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sarcomi dei tessuti molli nell'adulto - Sistema Nazionale Linee Guida

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LG SARCOMI DEI TESSUTI MOLLI NELL’ADULTO<br />

Esistono inoltre lesioni borderline in cui è difficile stabilire il potenziale di malignità, così come<br />

esistono lesioni neoplastiche benigne e lesioni non neoplastiche che morfologicamente possono<br />

simulare caratteristiche di malignità pur seguendo un decorso clinico benigno (i<br />

cosiddetti pseudo<strong>sarcomi</strong>).<br />

L’incidenza è di difficile definizione in quanto l’inquadramento clinico ed istologico <strong>dei</strong> <strong>sarcomi</strong><br />

è ancora discretamente recente rispetto agli altri tipi di neoplasia.<br />

Il razionale della diagnostica di laboratorio<br />

Non vi sono esami ematologici indicativi di sarcoma <strong>dei</strong> <strong>tessuti</strong> <strong>molli</strong>.<br />

3.2 VALUTAZIONE INIZIALE<br />

28<br />

Un sarcoma delle parti <strong>molli</strong> degli arti o del tronco si manifesta come una tumefazione<br />

<strong>dei</strong> <strong>tessuti</strong> <strong>molli</strong>.<br />

Soggettivamente il paziente spesso non riferisce né dolore né sensazione di tensione<br />

perché la massa, pur crescendo anche molto, ha spazio ove infiltrarsi e disloca i nervi<br />

senza comprimerli. Nella maggior parte <strong>dei</strong> casi il paziente riferisce un aumento più o<br />

meno rapido delle dimensioni: spesso l’aumento avviene in pochi mesi, ma talvolta anche<br />

in anni; è anche possibile un aumento quasi improvviso della massa, correlabile al sanguinamento<br />

della neoplasia con la formazione di una parte emorragica interna, simile ad<br />

un ematoma. Talvolta il paziente riferisce un cambiamento della consistenza.<br />

All’esame obiettivo un sarcoma appare solitamente come una massa di consistenza duroelastica<br />

(a differenza della minore consistenza <strong>dei</strong> lipomi), poco mobile sui piani superficiali<br />

e/o su quelli profondi e, raramente, con fenomeni infiammatori perilesionali. Agli arti,<br />

quando la massa comprime i vasi venosi, è possibile che si verifichi un edema simil-flebitico.<br />

B<br />

Una tumefazione <strong>dei</strong> <strong>tessuti</strong> <strong>molli</strong> superficiale soprafasciale di diametro uguale<br />

o superiore a 5 cm, oppure una tumefazione profonda sottofasciale uguale<br />

o superiore a 3 cm, deve essere considerata sospetta di malignità (livello V).<br />

Dal punto di vista semeiotico, una formazione soprafasciale benigna è mobile sui piani<br />

sottostanti e viene compresa in una plica cutanea. Una formazione sottofasciale è meno<br />

mobile e pone per questo maggiori problemi di diagnosi differenziale.<br />

Molte patologie possono manifestarsi con una massa <strong>dei</strong> <strong>tessuti</strong> <strong>molli</strong>, ma nella maggior<br />

parte <strong>dei</strong> casi l’anamnesi e l’esame obiettivo permettono di identificare la patologia corretta<br />

non sarcomatosa (nell’allegato 2 si riportano le cause più frequenti di massa, con alcuni<br />

dati anamnestici ed obiettivi utili per la diagnosi differenziale).<br />

Se con l’anamnesi e l’esame obiettivo vi è il sospetto che una massa possa essere un<br />

sarcoma, il medico deve richiedere la radiografia del segmento osseo sottostante e l'ecografia<br />

della massa.

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