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leStrade n. 1954 gennaio/febbraio 2024

INFRASTRUTTURE La necessità di avere un sistema integrato e intermodale MATERIALI Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

INFRASTRUTTURE
La necessità di avere un sistema integrato e intermodale

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Sostenibilità delle pavimentazioni stradali. L’apporto di Valli Zabban

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Meno carburante all’aeroporto di arrivo<br />

L’Arrival Manager (Aman), entrato in funzione a Milano da fine 2023, è operativo già<br />

da oltre un anno presso il Centro di controllo Enav di Roma per la fase di avvicinamento<br />

sull’aeroporto di Fiumicino, garantendo finora una riduzione complessiva di<br />

oltre 360.000 chilogrammi di carburante per una minore emissione di CO2, pari a<br />

circa un milione di chilogrammi. Nello specifico di cosa si tratta? È un sistema che<br />

supporta i controllori del traffico aereo nella gestione dei voli nella fase di avvicinamento<br />

all’aeroporto di arrivo, da quando l’aereo è prossimo a lasciare il livello di<br />

crociera per iniziare la discesa fino a quando è allineato alla pista di atterraggio: è<br />

infatti in grado di assistere nella definizione della sequenza di arrivo ottimale per<br />

ciascun velivolo, riducendo i tempi di volo e consentendo quindi agli aeromobili in<br />

avvicinamento agli aeroporti di consumare meno carburante.<br />

Gli orari previsti di atterraggio (ELDT - Estimated Landing Time) vengono calcolati<br />

utilizzando i dati di traiettoria prevista e gli aggiornamenti forniti dai sistemi radar.<br />

Attraverso strategie di ottimizzazione dei flussi di traffico, a partire da 180 miglia (circa<br />

330 chilogrammi) dalla pista, Aman pianifica una sequenza di arrivo, determinando<br />

i tempi target di atterraggio (TLDT - Target Landing Time) aggiornati dinamicamente<br />

attraverso check successivi definiti su specifici punti lungo le rotte di arrivo.<br />

sparmio di quasi 84 milioni di chilogrammi pari a<br />

circa 330 milioni di chilogrammi di carburante con<br />

conseguente riduzione delle emissioni per oltre un<br />

miliardo di chilogrammi di CO2e.<br />

La già citata riduzione delle emissioni pari a oltre<br />

l’80% è il frutto di una serie di azioni quali: conversione<br />

dei contratti di acquisto di energia elettrica,<br />

oggi circa il 90% dell’energia elettrica acquistata<br />

dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili;<br />

efficientamento energetico degli asset, come impianti<br />

automatizzati di illuminazione a led, ammodernamento<br />

degli impianti di climatizzazione,<br />

ecc.; installazione di impianti per la produzione<br />

di energia elettrica da fonti rinnovabili (principalmente<br />

impianti fotovoltaici ma anche eolici e<br />

geotermici); sostituzione del parco auto aziendale<br />

con veicoli elettrici, ibridi, plug-in. La quota<br />

di emissioni restante, non ancora riducibile, è<br />

stata compensata attraverso carbon credits destinati<br />

al finanziamento di programmi per la tutela<br />

ambientale in India e Mozambico, certificati<br />

dallo standard VCS (Verified Carbon Standard).<br />

Da segnalare, inoltre, che a partire da fine dicembre<br />

2023 presso il Centro di controllo Enav di<br />

Milano, responsabile dello spazio aereo sul nord<br />

ovest d’Italia, sia per la fase di rotta che per quella<br />

di avvicinamento agli aeroporti, è operativo l’Aman<br />

(Arrival Manager), un tool tecnologico per<br />

gestire in modo più efficiente i voli in arrivo sugli<br />

aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate<br />

e Bergamo Orio al Serio (approfondimento nel<br />

box “Meno carburante all’aeroporto di arrivo”).<br />

Enav ha stimato, per il solo aeroporto di Malpensa,<br />

una riduzione media di 30 secondi per singolo<br />

volo, cioè circa 4,8 chilogrammi di minore distanza<br />

con conseguente risparmio di carburante<br />

pari a 30 chilogrammi, corrispondente a circa 93<br />

chilogrammi di CO 2<br />

.<br />

Condivisione delle scelte progettuali<br />

Misurabilità della sostenibilità e costruzione concreta<br />

di reti con tutti gli stakeholder. Questi due dei<br />

principi portanti che muovono Ais in tutte le sue attività,<br />

comprese quelle pensate per le infrastrutture<br />

aeroportuali. Due concetti che emergono con<br />

forza dalle parole di Lorenzo Orsenigo, presidente<br />

dell’associazione, a cui abbiamo chiesto quali siano<br />

le azioni messe in campo per la filiera di questo<br />

settore. «Innanzitutto, voglio ribadire che la sostenibilità<br />

va misurata, questo per Ais è un concetto<br />

fondamentale. È necessario adottare metodi di rating<br />

in grado di indirizzare verso aspetti ambientali,<br />

sociali ed economici, e che permettano di quantificare<br />

quanto valgono questi aspetti attraverso indicatori<br />

e metriche. Ecco perché proponiamo l’utilizzo<br />

di sistemi, quali il Protocollo Envision, per la<br />

realizzazione di infrastrutture sostenibili, e la certificazione<br />

Leed, per la classificazione dell’efficienza<br />

energetica e dell’impronta ecologica degli edifici».<br />

Orsenigo ci tiene anche a evidenziare quanto le infrastrutture<br />

possano essere considerate propulsori<br />

attivi per le comunità di riferimento. «Le infrastrutture<br />

sono un volano per l’economia, un grande<br />

esempio è dato negli Stati Uniti dall’ampliamento<br />

dell’aeroporto LaGuardia che genera oggi un’elevata<br />

attività economica in tutta la regione di New<br />

York – commenta – È importante però che siano<br />

realizzate con criteri di sostenibilità oggettivata e<br />

proprio per questa ragione è necessario promuovere<br />

lo stakeholder engagement: oggi non è possibile<br />

realizzare un’infrastruttura come un aeroporto<br />

senza il coinvolgimento della collettività, senza<br />

la condivisione delle scelte progettuali con il territorio:<br />

pensare alla qualità della vita della comunità,<br />

prestare attenzione al rumore, all’inquinamento<br />

luminoso, alle emissioni, ma condividere anche<br />

i vantaggi, in primis l’incremento dell’occupazione.<br />

È importante predisporsi a una fase di ascolto<br />

ed essere disponibili a cambiare il progetto qualora<br />

non ci siano i presupposti per il bene del territorio.<br />

Siamo contenti di avere in Ais partner importanti<br />

come le tre realtà aeroportuali di Milano,<br />

Roma e Catania, oltre a Enav: con loro vogliamo<br />

capire come rendere il settore aeroportuale italiano<br />

più sostenibile rispetto a quanto fatto finora, e<br />

ci auguriamo possano aderire altri soggetti per una<br />

condivisione allargata a tutto il territorio nazionale».<br />

Ma qual è il ruolo concreto di un’associazione<br />

come Ais per favorire una crescita della sostenibilità<br />

nell’ambito delle infrastrutture aeroportuali? A<br />

rispondere è il segretario generale, Alfredo Martini:<br />

«L’originalità di Ais consiste soprattutto nell’essere<br />

un think tank tecnico con finalità culturali per contribuire<br />

ad accelerare i processi decisionali e operativi<br />

ai diversi livelli della filiera e del mercato delle<br />

infrastrutture italiane, nel segno della sostenibilità.<br />

Come? Creando innanzitutto le condizioni per far<br />

dialogare i principali attori, dalle stazioni appaltanti<br />

alle società di ingegneria fino alle società di servizi,<br />

Aeroporti<br />

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