Seconda Guerra Mondiale e, durante la Guerra<br />

Fredda diventa strategico per i bombardieri nucleari<br />

americani. L’Islanda è a metà fra l’Europa<br />

e l’America, quindi era un perfetto punto di riferimento,<br />

oltre ad essere la porta del Nord Atlantico,<br />

quella che separa il Mare del Nord dal Nord Atlantico.<br />

Gli americani avevano ingrandito moltissimo<br />

l’aeroporto, l’area di pertinenza fuori dall’area recintata<br />

aeroportuale e realizzato un villaggio per il<br />

proprio personale. Tutto questo è stato abbandonato<br />

negli anni 2000 e poi ceduto alla municipalità<br />

di Keflavík, una cittadina di 30mila abitanti che,<br />

in termini islandesi, è di grandi dimensioni: l’intera<br />

popolazione dell’Islanda è pari a 370 mila abitanti,<br />

più o meno quella di Firenze. Si tratta, però,<br />

di un’area in gran parte non sviluppata, realizzata<br />

dagli americani per ospitare persone che ci stavano<br />

dei mesi, massimo un anno, per poi andare via,<br />

quindi non un’area urbana con le caratteristiche<br />

Aeroporti<br />

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