Il Paese dei finti scontrini

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2 Domenica 6 dicembre 2009 in ITALIA nel MONDO In vacanza 3 italiani su 10 Nonostante la crisi economica, tre italiani su dieci partiranno per le vacanze tra Natale e Capodanno. Lo prevede la Confesercenti. Secondo l’associazione delle imprese italiane, oltre 16 milioni e mezzo di persone si metteranno in viaggio a Natale, spendendo per le vacanze 11 miliardi e 310 milioni di euro. In tempo di recessione, cresceranno la voglia di divertirsi e le prenotazioni fai da te. Le città d’arte ruberanno il primo posto alla montagna. Ricovero animali in mezzo ai rifiuti Un ricovero a cielo aperto per animali, costretti a vivere in pessime condizioni igienico sanitarie e in mezzo ai rifiuti, è stato scoperto dai carabinieri in un’area boschiva a Pescaglia, in provincia di Lucca. Sequestrati 19 cani, 13 suini e 2 bovini che, secondo gli investigatori, erano destinati al consumo umano. L’operazione è stata condotta dai militari del Nas di Livorno, del Noe di Firenze e dall’arma territoriale di Lucca, coordinati dal pm lucchese Antonio Mariotti. Nell’area sono stati rinvenuti rifiuti speciali pericolosi, in mezzo ai quali vivevano gli animali. Irlanda, rapporto sui preti pedofili Abusi sessuali compiuti da preti cattolici a Dublino sono stati coperti per decenni dai vertici della Chiesa cattolica irlandese. Lo afferma un nuovo rapporto sulle violenze ai minori. Secondo quanto anticipa il Telegraph, quattro arcivescovi, tra cui il cardinale Desmond Connell, verranno citati per come hanno gestito centinaia di accuse contro i sacerdoti. I prelati sono anche accusati di non aver allertato la polizia su queste vicende. Medvedev incontrerà il Papa Il presidente russo, Dmitri Medvedev, incontrerà Benedetto XVI in udienza privata in Vaticano il prossimo 3 dicembre. Lo ha annunciato l’ufficio stampa del Cremlino. Nella stessa giornata Medvedev sarà a Roma dove incontrerà anche il premier italiano Silvio Berlusconi. A Genova cani in corsia Animali da compagnia ammessi in corsia durante le ore di visita ai pazienti ricoverati. La storica innovazione, annunciata da Il Secolo XIX, partirà dal prossimo mese nell’ospedale San Martino di Genova, il maggiore della Liguria. Stop alla vendita della RU486 La commissione Sanità del Senato ha approvato, con il voto favorevole del Pdl e della Lega, lo stop all’immissione in commercio della RU486, in attesa del parere tecnico del ministero della Salute sulla compatibilità tra la legge 194 e la pillola abortiva. Contrario, invece, il Partito democratico. Tunisi, cronista condannato Il giornalista tunisino 49- enne, Taoufik Ben Brik, accusato di violenza nei confronti di una donna, è stato condannato a sei mesi di reclusione dal tribunale di prima istanza di Tunisi. Ben Brik era stato arrestato il 29 ottobre con l’accusa di violenza, oltraggio al pudore e danneggiamento volontario di beni altrui. I reati, secondo l’accusatrice, la ventotenne donna di affari tunisina Rym Nasraoui, sarebbero stati commessi come conseguenza di un incidente stradale. Il giornalista ha respito le accuse dicendosi vittima di una trappola. Due imbucati al party di Obama La popolarità di Michaele Salahi e del marito Tareq è destinata a crescere adesso che entrambi sono riusciti a imbucarsi alla prima cena di gala dell’era Obama alla Casa Bianca. «Il cristianesimo non è vernice» «Il cristianesimo non può essere ridotto a una verniciatura superficiale su una parete già completa e finita di suo». Lo ha detto monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, nell’omelia della Messa per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica di Roma. «Senso dell’esperienza umana e impegno e- tico - ha aggiunto Crociata - o sono cristiani nativamente e strutturalmente, o non lo sono affatto». Il monito di Draghi per il Sud Il Mezzogiorno presenta “scarti allarmanti” rispetto al Centro-Nord nei servizi essenziali quali l’istruzione, la giustizia civile, l’assistenza sociale, i trasporti e la sanità. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, a- prendo un convegno sul Mezzogiorno. «Nel Sud - sostiene Draghi - nascono tante nuove banche quante ne nascono nel resto d’Italia, tenuto conto dei pesi economici relativi». Il governatore ha precisato, che secondo i dati di Bankitalia, non ci sono marcate divergenze nell’andamento del credito bancario tra il Centro-Nord e il Sud. Il Giappone valuta l’effetto superyen Il governo nipponico pone le basi per intervenire e contrastare l’effetto superyen. Il ministro delle Finanze, Hirohisa Fujii, sta valutando se il governo dovrà adottare alcune contromisure di fronte a uno yen in forte aumento sul dollaro, salito ai massimi livelli degli ultimi quattordici anni. Secondo il governo giapponese, ulteriori rialzi dello yen colpiranno l’economia nipponica. Francia, rapina da Cartier Quattro uomini armati e con il volto coperto da un passamontagna hanno rapinato la gioielleria Cartier nel centro di Lione. I malviventi si sono impadroniti dei gioielli della vetrina. Minacce di morte a Schifani Una lettera anonima con minacce di morte è arrivata due giorni fa a Palazzo Madama. Destinatari Renato Schifani e la sua famiglia, dopo che il presidente del Senato è stato chiamato in causa dal pentito di mafia Gaspare Spatuzza che gli attribuisce un incontro con il boss Filippo Graviano all’inizio degli anni ‘90. Nel 2009 l’albero costa caro L’albero di Natale costa caro. Secondo la Federconsumatori, il prezzo degli abeti natalizi è aumentato del 20% rispetto al 2008. Nel corso degli ultimi otto anni, afferma l’associazione, vi è stato un notevole aumento del costo degli addobbi natalizi. Allarme fuga gas, ma era un maiale La flatulenza di un maiale ha fatto scattare un’emergenza per la sospetta fuga di gas in una proprietà nell’entroterra di Melbourne, in Australia. Quindici vigili del fuoco con due autobotti sono accorsi immediatamente sul posto. All’arrivo hanno però scoperto che la fonte dell’odore era una scrofa di centoventi chili affetta da meteorismo. Piuttosto imbarazzati i proprietari dell’animale. A Vienna scoprono Napoli Presentata a Vienna l’offerta turistica di Napoli, Capri, Ischia e Procida. La manifestazione è stata promossa dalla Camera di Commercio di Napoli e dall’Enit di Vienna. Pagina a cura di FRANCESCO A. GRANA Ddl cittadinanza prima di Natale Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha inserito le nuove norme sulla cittadinanza nel calendario dell’aula di Montecitorio del mese di dicembre, indipendentemente dall’esito dell’esame delle proposte di legge presentate in commissione. Il testo, dunque, potrebbe approdare in aula prima della pausa per le feste natalizie. Chavez: Israele sicario Usa I presidenti venezuelano, Hugo Chavez, e iraniano, Mahmud Ahmadinejad, alleati politici, si sono incontrati a Caracas, dove il padrone di casa ha lanciato un’invettiva contro Israele, da lui bollato come “braccio assassino degli Stati Uniti”. I due leader hanno firmato una dozzina di accordi di collaborazione che riguardano complessivamente 70 progetti, uno dei quali prevede un volo che colleghi direttamente Caracas con Teheran. Gli altri accordi riguardano i settori dell’elettricità, dell’agricoltura, dell’ambiente, della piscicoltura, dell’edilizia, dell’industria automobilistica e dell’acqua. Australia, guerra ai dromedari Il governo del Territorio del Nord, in Australia, ha dichiarato guerra a seimila dromedari assetati che tengono sotto assedio la remota comunità aborigena di Docker River, terrorizzando i residenti e distruggendo le condutture di acqua e fognature. Nei prossimi giorni saranno utilizzati alcuni elicotteri per spingere gli animali a quindici chilometri di distanza, dove saranno abbattuti e lasciati in decomposizione nel deserto. A ottant’anni diventa stalker Una donna trevigiana di 80 anni è stata ammonita dalla polizia dopo la denuncia di un vicino di casa quarantenne. L’anziana da tempo avrebbe infastidito l’uomo con appostamenti e telefonate a sfondo sessuale. Direttore Biagio Agnes Direttore Responsabile Giuseppe Blasi Coordinamento Mimmo Liguoro Marco Pellegrini Redazione Sonia Acerra, Valerio Arrichiello, Josè Astarita, Luciana Bartolini Francesco Maria Borrelli, Maria Emila Cobucci, Stella Colucci, Daniele De Somma, Chiara Del Gaudio, Claudia Esposito, Pierluigi Giordano Cardone, Francesco Antonio Grana, Germana Grasso, Giovanni Iannaccone, Santo Iannò, Francesco Padulano, Raffaele Pellegrino, Sabino Russo, Roberta Salzano, Orlando Savarese, Giovanni Sperandeo, Barbara Trotta, Veronica Valli, Cristiano Vella, Loredana Zarrella Le Firme Giulio Anselmi, Antonio Caprarica, Ferruccio De Bortoli, Tullio De Mauro, Aldo Falivena, Antonio Ghirelli, Gianni Letta, Arrigo Levi, Pierluigi Magnaschi, Renato Mannheimer, Ezio Mauro, Raffaele Nigro, Mario Pendinelli, Arrigo Petacco Vanni Ronsisvalle, Mario Trufelli, Walter Veltroni, Sergio Zavoli UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO Prof. Raimondo Pasquino Rettore dell'Università Prof. Annibale Elia Direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione Prof. Emilio D'Agostino Presidente del Comitato Direttivo della Scuola di Giornalismo Prof.ssa Maria Galante Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Autorizzazione del Tribunale di Salerno e del R.O.C. n.14756 del 26.01.2007 Arti Grafiche Boccia di Salerno telefono: 089 30 3311 Distribuzione alle edicole Agenzia Pasquale Pollio e C. SNC Via Terre delle Risaie, Salerno fax: 089 3061877 ‘
TERZA PAGINA Domenica 6 dicembre 2009 Nei secoli neppure l’arte è riuscita a risolvere il conflitto visibile-invisibile La Televisione è il Moloch ingannatore per eccellenza fra reality e talk show L’immagine figlia dell’illusione 3 ANNIBALE ELIA I primi sapienti della Grecia del VI secolo a.C. erano aristocratici e vivevano in una società priva di una religione autoritaria e di una casta sacerdotale potente. Talete, Anassimandro, Anassimene poterono cercare un principio originario (non religioso) al di là della mutevolezza del reale. Eraclito fu probabilmente il primo a segnalare in modo esplicito la cesura radicale tra il divenire incessante della realtà e l’esigenza di una ragione (il logos) che potesse unificarla. Con Parmenide quel divenire incessante e la molteplicità delle cose vengono relegati con nettezza nel mondo delle apparenze illusorie, in contrapposizione con la verità dell’essere, che solo il pensiero può cogliere. I sensi ingannano, l’occhio non vede nulla di reale, i suoni sono illusori: ciò che gli uomini credono di conoscere della realtà sono solo parole prive di verità, solo “incerta” opinione. A partire da Parmenide, Platone costruirà la sua teoria della conoscenza, che ha improntato ogni riflessione filosofica e teorica fino ai giorni nostri. In questa prospettiva le immagini che provengono dal mondo esterno sono da considerare un aspetto dell’illusorietà. Sono andato così lontano nel tempo per trovare le origini della cesura – e di ogni possibile tentativo di ricucitura - tra l’immagine come espressione dell’apparenza illusoria e l’essenza vera dell’essere. L’immagine è figlia dell’occhio e trascina nel suo mondo privo di certezza anche l’arte, inane mimesi di una realtà altrettanto illusoria. Nella storia della filosofia, solo il pensiero puro garantisce il raggiungimento della verità, che, per i sapienti greci – si badi bene - non era un mero esercizio dell’intelletto, ma la strada certa per salvare l’uomo dalla paura della morte, dall’orrore e dalla sofferenza del mondo reale. Una strada che, come ci ha dimostrato Giorgio Colli, partiva da una fusione di elementi dionisiaci e apollinei, che mai più la civiltà occidentale avrebbe raggiunto. In questa prospettiva, l’illusorietà dell’immagine, il suo carattere insieme attraente e ingannatore non è stato scalfito dall’irrompere sulla scena delle scienze sperimentali, le quali, tra il ‘600 e il ‘900, hanno invece consolidato molte di quelle incertezze. Né l’arte, pur avendo perduto i caratteri fondamentali della mimesi e del verosimile, ha smesso di trasmettere il conflitto mai sopito tra visibile e invisibile. Platone, a partire dalla medesima radice del verbo greco vedere (idein) usa due termini per creare il concetto di forma e quindi di idea (eidos) e quello di immagine (eidolon). Benché l’arte tenti di rappresentare l’idea del Bello, essa non vi riesce mai, perché intrisa di passione, mortalmente legata alla fallace sensazione (significato del termine greco aistesis) e incapace di attingere alla completa conoscenza. Nel nostro secolo, non c’è pittore realista o iperrealista al quale non si voglia o non si possa attribuire l’espressione di qualcosa in più della riproduzione verosimile di una realtà (apparente); e non c’è pittore “concreto” o astratto al quale non si voglia o non si possa attribuire l’espressione di qualcosa che andrebbe oltre il visibile della realtà (apparente). Mauro Carbone, nell’edizione italiana del saggio (del 1924) di Ernst Cassirer, “Eidos ed eidolon. Il problema del bello e dell’arte nei dialoghi di Platone” (Raffaello Cortina, 2009) ci ricorda, a questo proposito, che Francis Bacon, parlando del suo quadro “Getto d’acqua”, del 1988, con David Sylvester, dice “volevo che quelle cose fossero… potrei dire un’essenza di paesaggio e un’essenza d’acqua”. Braque, nel 1917, aveva già affermato che “i sensi deformano, la mente forma” e Klee, negli anni trenta, sostiene che “l’artista assai spesso giunge a una deformazione che si direbbe arbitraria di ciò che appare in natura”. Sembra che l’arte continui a poter essere salvata – dopo la sofferta condanna platonica - solo se è vista come un viaggio verso l’eidos, dunque, e non come mero Da sinistra in senso orario il filosofo greco Eraclito raffigurato in un quadro, una scena virtuale di un videogioco e uno dei primi televisori in commercio eidolon. Possiamo così affermare che si è fatta strada, fino ad oggi, una interpretazione filosofica, teorica e ideologica svalutativa dell’immagine, per cui, il suo recupero, nei secoli, è passato attraverso la possibilità del raggiungimento di altro. L’eidolon resta un oggetto dubbio, sospeso tra l’illusorio, il meramente sensoriale, il piacevole vuoto e, nel migliore dei casi, l’artificio necessario per giungere poi, finalmente, all’essenza vera. L’estetica ha dovuto fare i conti sempre con una ontologia. Succede qualcosa di radicalmente nuovo nel mondo dell’arte solo alla fine dell’ ’800, con il cinematografo dei fratelli Lumière che, con le verosimili immagini in movimento, rimettono l’apparenza al centro dell’attenzione. Nasce la civiltà delle immagini e dello spettacolo. Si creano così le premesse tecniche e tecnologiche per il successivo passo avanti del Moloch ingannatore per eccellenza: la Televisione, la quale pone un problema ancora più radicale dell’arte, del cinema e della radio. Essa è Alla fine dell’Ottocento con il cinema dei Lumière l’apparenza è al centro dell’attenzione intrisa di immagini in movimento, parole, suoni e, nonostante sia paragonabile ad un elettrodomestico, ha la caratteristica di essere una sorta di prolungamento della famiglia: entra quotidianamente in relazione con noi e le persone che vivono con noi. Inoltre, nel mentre conserva i tratti dell’apparenza e dell’immagine, tanto da essere una scatola domestica produttrice di immaginario, essa offre un pacchetto continuo e variegato di informazione, intrattenimento, testimonianza, fiction e narrativa “realistica”, fino ai più recenti programmi reality e agli show politici in diretta. Potremmo dire che la Televisione, da un certo punto di vista, rappresenta il culmine del paradosso della realtà illusoria, perché è un’apparenza di cui non viene mai né cercata, né messa in discussione l’essenza. La Televisione è. Sono stati scritti fiumi di parole sulla Televisione come mezzo di comunicazione di massa, da un po’ di tempo si fanno studi analitici sulla sua complessa realtà linguistica (si pensi agli studi di Simona Messina), se ne studiano tutti gli aspetti tecnici, tecnologici (il digitale terrestre è una ghiotta occasione), viene studiata in modo comparativo come oggetto mediale tra altri oggetti mediali (serialità, cinema, fumetto, web: si pensi al nostro Gino Frezza e al suo gruppo). Ma scarseggiano studi filosofici di natura ontologica (qual è l’essenza della TV?) e soprattutto mancano analisi profonde sulla sua natura estetica. Fino a quando Enzo Papetti, regista e sceneggiatore, docente di Strumenti e tecniche della produ- zione audiovisiva presso lo Iulm di Milano, ha scritto un libro, che sta per essere pubblicato dalla casa editrice dello Iulm, dal titolo “Per un’estetica della televisione”. Si tratta di 300 pagine fitte di filosofia, filosofia del linguaggio, semiotica, sociologia, estetica che aggrediscono in un modo mai tentato l’oggetto Televisione. L’assunto da cui parte Papetti è che “l’immaginario che in essa circola smette di accompagnare semplicemente la vita dell’uomo, non può più essere ricondotto ad una parallela dimensione “altra”, seppure influente come strumento di lettura e conoscenza del mondo, ma penetra nelle pieghe delle interrelazioni sociali, le modella nella misura in cui assume un contenuto di concretezza che prima non poteva assolvere; è in questo senso che si può parlare di un immaginario reale, di una sua funzione di verità”. La TV darebbe corpo all’immaginario creando l’esigenza di una dimensione diversa, indefinita, uno spazio in cui “tutto e il contrario di tutto può essere detto e fatto e si autogiustifica”. Per Papetti la Televisione spoglia l’arte dei suoi compiti storici e diviene “opera totale”. Da questo punto di vista essa merita la fondazione di un’estetica, per poter capire meglio “come funziona il nostro mondo”. L’immaginario televisivo è così reale, è così in se stesso essenza, che non ha bisogno di altre funzioni posticce: “la televisione non informa – come l’arte – e ciò che ci appare tale è solo un effetto secondario, l’utilizzo che ne fanno i centri di potere. La televisione, come l’arte, lavora senza giustificazioni: in essa tutto è decifrabile e riconoscibile senza che nulla comunichi alcunché”. Allora, se ritorniamo all’inizio della nostra riflessione, dobbiamo concludere che se fosse vero che il molteplice apparente con la Televisione è diventato essenza (vuota) e non più apparenza, per noi non c’è più salvezza se restiamo ancorati, in un qualche modo, all’opposizione platonica tra idea e immagine. Siamo chiamati, dopo Freud, a un nuovo sforzo di fondazione dell’esistenza.
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