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A Nola la Ferrari dei treni

Numero 31 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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IL FENOMENO<br />

ISTRUZIONE Domenica 21 febbraio 2010<br />

15<br />

Boom di ripetizioni private, una famiglia su 4 spende fino a 2.000 euro per i “personal prof”<br />

Scuo<strong>la</strong> per tutti, lezioni per pochi<br />

L’al<strong>la</strong>rme <strong>dei</strong> consumatori: “Elementi di censo nell’istruzione pubblica”. I docenti: “Tagliati i corsi di recupero”<br />

«La mattina sono pagati da noi per<br />

fare scuo<strong>la</strong> eguale a tutti, a sera<br />

prendono denaro dai più ricchi per<br />

fare scuo<strong>la</strong> diversa ai signorini».<br />

Così, nel<strong>la</strong> celebre “Lettera a una<br />

professoressa”, don Lorenzo Mi<strong>la</strong>ni<br />

si scagliava contro <strong>la</strong> di<strong>la</strong>gante abitudine<br />

degli insegnanti pubblici di<br />

impartire ripetizioni private a<br />

beneficio degli alunni più abbienti.<br />

Correva l’anno 1967, e di lì a poco<br />

il movimento studentesco avrebbe<br />

iniziato <strong>la</strong> sua lotta contro un sistema<br />

educativo c<strong>la</strong>ssista che, per<br />

dir<strong>la</strong> con il priore di Barbiana,<br />

“invece di rimuovere gli ostacoli<br />

<strong>la</strong>vora ad aumentare le differenze”.<br />

Dopo quarant’anni e tante riforme<br />

del<strong>la</strong> pubblica istruzione, lezioni<br />

private a costi esorbitanti rappresentano<br />

ancora per molti studenti<br />

l’unica alternativa a debiti formativi<br />

e bocciature. L’ultimo al<strong>la</strong>rme<br />

arriva dalle associazioni di consumatori:<br />

per le famiglie degli studenti<br />

che hanno almeno un’insufficienza,<br />

rive<strong>la</strong> un’indagine di Adoc<br />

e Codacons, <strong>la</strong> spesa media per le<br />

ripetizioni oscil<strong>la</strong> tra i 1.000 e i<br />

2.100 euro all’anno. Una vera e<br />

propria stangata che, secondo le<br />

stime, colpisce una famiglia italiana<br />

su 4, e che sommata al costo <strong>dei</strong><br />

libri di testo introduce nel sistema<br />

educativo pubblico un pesante elemento<br />

di censo.<br />

Di pari passo con i tagli ai fondi<br />

sco<strong>la</strong>stici (nel 2009 sono stati stanziati<br />

per i corsi di recupero 35<br />

milioni di euro in meno rispetto al<br />

2008) e con l’aumento del tasso di<br />

bocciature (3,1% di respinti al<strong>la</strong><br />

maturità nel 2009 contro i 2,5% del<br />

2008), il mercato delle lezioni private<br />

ha conosciuto negli ultimi due<br />

anni uno sviluppo senza precedenti.<br />

Dall’assistenza ai compiti per i<br />

bambini delle elementari fino al<strong>la</strong><br />

“consulenza tesine di maturità”, siti<br />

online e bacheche sono pieni di<br />

annunci di insegnanti, precari o<br />

studenti universitari che offrono il<br />

loro sostegno a giovani che per<br />

svariate ragioni non riescono a studiare<br />

da soli. «Si tratta di giovani in<br />

molti casi semplicemente pigri o<br />

svogliati – ci rive<strong>la</strong> Luisa, 35enne<br />

salernitana e “personal prof” di lingue<br />

– ma spesso schiacciati tra docenti<br />

demotivati e severi e genitori<br />

troppo impegnati ma disposti a<br />

spendere per il curriculum sco<strong>la</strong>stico<br />

<strong>dei</strong> figli».<br />

Spendere quanto? Il costo delle ripetizioni<br />

oscil<strong>la</strong> tra i 20 e i 40 euro<br />

l’ora, con maggiorazioni fino al<br />

20% per chi sceglie un docente, in<br />

servizio o in pensione, rispetto al<br />

più economico studente universitario.<br />

A dominare il mercato sono<br />

le lezioni di <strong>la</strong>tino, greco e matematica,<br />

vere bestie nere <strong>dei</strong> liceali,<br />

il cui tariffario può sfiorare i 45<br />

euro orari. Il risultato è un giro<br />

d’affari di milioni di euro, senza<br />

neppure l’ombra di una tassazione,<br />

e una spesa media per le famiglie di<br />

circa 1.700 euro l’anno. «Senza<br />

considerare – sottolinea Barbara,<br />

madre di due liceali – che con <strong>la</strong><br />

reintroduzione del debito sco<strong>la</strong>stico<br />

a volte è necessario prendere le-<br />

zioni anche d’estate».<br />

Puntare il dito contro gli insegnanti<br />

non sembra però oggi <strong>la</strong> soluzione<br />

più onesta. «Con cinque studenti<br />

diversi riesco a mettere insieme<br />

quasi 1.000 euro al mese – racconta<br />

Sergio, insegnante di lettere<br />

precario e col<strong>la</strong>udatissimo ripetitore<br />

di <strong>la</strong>tino e greco – Se lo Stato<br />

investisse di più nell'istruzione e<br />

agevo<strong>la</strong>sse i giovani precari davvero<br />

motivati e votati all'insegnamento,<br />

non saremmo costretti a<br />

pubblicare annunci per pagarci<br />

l’affitto». Sul<strong>la</strong> stessa linea il segretario<br />

regionale campano del<strong>la</strong><br />

Cgil-Flc, Giuseppe Vassallo: «Non<br />

si può pretendere che i docenti si<br />

comportino da missionari. Le loro<br />

condizioni contrattuali sono estremamente<br />

misere e, specialmente<br />

in tempi di crisi, non me <strong>la</strong> sento di<br />

biasimarli se cercano di arrotondare».<br />

Il problema, secondo Vassallo,<br />

è tutto di natura politica. «La scuo<strong>la</strong><br />

italiana ha subito negli ultimi<br />

anni incredibili tagli alle risorse<br />

finanziarie e del personale. In<br />

Campania, in partico<strong>la</strong>re, il tempo<br />

pieno si è ridotto ad appena il 5%.<br />

La Gelmini ha dichiarato recentemente<br />

che il suo modello è quello<br />

di una scuo<strong>la</strong> “essenziale”, che fornisca<br />

ai ragazzi soltanto gli strumenti<br />

indispensabili. Ma una scuo<strong>la</strong><br />

di questo tipo non fa che esaltare<br />

le differenze sociali, escludendo<br />

i più deboli e svantaggiati».<br />

Un ritorno al passato, dunque, per<br />

<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> pubblica? I nuovi tagli<br />

annunciati e <strong>la</strong> proposta di abbassare<br />

l’obbligo a 15 anni non fanno<br />

pensare a una prossima inversione<br />

di rotta.<br />

Per il settore dell’editoria on-line fatturato in crescita in tutto il mondo<br />

Arriva il libro dell’era digitale<br />

E-book reader: possono contenere decine di volumi, si moltiplicano i lettori<br />

Servizi di<br />

RAFFAELE PELLEGRINO<br />

YouLuw:<br />

ripassare<br />

navigando<br />

Corsi di recupero ridotti al<br />

minimo e lezioni private troppo<br />

costose? Una soluzione<br />

per gli alunni in difficoltà<br />

potrebbe arrivare da Internet.<br />

Sul<strong>la</strong> scia di quanto già sperimentato<br />

per gli studenti universitari<br />

<strong>la</strong>voratori, si sta tentando<br />

di proporre anche ai<br />

ragazzi di scuole medie e<br />

superiori <strong>la</strong> possibilità di utilizzare<br />

il web, e in partico<strong>la</strong>re<br />

YouTube, per ripetere le<br />

materie più ostiche. Il progetto,<br />

ancora in fase iniziale, si<br />

chiama “Libera Università del<br />

Web”, ed è un luogo virtuale,<br />

aperto e interagibile, dove si<br />

possono seguire gratuitamente<br />

lezioni delle più diverse<br />

discipline tenute da docenti i<br />

cui curricu<strong>la</strong> sono visualizzabili<br />

nello stesso portale. Il<br />

canale del<strong>la</strong> Luw si appoggia<br />

direttamente a YouTube e ha<br />

finora attivato una dozzina di<br />

video-corsi in materie come<br />

matematica, letteratura, filosofia,<br />

economia. L'idea al<strong>la</strong><br />

base del progetto è simile a<br />

quel<strong>la</strong> che spinge molti docenti<br />

americani a mettere le<br />

proprie lezioni online a pagamento.<br />

La differenza, però, è<br />

che <strong>la</strong> Luw non è a scopo di<br />

lucro.<br />

L’autrice per protesta pubblica gratis su internet<br />

De Mari sul web<br />

Può accadere che un e-<br />

book possa diventare <strong>la</strong><br />

forma di protesta di un<br />

autore verso <strong>la</strong> propria<br />

casa editrice. È questo il<br />

caso di Silvana De Mari,<br />

autrice, tra gli altri, del<strong>la</strong><br />

saga fantasy cominciata<br />

con “L’ultimo elfo” (2004,<br />

Sa<strong>la</strong>ni, tradotto in più lingue<br />

e vincitore di diversi<br />

premi), e proseguita poi<br />

con “L’ultimo orco”<br />

(2005), e “Gli ultimi incantesimi”<br />

(2008).<br />

L’autrice ha cominciato a<br />

distribuire gratis sul proprio<br />

sito internet e sul<br />

suo blog il romanzo più<br />

recente del<strong>la</strong> saga: “L’ultima<br />

profezia”. Come spie-<br />

ga <strong>la</strong> scrittrice: «Il mio,<br />

molto semplicemente è<br />

uno sciopero, contro lo<br />

strapotere delle case editrici<br />

che dicono: o qui si<br />

cambia come voglio io o<br />

il libro non si pubblica.<br />

Bene. Non si pubblica.<br />

L’edi-ting deve essere una<br />

proposta, mai un’imposizione».<br />

La pubblicazione<br />

avverrà sul web, quindi.<br />

«Un capitolo <strong>la</strong> settimana<br />

per il primo libro – continua<br />

De Mari - poi mi fermerò<br />

perché del secondo<br />

manca tutto l’inizio, e<br />

perché <strong>la</strong> situazione si sta<br />

sbloccando». “L’ultima<br />

profezia”, infatti, potrebbe<br />

infine diventare cartacea.<br />

L’ultima grande novità sul fronte degli<br />

e-book, i libri in formato digitale, è<br />

stato l’Ipad, <strong>la</strong> “tavoletta” elettronica<br />

dell’Apple, a metà tra un computer e<br />

uno smarthphone, presentata a fine<br />

gennaio. Sarà presente nei negozi a<br />

partire da marzo e permetterà, tra le<br />

sue altre applicazioni, di poter leggere<br />

libri e giornali in formato elettronico<br />

sul suo schermo di 9,7 pollici.<br />

Con essa nasce anche iBooks, negozio<br />

virtuale del<strong>la</strong> Apple, che, come iTunes<br />

Store nel campo del<strong>la</strong> musica, permetterà<br />

di comprare i volumi digitali, con<br />

prezzi sui 9.99 dol<strong>la</strong>ri, scegliendoli su<br />

uno scaffale virtuale.<br />

Il mercato mondiale degli e-book,<br />

quindi, nonostante <strong>la</strong> crisi, è in crescita.<br />

I dati del terzo trimestre del 2009, infatti,<br />

mostrano un fatturato di 46 milioni e<br />

mezzo di euro, contro i 14 milioni dell’anno<br />

precedente. Anche in Italia, dove<br />

cominciano ad apparire su internet i<br />

primi volumi nel<strong>la</strong> nostra lingua madre,<br />

c’è stato un incremento del 61%<br />

rispetto al 2008. Sul noto sito di e-commerce<br />

Amazon, poi, nel periodo natalizio,<br />

le vendite di libri virtuali sono state<br />

maggiori di quelle <strong>dei</strong> libri su carta e il<br />

suo lettore di e-book, Kindle, l’oggetto<br />

più rega<strong>la</strong>to. Così anche <strong>la</strong> casa editrice<br />

Zanichelli è entrata nel mercato, portando<br />

su Kindle Store, <strong>la</strong> libreria di<br />

Amazon, i c<strong>la</strong>ssici del<strong>la</strong> letteratura italiana,<br />

con titoli che vanno dal “Decameron”<br />

di Giovanni Boccaccio al “Il<br />

fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello.<br />

Si moltiplica, intanto, pure l’offerta di<br />

e-book reader dotati del<strong>la</strong> tecnologia e-<br />

Ink (simu<strong>la</strong>trice del<strong>la</strong> carta), che con un<br />

peso contenuto sui 160 grammi e un<br />

prezzo di circa 250 euro, permettono di<br />

“leggere” e portare con sé decine di<br />

libri in diversi formati (pdf, html, txt),<br />

ma supportano anche le immagini.<br />

Il libro del futuro, infatti, non sarà<br />

probabilmente più quello c<strong>la</strong>ssico a<br />

cui siamo abituati. La nuova tecnologia<br />

consentirà, infatti, di coniugare il<br />

testo scritto a video, musica e suoni<br />

per un e-book interattivo che prevede<br />

<strong>la</strong> cooperazione del lettore.<br />

Servizi di<br />

BARBARA TROTTA

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