LE FORZE ARMATE NELLA RESISTENZA - Istituto storico della ...
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Ufficiali e soldati del Regio Esercito nella Resistenza imperiese<br />
Fanteria, CADUTO; Pietro Motosso, già allievo cannoniere in Marina.<br />
Dunque, riassumendo, militari decorati per attività partigiana, ci risultano:<br />
Due insigniti di medaglia d’oro.<br />
Diciassette insigniti di medaglia d’argento.<br />
Otto insigniti di medaglia di bronzo (questo dato, che non abbiamo avuto<br />
la possibilità di controllare, è molto parziale)<br />
Quattro insigniti di croce di guerra (questo dato, parziale come sopra).<br />
Ossia: trentuno partigiani decorati, di cui diciotto alla memoria (due suicidatisi<br />
per non cadere vivi in mano al nemico).<br />
Soldati semplici, decorati, caduti, o non, durante la Resistenza si fecero<br />
onore, per cui salirono nei gradi più alti degli organici e che qui ricordiamo:<br />
Fernando Bergonzo, classe 1924, fu nel Comando <strong>della</strong> IV Brigata già<br />
menzionata (da più di vent’anni è presidente dell’ANPI provinciale); Agostino<br />
Bramé, classe 1909, fu commissario <strong>della</strong> V Brigata già menzionata; Giuseppe<br />
Garibaldi, classe 1921, fu comandante <strong>della</strong> IV Brigata “D. Arnera”<br />
(Divisione “S. Bonfante”); Mario Gennari, classe 1922, fu comandante <strong>della</strong><br />
III Brigata “E. Bacigalupo”; Gino Gerini, classe 1920, fu vice commissario<br />
<strong>della</strong> II Divisione d’assalto Garibaldi “F. Cascione”; Lorenzo Musso, classe<br />
1913, già nelle Brigate Internazionali in Spagna, fu commissario del Comando<br />
I Zona Operativa Liguria; Giobatta Pastorelli, classe 1920, fu commissario<br />
di Battaglione (IV Brigata); Rinaldo Risso, classe 1909, sposato con due<br />
figli, già nei Balcani, fu vice commissario <strong>della</strong> II Divisione “F. Cascione”;<br />
Giacomo Sibilla, classe 1916, fu comandante <strong>della</strong> IV Brigata (colui che nella<br />
Banda di Felice Cascione portò dalla Russia l’aria di Katuscia, che Cascione<br />
stesso completò con le parole di “Fischia il vento”; Federico Sibilla,<br />
classe 1913, già combattente in Africa Orientale come carrista, fu commissario<br />
<strong>della</strong> I Brigata “S. Belgrano”. Per Vittorio Guglielmo, Libero Briganti e<br />
Domenico Simi, vedasi sopra.<br />
Specificatamente ricordiamo alcuni ufficiali medici che furono sanitari<br />
nelle formazioni partigiane <strong>della</strong> I Zona Operativa Liguria:<br />
Giacomo Gibelli, classe 1908, sottotenente medico, fu sanitario nella V<br />
Brigata; Giovanni Pigati, colonnello medico, a disposizione del CLN di Sanremo,<br />
raccoglitore di armi subito dopo l’8 settembre 1943; Eugenio Martini,<br />
responsabile <strong>della</strong> sanità per la I Zona Operativa Liguria, col nome di battaglia<br />
“Serpente”; Romualdo Castellano, ufficiale medico in Russia, ebbe una<br />
parte importante nella Resistenza Imperiese, curando i partigiani che in qualche<br />
modo venivano ricoverati negli ospedali; Enrico Lai, classe 1918, già<br />
nell’Organizzazione Otto, sanitario <strong>della</strong> IV Brigata; Guido La Medica, classe<br />
1912, già sottotenente medico nel 3° Reggimento Artiglieria, sanitario al<br />
Comando <strong>della</strong> Divisione “F. Cascione”; ricordiamo pure Alfonso Vallini,<br />
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