I FILM I FILM - Lombardia Spettacolo
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PERCORSO<br />
RELAZIONE ADULTI/RAGAZZI<br />
COME IN UN<br />
GIOCO DI<br />
SPECCHI…<br />
La storia del cinema mondiale, dalle origini ai giorni nostri, si è occupata moltissime volte<br />
delle realtà giovanili. Ha fatto degli adolescenti “oggetti di studio”, “sensori” della realtà,<br />
“termometri di trasformazioni socio-culturali”. Li ha usati per costruire storie, ne ha tracciato<br />
mille fisionomie diverse, ne ha messo in scena amori,desideri, sogni, utopie, ma anche<br />
dolori, disagi, angosce, abusi, solitudini. Li ha narrati nelle loro relazioni interpersonali all’interno<br />
di gruppi di pari o nella loro comunicazione con l’universo degli adulti.<br />
E nel far ciò, il fenomeno cinematografico si è configurato a volte come riscrittura e reinterpretazione<br />
delle culture giovanili e dell’evoluzione delle generazioni, altre come “specchio”<br />
del vissuto e del fermento adolescenziale, altre ancora come strumento di denuncia<br />
di disagi e malesseri dei minori.<br />
Il circuito “Arrivano i Film”, da sempre, si è mostrato molto attento alla scelta di opere<br />
cinematografiche che consentissero di esplorare proprio le differenti modalità attraverso<br />
cui il cinema ha messo in scena l’universo dei minori in diversi periodi storici e in differenti<br />
contesti socio-culturali.<br />
I titoli proposti di anno in anno nel catalogo, oltre ad offrire spesso l’opportunità di indagare<br />
le varie forme di rappresentazione del mondo giovanile, hanno fornito spunti per interrogarsi<br />
su com’è mutato nel corso degli anni il modo di raccontare bambini e adolescenti,<br />
su com’è cambiato il mondo narrato sullo schermo e su quale corrispondenza si possa<br />
individuare fra rappresentazione virtuale e realtà.<br />
Quest’anno in particolare si è ritenuto opportuno suggerire un percorso denominato<br />
Relazione adulti/ragazzi perché ci pare che, in ambito educativo, la visione di un certo<br />
tipo di film possa diventare un interessante dispositivo pedagogico per stimolare riflessioni<br />
mediate sul proprio mondo interiore e su quelli fuori di sé. Possa offrire chiavi di lettura e<br />
comprensione interessanti dei cambiamenti e, a volte, dei disequilibri che caratterizzano<br />
quell’età di mezzo che è l’adolescenza. Possa attivare reti di discussione fra gli studenti e<br />
possa consentire loro di vivere lo schermo come una sorta di gioco di specchi dove l’incontro<br />
è scambio, è confronto. Dove leggere l’identità altrui aiuta a scoprirsi, ri-specchiarsi,<br />
ri-conoscersi, narrarsi.<br />
La fase adolescenziale, intesa come momento di passaggio e cambiamento, spinge infatti<br />
ogni soggetto a valutare sotto nuova luce gli scopi della sua esistenza, gli stili di comportamento,<br />
i modelli di riferimento per la propria azione. E la scuola di ciò dovrebbe tenerne<br />
assolutamente conto, non dovrebbe cioè mai perdere di vista il proprio ruolo educativo<br />
finalizzato allo sviluppo sereno e armonico della personalità degli alunni. Secondo De Pieri 1<br />
32 ARRIVANO I <strong>FILM</strong><br />
DI PATRIZIA CANOVA