Crimini di guerra accusati gli Usa
Numero 7 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
Numero 7 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
- No tags were found...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Domenica 10 giugno 2007 SEGNALIBRO21<br />
L’autobiografia<br />
<strong>di</strong> un Cavaliere del Lavoro<br />
che ha tracciato le linee<br />
della sua complessa attività:<br />
qualità e trasparenza<br />
L’impren<strong>di</strong>tore Gau<strong>di</strong>no con i suoi familiari<br />
e in basso con il presidente Pertini che nel 1984<br />
lo nominò Cavaliere del Lavoro<br />
La parola come un contratto<br />
“Storia <strong>di</strong> un impren<strong>di</strong>tore innamorato<br />
del suo lavoro” è il libro <strong>di</strong> Renato Gau<strong>di</strong>no<br />
*FRANCESCA BLASI<br />
Non c’è alcuna linea <strong>di</strong> demarcazione<br />
tra quelle che<br />
sono le sue passioni e quello<br />
che è il suo lavoro. Si fondono<br />
e si confondo tra loro come<br />
fossero la medesima cosa,<br />
dal momento che per il<br />
Cavaliere del Lavoro Renato<br />
Gau<strong>di</strong>no, è proprio così. Per<br />
lui il lavoro non è “una dolorosa<br />
necessità”, come veniva<br />
considerato, ad esempio,<br />
dallo scrittore francese Remy<br />
de Gourmont, bensì rappresenta<br />
la vita stessa, fatta<br />
<strong>di</strong> improvvise cadute, dolori<br />
inattesi, gioie gratificanti,<br />
successi sperati ed incognite<br />
indecifrabili. Renato Gau<strong>di</strong>no<br />
appare come un impren<strong>di</strong>tore<br />
d’altri tempi.<br />
Di quelli che, con una stretta<br />
<strong>di</strong> mano, riescono a capire<br />
chi si trovano <strong>di</strong> fronte. Di<br />
quelli che danno ascolto al<br />
proprio istinto, ma, nonostante<br />
ciò, non si trincerano<br />
<strong>di</strong>etro una marmorea presunzione<br />
<strong>di</strong> conoscenza. Renato<br />
Gau<strong>di</strong>no sa osservare<br />
senza pregiu<strong>di</strong>zi ed ascoltare<br />
quelli che sono i propri<br />
collaboratori e soci in affari.<br />
I suoi occhi, penetranti ed<br />
espressivi, hanno conservato<br />
quella malinconica e feroce<br />
caparbietà tipicamente<br />
campana, quasi a voler, ancora<br />
oggi, sottolineare l’attaccamento<br />
a quelle origini<br />
così significative per la propria<br />
crescita professionale. Il<br />
suo sguardo racchiude la<br />
contrad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> uno spiccato<br />
self control nor<strong>di</strong>co,<br />
supportato da una vitalità<br />
marcatamente italiana.<br />
Di strada ne ha fatta l’impren<strong>di</strong>tore,<br />
da quando, settimo<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>eci fi<strong>gli</strong>, si trovava<br />
a vivere in una Napoli sfiancata<br />
da una implacabile povertà.<br />
Nonostante ciò non si<br />
è mai lasciato sopraffare da<br />
atteggiamenti <strong>di</strong> vittimismo<br />
e commiserazione, anzi, le<br />
<strong>di</strong>fficoltà lo hanno spronato<br />
a trovare un’idea vincente<br />
per essere economicamente<br />
in<strong>di</strong>pendente.<br />
Così, come racconta nel suo<br />
libro “Storia <strong>di</strong> un impren<strong>di</strong>tore<br />
innamorato del suo<br />
lavoro” (E<strong>di</strong>zioni Tip. Le.<br />
Co. Piacenza), Renato Gau<strong>di</strong>no,<br />
dapprima ha seguito le<br />
orme paterne, poi ha iniziato<br />
a lavorare in proprio,<br />
scommettendo solo sulla<br />
propria <strong>di</strong>sarmante capacità<br />
<strong>di</strong> saper in<strong>di</strong>viduare <strong>gli</strong> affari<br />
giusti ed i settori in cui<br />
investire. E’ quasi impossibile<br />
presentare un quadro<br />
completo <strong>di</strong> tutte le imprese<br />
che ha avviato, avendo spaziato<br />
da<strong>gli</strong> imballaggi alimentari<br />
alle aziende agricole<br />
e zootecniche. Unica<br />
costante <strong>di</strong> tutta una vita è<br />
stata, ed è tuttora, la passione<br />
con cui segue ogni <strong>di</strong>tta,<br />
curando non solo quelli che<br />
sono i processi industriali,<br />
ma anche, e soprattutto, il<br />
rapporto umano con tutti i<br />
<strong>di</strong>pendenti che lo stimano e<br />
lo rispettano per la correttezza<br />
e l’umanità con cui si<br />
rapporta a loro.<br />
Il Cavaliere nella sua autobiografia<br />
ha tracciato quelle<br />
che sono le linee guida del<br />
suo lavoro, dove “la qualità è<br />
il suo credo e la trasparenza<br />
la sua fede”. Non ha mai slittato<br />
una consegna, non ha<br />
mai <strong>di</strong>menticato un accordo.<br />
Per lui la parola data<br />
conta quanto un contratto<br />
scritto.<br />
Renato Gau<strong>di</strong>no ha incominciato<br />
a lavorare poco più<br />
che adolescente nella bottega<br />
paterna, quando Napoli<br />
era scossa da una <strong>guerra</strong> che<br />
non dava tregua ai suoi abitanti,<br />
costretti alla fame ed<br />
alla miseria. Ma, sentendo<br />
crescere sempre più il suo<br />
spirito impren<strong>di</strong>toriale, decise<br />
<strong>di</strong> avviare un’attività per<br />
proprio conto, abbandonando<br />
l’azienda <strong>di</strong> fami<strong>gli</strong>a che,<br />
seppure ben avviata, non lo<br />
sod<strong>di</strong>sfaceva in pieno. Erano<br />
<strong>gli</strong> anni dei cibi razionati, dei<br />
bombardamenti notturni,<br />
delle ronde americane e<br />
delle viuzze traboccanti <strong>di</strong><br />
“ragazze allegre”. Catapultarsi<br />
nella pagine del romanzo<br />
personale <strong>di</strong> Gau<strong>di</strong>no<br />
significa ripercorrere le<br />
tappe fondamentali della<br />
storia economico–politica<br />
dell’Italia intera.<br />
Ne esce uno spaccato completo<br />
e sognate de<strong>gli</strong> anni<br />
della rinascita, quando tutto<br />
sembrava possibile, quando<br />
le università del sapere e-<br />
rano per le strade, quando<br />
l’esperienza valeva quanto<br />
un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed i sogni<br />
avevano le sembianze <strong>di</strong><br />
un’Aurelia B22, macchina<br />
che in tutta Napoli possedeva<br />
solo lui e “l’ultimo Borbone”,<br />
ovvero il comandante<br />
Achille Lauro. Renato Gau<strong>di</strong>no,<br />
nominato Cavaliere<br />
del Lavoro il 2 giugno 1984,<br />
è riuscito anche a costruire<br />
una fami<strong>gli</strong>a perfetta, con<br />
una mo<strong>gli</strong>e, Gisella che lo ha<br />
sostenuto in ogni sua scelta,<br />
tre fi<strong>gli</strong> e sette nipoti con cui<br />
pranza ogni domenica. L’impren<strong>di</strong>tore<br />
non si è mai fermato<br />
ad un sogno, ma ne ha<br />
collezionato molti in giro<br />
per il mondo. E, instancabilmente,<br />
sembra prendere alla<br />
lettera i versi <strong>di</strong> Baudelaire<br />
che considerava “veri viaggiatori<br />
quelli che partono<br />
per partire; cuori leggeri,<br />
simili a palloncini, che non si<br />
staccano mai dal loro destino,<br />
e, senza sapere perché,<br />
<strong>di</strong>cono sempre: An<strong>di</strong>amo!”<br />
Scaffale<br />
Totò principe clown<br />
<strong>di</strong> Ennio Bispuri<br />
Alfredo Guida E<strong>di</strong>tore<br />
Pagine 331 euro 20,60<br />
Ennio Bispuri, nel pregevole<br />
libro e<strong>di</strong>to da Alfredo<br />
Guida, analizza tutti i 97<br />
film interpretati da Totò e-<br />
videnziando <strong>gli</strong> aspetti salienti<br />
dei molteplici registri<br />
interpretativi <strong>di</strong> questo<br />
straor<strong>di</strong>nario attore e<br />
tratteggiando in modo sobrio<br />
ed attento l’evoluzione<br />
del personaggio da lui<br />
creato che spazia dalla<br />
quasi marionetta delle esibizioni<br />
teatrali e dei primi<br />
film allo splen<strong>di</strong>do interprete<br />
del trittico <strong>di</strong> Pasolini.<br />
Il libro, scritto in occasione<br />
del trentennale della morte<br />
dell’attore, segue, in effetti,<br />
la sua evoluzione da “macchietta”<br />
a “maschera” e la<br />
trasformazione <strong>di</strong> quest’ultima<br />
in “volto”. Un libro<br />
sobrio, che si basa su fatti<br />
incontrovertibili, su numero<br />
<strong>di</strong> spettatori ed incassi,<br />
che ti aiuta a seguire, passo<br />
<strong>di</strong>etro passo, la storia <strong>di</strong><br />
Totò, dei mille gran<strong>di</strong> attori<br />
che hanno recitato con<br />
lui, dei registi dai nomi a<br />
volte prestigiosi, a volte<br />
ignoti, che si sono alternati<br />
nel <strong>di</strong>rigere i film da lui<br />
interpretati.<br />
La Rivoluzione<br />
<strong>di</strong> Pisacane<br />
<strong>di</strong> Aldo Romano<br />
Giuseppe Galzerano E<strong>di</strong>tore<br />
Pagine 176 euro 20<br />
La Rivoluzione <strong>di</strong> Carlo<br />
Pisacane -scritta prima<br />
della tragica spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
Sapri- venne pubblicata<br />
postuma a Milano nel<br />
1860.<br />
L’e<strong>di</strong>tore cilentano Giuseppe<br />
Galzerano ripropone<br />
l’e<strong>di</strong>zione curata nel<br />
1957 da Aldo Romano, che<br />
si rifà al manoscritto originario,<br />
pubblicandolo integralmente<br />
e fedelmente,<br />
anche le correzioni e le<br />
soppressioni operate dall'autore.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> grande attualità.