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02 Vertebrati (parte 4) - Scienze della terra

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La bipedia ha introdotto anche alcuni cambiamenti al livello del cranio,<br />

in quanto adesso si trova alla sommità <strong>della</strong> colonna vertebrale,<br />

invece che anteriormente ad essa. I condili occipitali e il foramen<br />

magnum, l’apertura del cranio attraverso la quale la corda spinale<br />

esce dal cervello, sono posti sotto, invece che dietro il tetto cranico.<br />

Ciò rende possibile ad un paleoantropologo d’identificare un ominide<br />

bipede persino da un piccolo frammento del cranio nella regione<br />

del foramen magnum. Le testimonianze <strong>della</strong> bipedia comprendono<br />

i più antichi scheletri di ominidi datati 3,6-4,4 Ma fa e una pista di<br />

orme (Laetoli) su ceneri vulcaniche di 3,75 Ma. La<br />

bipedia, in ogni caso, comparve nella linea umana 7-<br />

5 Ma, quando questa si separò da quella delle scimmie<br />

antropomorfe africane. L’andatura eretta permette<br />

di scorgere eventuali aggressori nella savana ed<br />

avere le mani libere per trasportare oggetti e la prole.<br />

La seconda caratteristica umana, un cervello grande<br />

(da 400-500cm3 dei primi ominidi ai 1360cm 3 in media<br />

dei primi Homo i), si sviluppò più tardi portando<br />

un accorciamento delle file dei denti.<br />

Il primo esemplare di fossile umano è stato un cranio<br />

di un neanderthaliano trovato in Germania nel 1856<br />

nella Valle di Neander che divenne il tipo dell’«uomo delle caverne»<br />

dagli arti tozzi e grossi, naso sporgente, grosse arcate sopraccigliari<br />

e molto peloso. Uno scheletro umano più antico, trovato nel 1891<br />

a Giava, fu salutato come l’«anello mancante» dai sostenitori <strong>della</strong><br />

teoria “prima il cervello” e denominato Pithecantropus erectus (oggi<br />

Homo erectus i). Nel 1912 fu trovato da C. Dawson nel villaggio di<br />

Piltdown un cranio di proporzioni attuali, un cervello grande ma la<br />

mandibola era primitiva. Cranio ancora più antico fu trovato nel 1924<br />

in Sud Africa da Raymond Dart<br />

Australopithecus africanus, un cranio<br />

di un bambino con caratteri simili a<br />

quelli delle scimmie antropomorfe che<br />

fu accolto con grande scetticismo ed<br />

oggi considerato escluso da una vera<br />

discendenza umana. Oggi siamo anche<br />

sicuri che il cranio di Piltdown i<br />

era un falso!<br />

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