la libertà Di scelta Del paziente con Disturbi mentali gravi - Personal ...
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gruppi in senso <strong>la</strong>to e alle loro enormi potenzialità (ad<br />
es., l’équipe degli operatori, il gruppo dei pazienti e<br />
le loro attività di gruppo, i gruppi psicoeducazionali e<br />
multifamiliari, i gruppi di auto-mutuo-aiuto, <strong>la</strong> famiglia<br />
d’origine e acquisita, gli amici, i vicini di casa, i colleghi<br />
di <strong>la</strong>voro del <strong>paziente</strong>, i gruppi sportivi e ricreativi, le<br />
associazioni dei pazienti e dei familiari, ecc.).<br />
Creatività<br />
Va stimo<strong>la</strong>to il potenziale creativo insito nel<strong>la</strong><br />
psicopatologia degli utenti; questo vale anche per gli<br />
operatori, in quanto è opportuno utilizzare in positivo<br />
le sfumature psicopatologiche presentate da noi stessi<br />
e dai nostri colleghi.<br />
Principi del<strong>la</strong> comunità terapeutica<br />
Ci si deve ispirare ai principi del<strong>la</strong> comunità terapeutica,<br />
per favorire al massimo <strong>la</strong> partecipazione<br />
democratica di tutti gli operatori coinvolti, per <strong>con</strong>dividere<br />
ideologie, politiche, strategie, obiettivi, metodi,<br />
programmi, progetti, ecc., e per essere disponibili e<br />
pronti a cambiare <strong>con</strong> e<strong>la</strong>sticità e tempismo anche al<br />
minimo mutare dei bisogni del <strong>con</strong>testo interno e/o<br />
esterno. Gli operatori, al di là del<strong>la</strong> verticalità gerarchica<br />
necessaria, vanno fortemente corresponsabilizzati,<br />
stimo<strong>la</strong>ti e motivati all’autonomia personale e professionale,<br />
orizzontalizzando il più possibile <strong>la</strong> piramide<br />
gerarchica.<br />
Informazioni e comunicazioni<br />
È necessario diffondere le informazioni e curare<br />
al massimo <strong>la</strong> comunicazione anche per fronteggiare<br />
in modo attivo e pro-attivo i bisogni vecchi e nuovi<br />
dell’utenza e del DSM. Le riunioni d’équipe vanno<br />
pertanto <strong>con</strong>tinuamente rivitalizzate e ri<strong>la</strong>nciate, perché<br />
anche al loro interno devono emergere, circo<strong>la</strong>re<br />
e <strong>con</strong>frontarsi le idee migliorative e innovative degli<br />
operatori, idee che si trasformeranno successivamente<br />
in scelte cliniche, organizzative e gestionali. I flussi<br />
informativi vanno inoltre favoriti anche per sfruttare<br />
al massimo <strong>la</strong> valenza formativa dei processi di comunicazione,<br />
rendendo l’apprendimento <strong>con</strong>tinuo e<br />
<strong>con</strong>naturato al<strong>la</strong> quotidianità.<br />
Formazione<br />
La formazione deve essere in linea <strong>con</strong> il modello<br />
bio-psicosociale dei disturbi psichici e del loro trattamento.<br />
Oggi non ci possiamo limitare solo a una formazione<br />
sugli aspetti biologici e cognitivo-comporta<strong>mentali</strong><br />
i l d i P a r t i m e n t o d i s a l u t e m e n t a l e e c c e l l e n t e<br />
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(ad es., farmacoterapia, psicoterapia cognitivo-comportamentale,<br />
psicoeducazione, problem solving, training<br />
delle abilità sociali, ecc.), ma è necessario integrar<strong>la</strong><br />
<strong>con</strong> una formazione al<strong>la</strong> capacità di intuizione in<strong>con</strong>scia<br />
del <strong>paziente</strong> e al<strong>la</strong> comprensione psicologica intra- e<br />
interpersonale profonda, arrivando anche ad analizzare<br />
e trattare gli aspetti e le dinamiche <strong>con</strong>flittuali più in<strong>con</strong>sce<br />
del <strong>paziente</strong>, del<strong>la</strong> sua famiglia e del gruppo di<br />
<strong>la</strong>voro (diagnosi e trattamento psicodinamico, transfert e<br />
<strong>con</strong>trotransfert individuale e di gruppo, ecc.). Tutto ciò<br />
avviene all’interno di una cornice comunque sempre di<br />
alta complessità e di tipo multisistemico che va saputa<br />
leggere e interpretare. L’équipe non deve essere formata<br />
solo dal punto di vista clinico, ma anche da quello organizzativo<br />
e gestionale, in quanto, nel<strong>la</strong> prassi, tali aspetti<br />
sono intrecciati tra loro (“learning organization”).<br />
Ricerca<br />
Ishikawa affermava giustamente che si impara insegnando,<br />
ma si impara ancor di più e meglio facendo<br />
anche un’attività di ricerca finalizzata all’interno del<br />
DSM. Clinica, formazione, insegnamento e ricerca<br />
vanno integrati per poter formare un circolo virtuoso.<br />
Livelli del<strong>la</strong> psichiatria<br />
Per avere un DSM che tende all’E è necessario<br />
alzare il livello di tutto il sistema sanitario di cui fa parte.<br />
Il DSM in primis deve stimo<strong>la</strong>re (anche attraverso<br />
col<strong>la</strong>borazioni strutturate di <strong>con</strong>sulenza e programmi<br />
di formazione) i MMG a svolgere una psichiatria di<br />
primo livello, ma anche in parte di se<strong>con</strong>do livello (ad<br />
es., curare direttamente un loro <strong>paziente</strong> affetto da un<br />
episodio depressivo maggiore senza rischi suicidari <strong>con</strong><br />
i nuovi, sicuri ed efficaci farmaci antidepressivi e <strong>con</strong><br />
colloqui di supporto psicologico). In tal modo il DSM si<br />
potrà maggiormente dedicare a una prassi specialistica<br />
di se<strong>con</strong>do e terzo livello (ad es., prevenzione dei <strong>gravi</strong><br />
disturbi <strong>mentali</strong>, accentuazione del<strong>la</strong> personalizzazione<br />
dell’assunzione in cura e del progetto terapeutico,<br />
E diagnostica e terapeutica, trattamento dei disturbi<br />
psichiatrici resistenti, del<strong>la</strong> comorbilità, del<strong>la</strong> “doppia<br />
diagnosi”, dei disturbi di personalità, minimizzazione<br />
degli effetti col<strong>la</strong>terali, ecc.), <strong>la</strong>sciando solo i livelli più<br />
elevati di complessità ai centri superspecialistici e alle<br />
università.<br />
Selezione del personale<br />
Gli operatori vanno selezionati <strong>con</strong> maggior rigore,<br />
valutando <strong>la</strong> loro idoneità, preparazione, competenza,<br />
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