02.02.2013 Views

la libertà Di scelta Del paziente con Disturbi mentali gravi - Personal ...

la libertà Di scelta Del paziente con Disturbi mentali gravi - Personal ...

la libertà Di scelta Del paziente con Disturbi mentali gravi - Personal ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

tre schieramenti <strong>con</strong>trapposti, è una ga<strong>la</strong>ssia di organizzazioni<br />

diversificate e reciprocamente intrecciate che<br />

si situano in un <strong>con</strong>tinuum che spazia da posizioni di<br />

col<strong>la</strong>borazione a posizioni di guerra aperta <strong>con</strong> il mondo<br />

professionale.<br />

La frammentazione a prima vista sembra un handicap,<br />

in realtà negli ultimi anni il movimento si è<br />

<strong>con</strong>cettualmente rafforzato e i livelli di potere raggiunti<br />

sono tutt’altro che trascurabili. Attualmente nel mondo<br />

anglosassone e nell’Europa centro-settentrionale gli<br />

utenti sono spesso coinvolti a livello di politica sanitaria<br />

e <strong>la</strong> loro presenza ha cambiato il mondo dei servizi.<br />

Abbastanza spesso negli Stati Uniti, in Inghilterra o in<br />

O<strong>la</strong>nda sono assunti negli uffici che si occupano del<strong>la</strong><br />

salute mentale. Per esempio, il rego<strong>la</strong>mento dello Stato<br />

del<strong>la</strong> California prevede che negli organismi di gestione<br />

delle strutture residenziali siano presenti rappresentanti<br />

degli utenti. In tutti gli Stati Uniti non è raro per<br />

gli utenti essere coinvolti nel<strong>la</strong> gestione dei servizi o<br />

gestire in proprio servizi veri e propri.<br />

La capacità di leadership si manifesta anche nell’impatto<br />

che le organizzazioni di utenti hanno avuto<br />

su molte associazioni di familiari, inducendole in parte<br />

a modificare le loro posizioni, come è avvenuto in Inghilterra<br />

<strong>con</strong> <strong>la</strong> National Schizophrenia Fellowship che ora<br />

ha mutato il suo nome in Rethink e accoglie anche gli<br />

utenti. Va anche rilevata <strong>la</strong> <strong>con</strong>siderazione <strong>con</strong>quistata<br />

presso organizzazioni internazionali quali le Nazioni<br />

Unite, l’Unione Europea e l’Organizzazione Mondiale<br />

del<strong>la</strong> Sanità. Inoltre è degno di nota l’impatto che il<br />

pensiero di alcuni di questi gruppi ha avuto e ha sia<br />

nel dibattito scientifico sia nel<strong>la</strong> gestione dei servizi<br />

e nel<strong>la</strong> loro formu<strong>la</strong>zione filosofica, basti pensare al<br />

modello del<strong>la</strong> guarigione.<br />

Un atto di riappropriazione<br />

Guarigione è il termine <strong>con</strong> cui può essere tradotta<br />

in italiano, sia pure <strong>con</strong> una sfumatura diversa, <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

recovery, che viene abitualmente usata <strong>con</strong> riferimento<br />

al modello che in questi anni si è sviluppato intorno<br />

a questo <strong>con</strong>cetto. Ricordo <strong>la</strong> prima volta che ne ho<br />

sentito par<strong>la</strong>re direttamente. Era il 1988 al <strong>con</strong>gresso<br />

di Amburgo del<strong>la</strong> World Association for Psychosocial<br />

Rehabilitation, Patricia Deegan, dottorato in psicologia<br />

e pregressa diagnosi di psicosi, presentò in plenaria<br />

di fronte a un uditorio di mille persone una re<strong>la</strong>zione<br />

splendida ed emozionante su quello che per lei era stata<br />

<strong>la</strong> sua guarigione e sui punti di svolta che l’avevano<br />

spinta a prendere una posizione attiva rispetto al proprio<br />

a r r i v a n o i c o n s u m a t o r i : d o v e a n d i a m o ?<br />

75<br />

devastante malessere, dando <strong>la</strong> seguente definizione:<br />

“La guarigione è un processo, un modo di vivere, un atteggiamento,<br />

un modo di far fronte alle sfide quotidiane. Non è<br />

un processo perfettamente lineare. La necessità di affrontare le<br />

sfide del<strong>la</strong> disabilità e di ritrovare un nuovo senso di integrità<br />

e valore, un nuovo scopo all’interno dei limiti del<strong>la</strong> disabilità;<br />

l’aspirazione è di vivere, <strong>la</strong>vorare e amare all’interno di<br />

un <strong>con</strong>testo sociale a cui si deve dare un <strong>con</strong>tributo significativo”<br />

(Deegan, 1988). Va sottolineato che il modello del<strong>la</strong><br />

guarigione, così come è sostenuto dai gruppi di utenti<br />

che in esso si ri<strong>con</strong>os<strong>con</strong>o, fa riferimento a un <strong>con</strong>cetto<br />

che è insieme processo ed esito ed è per sua natura indefinibile,<br />

in quanto affonda le radici nel<strong>la</strong> definizione<br />

di valori, interessi e obiettivi assolutamente individuali.<br />

È chiaro che è <strong>con</strong>cettualmente antitetico rispetto ai<br />

paradigmi psichiatrici c<strong>la</strong>ssici. Ciononostante, il tema<br />

del<strong>la</strong> guarigione è diventato un modello assunto a punto<br />

di riferimento, oltre che dalle organizzazioni di utenti<br />

e da molti ricercatori (Mezzina et al., 2006), anche da<br />

numerosi servizi che hanno ripensato in questa luce al<br />

modo di fare clinica e riabilitazione.<br />

Vi è una <strong>con</strong>nessione importante tra guarigione e valorizzazione<br />

dell’esperienza soggettiva e tra guarigione<br />

e interventi di autogestione dei sintomi psicotici che<br />

integrano tecniche di tipo cognitivo <strong>con</strong> una strategia<br />

di empowerment che le <strong>con</strong>testualizza e le trasforma in<br />

pratiche altre, come ben esemplificato dall’attività di<br />

Ron Coleman (Coleman et al., 2004). In partico<strong>la</strong>re il<br />

modello del<strong>la</strong> guarigione riporta, depurato degli aspetti<br />

tecnici <strong>con</strong> cui è stato sempre associato in psichiatria,<br />

il grande tema del<strong>la</strong> soggettività, sottraendolo al potere<br />

di definizione e interpretazione degli psichiatri<br />

psicoterapeuti e rivisitandolo all’interno di un atto di<br />

riappropriazione. “Niente su di me senza di me”, così<br />

recita il Network News dell’Australian Mental Health<br />

Consumer Network (www.amhcn.com.au). Questo motto<br />

è diventato realtà anche in un campo storicamente appannaggio<br />

esclusivo di superspecialisti, quale <strong>la</strong> ricerca.<br />

Fino a non molto tempo fa infatti il movimento degli<br />

utenti era soltanto oggetto di ricerca prevalentemente<br />

di tipo sociologico, ma negli ultimi anni persone che<br />

hanno avuto l’esperienza del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia mentale hanno<br />

iniziato a fare esse stesse ricerca. E il movimento degli<br />

utenti è passato in una posizione di soggetto attivo che<br />

decide come e su cosa impostare <strong>la</strong> ricerca.<br />

Le battaglie indipendenti<br />

Mobilitazione è un’altra paro<strong>la</strong> d’ordine per il movimento<br />

degli utenti. Forse nessuna associazione ha<br />

Psich Com v6n2 2007.indd 75 21-06-2007 12:07:06

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!