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A Nola la Ferrari dei treni

Numero 31 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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Sono ancora numerosi in tutto il mondo i contenziosi tra le Nazioni<br />

Beni d’arte trafugati<br />

tra guerra e pace<br />

Contro i furti il Nucleo speciale <strong>dei</strong> carabinieri<br />

PRIMO PIANO Domenica 21 febbraio 2010<br />

Quattro opere rivendicate<br />

9<br />

Sono motivo di contesa fra<br />

gli Stati, materia di <strong>la</strong>voro<br />

degli organismi internazionali,<br />

oggetti preziosi per le<br />

case d’asta, ragione di riforma<br />

delle norme giuridiche.<br />

Sono le opere d’arte trafugate,<br />

beni cioè usciti illegalmente<br />

dal Paese di cui sono<br />

patrimonio culturale a seguito<br />

di furto, razzia di guerra<br />

o esportazioni c<strong>la</strong>ndestine.<br />

Lo scorso dicembre il<br />

ministro <strong>dei</strong> Beni culturali<br />

Sandro Bondi, in occasione<br />

del G8, dichiarò che “il traffico<br />

mondiale d’arte c<strong>la</strong>ndestina<br />

ha ormai un giro d’affari<br />

paragonabile a quello del<strong>la</strong><br />

droga”. Nei due giorni di<br />

dibattito dedicati allora all’argomento<br />

i più grandi e-<br />

sperti mondiali misero in<br />

luce un fenomeno che esige<br />

una seria col<strong>la</strong>borazione tra<br />

le Nazioni per poter essere<br />

sradicato. Numerosi sono<br />

ancora i contenziosi aperti<br />

in tutto il mondo. L’Egitto ha<br />

ingaggiato una vera e propria<br />

battaglia per riavere i<br />

suoi preziosi e numerosi reperti.<br />

In Italia è recente <strong>la</strong><br />

notizia del<strong>la</strong> possibile confisca<br />

dell’Atleta di Lisippo al<br />

Getty Museum di Malibu<br />

che acquistò <strong>la</strong> statua dopo<br />

che fu ritrovata in mare al<br />

<strong>la</strong>rgo di Fano nel 1964. Il<br />

museo americano ha invece<br />

accettato di restituire altre<br />

40 opere del<strong>la</strong> sua collezione.<br />

L’Unesco, l’organizzazione<br />

delle Nazioni Unite per<br />

l’educazione, <strong>la</strong> scienza e <strong>la</strong><br />

cultura, si è fatta carico dell’impegnativo<br />

compito di tute<strong>la</strong>re<br />

i beni culturali non<br />

solo attraverso campagne<br />

internazionali ma anche mediante<br />

l’adozione di leggi<br />

scritte a carattere universale.<br />

In partico<strong>la</strong>re con <strong>la</strong> Convenzione<br />

del 1970 contro il<br />

traffico illecito di opere d’arte<br />

gli Stati firmatari si impegnano<br />

a col<strong>la</strong>borare per impedire<br />

le illecite esportazioni<br />

ed importazioni e per<br />

recuperare i beni abusivamente<br />

sottratti al paese di<br />

appartenenza. La norma<br />

non è però retroattiva<br />

L’Unesco si è poi rivolto<br />

all’Unidroit (Istituto internazionale<br />

per l’unificazione del<br />

diritto privato) per e<strong>la</strong>borare<br />

un nuovo testo che risolvesse<br />

alcuni punti rimasti in<br />

sospeso come gli aspetti privatistici<br />

del problema (<strong>la</strong><br />

possibilità per il possessore<br />

in buona fede di ottenere un<br />

equo indennizzo) e l’assimi<strong>la</strong>zione<br />

degli scavi illeciti ai<br />

beni rubati.<br />

I trattati e le leggi non mancano<br />

ma l’esperienza suggerisce<br />

che l’unico vero strumento<br />

da utilizzare come<br />

antidoto al traffico illecito<br />

dell’arte è <strong>la</strong> presa di coscienza,<br />

<strong>la</strong> denuncia e le o-<br />

perazioni di intermediazione<br />

pacifica tra gli Stati.<br />

L’Icom, <strong>la</strong> federazione <strong>dei</strong><br />

più grandi musei internazionali,<br />

favorisce le soluzioni<br />

amichevoli di singoli casi di<br />

restituzione. Suona invece<br />

come una dichiarazione di<br />

guerra l’ultima iniziativa<br />

dell’Interpol: un data-base<br />

online con fotografie e descrizioni,<br />

di circa 34.000 o-<br />

pere rubate nel mondo. Le<br />

schede sono a disposizione<br />

di Ministeri del<strong>la</strong> cultura,<br />

musei, gallerie d’arte, case<br />

d’asta ma anche collezionisti<br />

privati.<br />

In Italia il Nucleo <strong>dei</strong> carabinieri<br />

per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio<br />

artistico opera in col<strong>la</strong>borazione<br />

costante con gli<br />

organismi internazionali.<br />

Diversi i compiti a cui assolve<br />

questa speciale sezione<br />

dell’Arma: interviene in aree<br />

di crisi per salvaguardare il<br />

patrimonio culturale <strong>dei</strong> Paesi<br />

interessati, si occupa di<br />

recuperare i reperti esportati<br />

illegalmente, monitora i<br />

siti archeologici per contrastare<br />

gli scavi c<strong>la</strong>ndestini. La<br />

battaglia, anche per i carabinieri,<br />

si proietta sul web<br />

dove una banca dati facilita<br />

l’attività investigativa. Il Comando<br />

ha evidenziato un<br />

calo <strong>dei</strong> reati in materia ma<br />

il fenomeno si configura pur<br />

sempre come un vero e proprio<br />

business. Intanto molte<br />

opere d’arte restano in attesa<br />

di conoscere il loro destino<br />

che, tra guerra e pace, non è<br />

di sicuro prevedibile.<br />

Pagina a cura di<br />

LOREDANA ZARRELLA<br />

Nel 2008 il cratere di<br />

Eufronio, un vaso greco<br />

creato intorno al 515<br />

a.C., è stato restituito<br />

all'Italia dal Metropolitan<br />

Museum di<br />

New York .<br />

Da sempre l’Egitto ha<br />

rec<strong>la</strong>mato <strong>la</strong> restituzione<br />

al Neues Museum di<br />

Berlino del busto di<br />

Nefertiti, risalente a<br />

3400 anni fa. La richiesta<br />

è ora ufficiale.<br />

Le nozze di Cana<br />

Dipinto da Paolo Veronese<br />

tra il 1562 e il<br />

1563, “Le nozze di Cana”,<br />

esposto attualmente al<br />

Louvre, fu trafugato da<br />

La Madonna di Senigallia,<br />

dipinto realizzato<br />

da Piero del<strong>la</strong><br />

Francesca, fu trafugata<br />

dal Pa<strong>la</strong>zzo Ducale di<br />

Urbino nel 1975 e poi<br />

recuperata in Svizzera.<br />

L’Egitto ha rivendicato<br />

al British Museum di<br />

Londra <strong>la</strong> Stele di<br />

Rosetta, <strong>la</strong> <strong>la</strong>stra di<br />

basalto sul<strong>la</strong> quale sono<br />

stati decodificati i<br />

primi geroglifici.<br />

Napoleone nel 1797 dall’iso<strong>la</strong><br />

di San Giorgio, a<br />

Venezia. L’Italia ne chiede<br />

<strong>la</strong> restituzione attraverso<br />

un appello a Car<strong>la</strong> Bruni.<br />

Nel 2009<br />

falsi e scavi<br />

c<strong>la</strong>ndestini<br />

Nel 2009 l’attività operativa<br />

del Comando <strong>dei</strong> carabinieri<br />

per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio<br />

culturale ha registrato,<br />

rispetto al 2008, una<br />

riduzione sia <strong>dei</strong> furti in<br />

generale (-14,5%) sia degli<br />

scavi c<strong>la</strong>ndestini accertati<br />

(-76%).Persistente è invece<br />

il fenomeno del<strong>la</strong> falsificazione<br />

(+424%). Nello stesso<br />

tempo è aumentata l’azione<br />

di contrasto. Sono<br />

stati recuperati 19.043<br />

beni culturali (archeologia<br />

esclusa). Per i furti i privati<br />

e i luoghi di culto sono ancora<br />

gli obiettivi più sensibili<br />

e resta preoccupante il<br />

fenomeno del<strong>la</strong> sottrazione<br />

al patrimonio archivistico<br />

e librario (3713 sono<br />

state le denunce nel 2009).<br />

Il Messale conteso<br />

torna a casa<br />

L’antico manoscritto fu sottratto a Benevento nel 1943<br />

Per ora dimora nel<strong>la</strong> British library di<br />

Londra ma presto sarà restituito<br />

all’Italia. Si tratta del Messale di Benevento,<br />

un volume medievale trafugato<br />

dal<strong>la</strong> cattedrale del<strong>la</strong> città durante<br />

<strong>la</strong> Seconda Guerra Mondiale. Una<br />

nuova legge obbliga infatti i musei britannici<br />

a riconsegnare i beni sottratti<br />

ad altri Paesi in epoca nazista. La notizia<br />

del<strong>la</strong> sua restituzione è stata accolta<br />

con entusiasmo ma l’arcidiocesi di<br />

Benevento, in un comunicato diffuso<br />

agli organi di stampa, frena i facili ottimismi.<br />

Nel testo, firmato dal prof.<br />

Mons. Mario Iadanza, si legge che<br />

“numerosi passaggi rimangono ancora<br />

da compiere e non è pertanto imminente<br />

il “ritorno a casa” del prezioso<br />

codice del sec. XII. Il provvedimento<br />

legis<strong>la</strong>tivo, entrato in vigore a gennaio,<br />

Il Duomo di Benevento<br />

è stato approvato dalle Camere <strong>dei</strong><br />

Lord e <strong>dei</strong> Comuni e ha ricevuto <strong>la</strong><br />

ratifica del<strong>la</strong> Regina Elisabetta. Il<br />

Messale deve però attendere ancora<br />

un po’ prima di avviarsi verso casa. Ad<br />

accogliere direttamente l’istanza o a<br />

decidere per un’altra procedura sarà, il<br />

23 febbraio, il Panel (Spoliation<br />

Advisory Panel), <strong>la</strong> Commissione istitutita<br />

nel 2001 dal Governo inglese<br />

presieduto da Mr. B<strong>la</strong>ir, con il compito<br />

di esaminare <strong>la</strong> leggitimità di possesso<br />

di beni culturali acquisiti da Istituti<br />

inglesi durante il periodo 1933-1945.<br />

In caso positivo <strong>la</strong> domanda passerebbe<br />

al ministro del<strong>la</strong> cultura inglese. A<br />

questo punto <strong>la</strong> British library, dopo<br />

una richiesta ufficiale, dovrà provvedere<br />

al<strong>la</strong> restituzione del manoscritto.<br />

Complicate più dell’iter legis<strong>la</strong>tivo<br />

furono le vicende che, oltre sessant’anni<br />

fa, portarono il prezioso manoscritto<br />

fuori dall’Italia. Il Messale, compi<strong>la</strong>to<br />

nel XII secolo in scrittura beneventana,<br />

fu sottratto al<strong>la</strong> Biblioteca Capito<strong>la</strong>re<br />

durante un bombardamento<br />

alleato nel settembre del 1943, nel<br />

corso del quale <strong>la</strong> cattedrale romanica<br />

fu distrutta. Il volume sarebbe poi<br />

finito a Napoli dove fu acquistato nel<br />

1944 da un ufficiale dell’intelligence<br />

britannica, il capitano Doug<strong>la</strong>s Ash,<br />

che lo vendette all’asta a Londra.<br />

L’attentato<br />

<strong>dei</strong> nazisti<br />

al<strong>la</strong> cultura<br />

La Convenzione internazionale<br />

dell’Aja, firmata nel<br />

1954, nasce con l’obiettivo<br />

di proteggere i beni culturali<br />

in caso di conflitto<br />

armato. L’accordo sancisce<br />

per <strong>la</strong> prima volta il criterio<br />

che <strong>la</strong> protezione deve<br />

essere anche preventiva<br />

ma il problema del<strong>la</strong> restituzione<br />

fu affrontato solo<br />

nel ‘70. Stanno tornando in<br />

Italia alcune opere trafugate<br />

durante <strong>la</strong> Seconda<br />

Guerra Mondiale. Lo scorso<br />

novembre è stata recuperato<br />

dai carabinieri e poi<br />

restituito ad Assisi il dipinto<br />

“Figura femminile” di<br />

Justus Sustermans, trafugato<br />

dalle truppe naziste<br />

dal<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> di Sassoforte in<br />

Lastra Signa (Firenze).

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