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la libertà Di scelta Del paziente con Disturbi mentali gravi - Personal ...

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P s i c h i a t r i a d i c o m u n i t à – v o l u m e v i n . 2 g i u g n o 2 0 0 7<br />

Il processo del PDCA è basato su tre cicli: il ciclo di<br />

mantenimento, il ciclo dell’azione correttiva (prevenzione<br />

ricorrente) e il ciclo di miglioramento (Galgano,<br />

1990). Il Quality Function Deployment (QFD) è infine<br />

uno strumento complesso che determina <strong>la</strong> Q di<br />

progettazione di un prodotto, attraverso un linguaggio<br />

di processo che traduce <strong>la</strong> domanda del cliente nelle<br />

corrispondenti caratteristiche di Q del prodotto.<br />

Centralità dell’utente<br />

Purtroppo si tende ancora a <strong>con</strong>fondere il <strong>con</strong>cetto<br />

di soddisfazione del cliente <strong>con</strong> quello di Q. Mentre <strong>la</strong><br />

Q di un prodotto/servizio può essere intesa sia in senso<br />

oggettivo che soggettivo, <strong>la</strong> soddisfazione del cliente<br />

può essere <strong>con</strong>siderata solo in modo soggettivo, in<br />

quanto nasce dal <strong>con</strong>fronto tra <strong>la</strong> Q attesa (quel<strong>la</strong> che si<br />

aspetta di ricevere) e <strong>la</strong> Q percepita (quel<strong>la</strong> che ritiene<br />

di aver ricevuto). Per <strong>con</strong>oscere <strong>la</strong> realtà bisogna cercar<strong>la</strong><br />

e agire in base a essa, per cui, oltre agli utili questionari<br />

di soddisfazione, bisogna intervistare direttamente il<br />

cliente per migliorare <strong>la</strong> Q del prodotto/servizio erogato.<br />

Bisogna ricercare anche <strong>la</strong> Q <strong>la</strong>tente (bisogni potenziali<br />

del cliente) e organizzare <strong>la</strong> cosiddetta “invasione” del<br />

cliente all’interno dell’azienda e del prodotto/servizio<br />

erogato (Galgano, 1990). Il cliente è per definizione<br />

egocentrico e perennemente insoddisfatto: richiede<br />

infatti operatori “artigiani” che “demassificano” <strong>la</strong> loro<br />

attività, amandolo e rispettandolo empaticamente e<br />

sentendosi al suo servizio.<br />

Efficacia<br />

Per efficacia si intende <strong>la</strong> capacità di raggiungere<br />

gli obiettivi prestabiliti (rapporto tra obiettivi prefissati<br />

e risultati raggiunti), mentre per efficienza si intende<br />

l’abilità di <strong>con</strong>seguire i risultati voluti nel miglior modo<br />

possibile (rapporto tra mezzi impiegati e risultati ottenuti):<br />

un medico è efficiente se visita il <strong>paziente</strong> <strong>con</strong><br />

cura, efficace se riesce a guarirlo. L’essere efficienti<br />

non <strong>con</strong>duce quindi necessariamente al <strong>con</strong>seguimento<br />

dell’efficacia. La soddisfazione del cliente non va<br />

<strong>con</strong>siderata semplicemente come una determinante<br />

dell’efficacia, ma è l’efficacia stessa. Per tendere all’E<br />

bisogna quindi massimizzare <strong>la</strong> soddisfazione del cliente<br />

e dell’operatore (efficacia) e massimizzare il prodotto<br />

tra l’efficienza (gestione per processi) e l’efficacia.<br />

Miglioramento e misurazione<br />

“È impossibile migliorare ciò che non viene misurato”.<br />

“Se non si misura non si può tenere sotto <strong>con</strong>-<br />

120<br />

trollo, se non si <strong>con</strong>trol<strong>la</strong> non si può gestire, se non si<br />

gestisce non si può migliorare” (Gambel, 2003). Bisogna<br />

trasformare in forma quantitativa anche gli elementi<br />

qualitativi, utilizzando il seguente modello: si valuta<br />

l’E attuale e poi si definisce quel<strong>la</strong> attesa. Si <strong>con</strong>fronta<br />

successivamente, in forma grafica e numerica, l’E<br />

attuale <strong>con</strong> quel<strong>la</strong> attesa e infine si calco<strong>la</strong> il prodotto<br />

tra l’efficienza e l’efficacia del processo.<br />

Attenzione alle risorse umane<br />

La QT si fonda sui seguenti assunti di base:<br />

1) La gestione delle risorse umane è fondamentale<br />

per il successo: l’operatore va messo al centro e va<br />

rispettato perché <strong>la</strong> sua soddisfazione permette all’illimitato<br />

potenziale creativo umano di esprimersi.<br />

2) Non c’è limite allo sviluppo delle risorse umane<br />

e del<strong>la</strong> <strong>con</strong>oscenza: <strong>la</strong> QT “comincia <strong>con</strong> <strong>la</strong> formazione<br />

e termina <strong>con</strong> <strong>la</strong> formazione” (Ishikawa,<br />

2004). L’addestramento tecnico è importante perché<br />

sviluppa le abilità professionali, ma è limitato. Si<br />

arriva a un p<strong>la</strong>teau nell’esecuzione di un determinato<br />

<strong>la</strong>voro oltre al quale non è possibile andare. Se<br />

invece si insegna a una persona a utilizzare il proprio<br />

cervello, non esistono né limiti né p<strong>la</strong>teau finali.<br />

Ovviamente, per sviluppare persone “pensanti” è<br />

essenziale che queste abbiano un desiderio e una<br />

volontà di apprendimento.<br />

3) La comunicazione va sviluppata perché <strong>la</strong> crescita<br />

del<strong>la</strong> <strong>con</strong>oscenza viene amplificata in funzione del<strong>la</strong><br />

sua <strong>con</strong>divisione. In altre parole, bisogna utilizzare<br />

<strong>la</strong> “valenza formativa” dei processi di informazione<br />

e di comunicazione.<br />

4) Occorre valorizzare e rinforzare le doti positive del<br />

singolo e stimo<strong>la</strong>rlo al <strong>la</strong>voro di squadra: gli uomini,<br />

soprattutto in gruppo, possono fare miracoli se sono<br />

rispettati, <strong>con</strong>siderati buoni, intelligenti e coinvolti<br />

nel <strong>la</strong>voro e negli obiettivi dell’azienda (Wienand,<br />

2002).<br />

Progetto<br />

Il “mattone” del<strong>la</strong> QT è il progetto (un problema di<br />

cui si è programmata <strong>la</strong> soluzione). Da qui l’importanza<br />

dei “cantieri”, al fine di ottenere rapidamente risultati<br />

tangibili, sia per motivare le persone coinvolte, sia per<br />

dare garanzie al<strong>la</strong> <strong>Di</strong>rezione del<strong>la</strong> bontà del<strong>la</strong> strada intrapresa.<br />

Inoltre, questa logica del “cantiere” serve per<br />

sperimentare le metodologie più efficaci e per acquisire<br />

sufficiente esperienza per diffonderle in un se<strong>con</strong>do tempo<br />

in tutta l’azienda nel modo più rapido ed efficace.<br />

Psich Com v6n2 2007.indd 120 21-06-2007 12:07:58

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