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sarcomi dei tessuti molli nell'adulto - Sistema Nazionale Linee Guida

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LG SARCOMI DEI TESSUTI MOLLI NELL’ADULTO<br />

Nel caso in cui il paziente venga operato in un centro non specialistico per una lesione non<br />

sospetta, è obbligatorio inviare sempre tutta la massa asportata chirurgicamente all’esame<br />

istologico, che deve essere eseguito secondo il protocollo. Nel caso in cui l'anatomopatologo<br />

del servizio non specialistico diagnosticasse una lesione maligna, il paziente<br />

deve essere invitato a recarsi presso un centro ad elevata specializzazione con i vetrini del<br />

pezzo prelevato e tutta la documentazione disponibile.<br />

3.3 STADIAZIONE<br />

30<br />

A<br />

<br />

Un paziente con patologia sarcomatosa trattato inizialmente in un servizio<br />

non specialistico, deve essere inviato ad un centro ad elevata specializzazione<br />

con tutta la documentazione disponibile (livello V).<br />

Stadiazione locale<br />

Lo studio con diagnostica per immagini <strong>dei</strong> <strong>sarcomi</strong> delle parti <strong>molli</strong> necessita di una precisa<br />

codificazione al fine di consentire da un lato la diagnosi più circostanziata possibile e<br />

dall’altro la riduzione di esami inutili o tempi di attesa troppo lunghi.<br />

È consigliabile l’esecuzione della stadiazione locale presso un centro ad elevata specializzazione.<br />

Essa permette di valutare l’estensione locale della patologia e le caratteristiche generali.<br />

Si ottiene innanzitutto mediante tomografia computerizzata.<br />

B<br />

I pazienti con lesione potenzialmente maligna agli esami di primo livello devono<br />

essere sottoposti a tomografia computerizzata senza e con mezzo di contrasto<br />

(livello VI).<br />

La seconda componente del processo di stadiazione locale è la risonanza magnetica<br />

nucleare, senza e con gadolinio, dell’intero segmento corporeo dove è situata la massa.<br />

✔<br />

• Percentuale di pazienti inviati al centro specialistico con diagnosi anatomopatologica<br />

di lesione maligna<br />

La tecnica minima proposta per l'esecuzione della risonanza magnetica nucleare<br />

è la seguente:<br />

- sequenze Spin Echo T1 senza e con m.d.c. su almeno due piani dello spazio, di<br />

cui uno trasverso<br />

- sequenza Spin Echo T2 sul piano trasverso con spessore di strato ed avanzamento<br />

identici alla T1 (se iconograficamente più utile si può condurre la sequenza<br />

sull’altro piano adottato in T1)<br />

- sequenza STIR a soppressione del grasso sul piano adottato in T1, diverso dalla<br />

trasversa, prima e dopo m.d.c.<br />

- spessore di strato variabile in base alle dimensioni della massa da mm 5 a 10<br />

con avanzamento di mm 0.5 a 1

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