Il Paese dei finti scontrini
Numero 29 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
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18 Domenica 6 dicembre 2009 SPETTACOLI<br />
L’associazione culturale “<strong>Il</strong> Contrapasso” è nata dieci anni fa da un’idea di Raffaella Lembo<br />
Imparare ballando con la storia<br />
Rievocazioni medievali e rinascimentali per rivivere epoche lontane<br />
VALERIO ARRICHIELLO<br />
La macchina del tempo<br />
Entrare a far parte de “<strong>Il</strong><br />
Contrapasso” è un po’<br />
come salire su una macchina<br />
del tempo, un modo<br />
per rivivere epoche storiche<br />
lontane e affascinanti.<br />
Formazione <strong>dei</strong> docenti,<br />
corsi di danze medievali e<br />
rinascimentali per ragazzi<br />
e per adulti, partecipazione<br />
e organizzazione di<br />
rievocazioni storiche con<br />
gruppi provenienti da ogni<br />
parte d’Italia: sono solo<br />
alcune delle attività dell’associazione<br />
culturale “<strong>Il</strong><br />
Contrapasso”.<br />
E per chi volesse saperne<br />
di più, c’è il gruppo su<br />
Facebook dove si trovano<br />
notizie sulle iniziative più<br />
recenti.<br />
Imparare la storia e arricchire<br />
la propria cultura attraverso<br />
l’immedesimazione. È<br />
questo il fine principale de<br />
“<strong>Il</strong> Contrapasso”, associazione<br />
salernitana che si occupa<br />
di ricerca e rievocazione nell’ambito<br />
del Medioevo e del<br />
Rinascimento. Tutto nasce<br />
dieci anni fa, da un’intuizione<br />
di Raffaella Lembo, insegnante<br />
di educazione fisica<br />
del liceo scientifico Severi e<br />
attuale presidente del “Contrapasso”:<br />
«Abbiamo iniziato<br />
come progetto scolastico,<br />
ma ben presto ci fu detto che<br />
il nostro lavoro non poteva<br />
restare chiuso nelle scuole:<br />
così è nata l’associazione».<br />
Punto di partenza è la danza,<br />
medievale e rinascimentale,<br />
l’obiettivo, però, non è il<br />
puro spettacolo, ma il lavoro<br />
di ricostruzione storica<br />
attraverso l’interpretazione<br />
<strong>dei</strong> manoscritti dell’epoca.<br />
«Un modo alternativo e<br />
dinamico di impossessarsi<br />
della storia passando attraverso<br />
il corpo – spiega la<br />
professoressa – dal tipo di<br />
danza si comprende anche il<br />
periodo storico: i balli medievali<br />
sono più introspettivi<br />
e caratterizzati dal simbolismo,<br />
i rinascimentali sono<br />
più gioiosi e contrassegnati<br />
dalla centralità dell’uomo».<br />
Ma non ci si limita alla danza:<br />
c’è lo studio <strong>dei</strong> costumi e<br />
delle pettinature attraverso i<br />
dipinti, il lavoro d’interpretazione<br />
delle scritture e il<br />
recupero della cucina dell’epoca.<br />
Tutte attività che contribuiscono<br />
alla formazione<br />
<strong>dei</strong> ragazzi. E non solo, perché<br />
tra le tante iniziative de<br />
“<strong>Il</strong> Contrapasso”, ci sono i<br />
corsi per i bambini, l’attività<br />
di formazione <strong>dei</strong> docenti e<br />
il “Progetto terza età” dedicato<br />
agli anziani. Tra le<br />
esperienze più belle, va<br />
ricordata la partecipazione,<br />
nel 2007, al concorso europeo<br />
di danze storiche di<br />
Wroclaw in Polonia: «Siamo<br />
arrivati terzi, ma al di là del<br />
risultato è stato bello confrontarsi<br />
con ragazzi provenienti<br />
da altre nazioni, riuscire<br />
a comunicare attraverso<br />
la danza pur parlando lingue<br />
differenti». Dieci anni di<br />
attività, un repertorio di sessanta<br />
tipi di danze e un<br />
gruppo di venti ragazzi ma<br />
Raffaella Lembo non intende<br />
fermarsi: «Sono attratta<br />
dalle novità, rispetto agli<br />
altri gruppi siamo meno<br />
legati a libri e schemi. Ho<br />
introdotto la figura del giullare,<br />
le danze del popolo e<br />
ora mi piacerebbe creare un<br />
nostro gruppo musicale».<br />
Una bacchettata, la professoressa<br />
la riserva ai suoi<br />
concittadini: «Le istituzioni<br />
sono latitanti, a Salerno c’è<br />
ancora troppa improvvisazione.<br />
Spesso siamo costretti<br />
ad andare fuori e a collaborare<br />
con gruppi storici di<br />
altre città, qua c’è molta<br />
rivalità». Fortunatamente c’è<br />
chi apprezza il lavoro portato<br />
avanti de “<strong>Il</strong> Contrapasso”:<br />
«Se tutto va bene nel<br />
2010 rappresenteremo l’Italia<br />
in un importante evento<br />
internazionale insieme ad<br />
artisti del calibro di Bocelli,<br />
ma sono scaramantica non<br />
fatemi dire di più». Brutta<br />
bestia la scaramanzia, ma da<br />
un amante del Medioevo<br />
c’era da aspettarselo.