la libertà Di scelta Del paziente con Disturbi mentali gravi - Personal ...
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P s i c h i a t r i a d i c o m u n i t à – v o l u m e v i n . 2 g i u g n o 2 0 0 7<br />
dei bisogni, delle evidenze, un uso appropriato<br />
delle risorse e una chiara definizione di priorità;<br />
• maggiore diffusione, anche attraverso un monitoraggio<br />
costante di processi ed esiti a tutti i<br />
livelli e il riferimento a criteri di efficienza, del<br />
senso di responsabilità rispetto al proprio <strong>la</strong>voro<br />
dei singoli, dirigenti e altri operatori, e dei gruppi<br />
di <strong>la</strong>voro;<br />
• <strong>con</strong>divisione nelle équipe del peso del<strong>la</strong> domanda,<br />
dello sforzo di immaginare <strong>la</strong> risposta,<br />
dell’impegno a realizzar<strong>la</strong> e accompagnamento<br />
del<strong>la</strong> persona nello sforzo di trovare nel proprio<br />
ambiente naturale di vita risposta ai propri bisogni,<br />
certo nel<strong>la</strong> loro dimensione re<strong>la</strong>zionale e<br />
simbolica ma anche, quando occorre, nel<strong>la</strong> loro<br />
materiale <strong>con</strong>cretezza;<br />
• coinvolgimento nel<strong>la</strong> PdC del <strong>con</strong>tributo critico<br />
(Ferrannini et al., 2006) e/o operativo delle<br />
comunità locali, attraverso pratiche che evitino<br />
<strong>la</strong> deresponsabilizzazione, anche iatrogena, del<br />
<strong>paziente</strong>, del<strong>la</strong> famiglia, del<strong>la</strong> comunità (servizi<br />
sanitari, sociali, istituzioni e altre agenzie), informazione<br />
sul<strong>la</strong> realtà dei problemi e le risposte<br />
possibili ed e<strong>la</strong>borazione di proposte più chiare,<br />
<strong>con</strong>vincenti, documentate e leggibili nei loro risultati,<br />
alle quali sia più difficile all’interlocutore<br />
rispondere negativamente;<br />
• <strong>con</strong>sapevolezza del<strong>la</strong> <strong>con</strong>testuale necessità che<br />
gli interventi riabilitativi operino per l’adattamento<br />
del <strong>paziente</strong> al<strong>la</strong> comunità, ma anche,<br />
in direzione ecologica, per una maggiore accessibilità<br />
del<strong>la</strong> comunità al <strong>paziente</strong> (Saraceno,<br />
1995; Rössler, 2006); ci pare di grande attualità<br />
Ballerini (1991) quando scrive: “Noi non possiamo,<br />
e fortunatamente forse, cambiare il mondo;<br />
viene talora in mente che siamo autorizzati a<br />
disturbarlo”;<br />
• capacità di far sì che l’introduzione di elementi<br />
di razionalità nell’organizzazione complessiva si<br />
accompagni a una maggiore passione da parte dei<br />
singoli operatori impegnati nel<strong>la</strong> PdC, ottenuta<br />
anche attraverso una chiara definizione e percezione<br />
di responsabilità personali, un rapporto<br />
più fe<strong>con</strong>do <strong>con</strong> <strong>la</strong> propria storia, formazione e<br />
aggiornamento e <strong>con</strong> il sentimento del<strong>la</strong> corrispondenza<br />
tra ciò che si fa e i bisogni reali e il<br />
destino del <strong>paziente</strong> e del<strong>la</strong> comunità.<br />
92<br />
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