Babel 008 - Parliamo di Videogiochi
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024<br />
La TV<br />
a cura <strong>di</strong> Vincenzo “Vitoiuvara” Aversa<br />
che Videogioca<br />
rive Me Crazy, quarto episo<strong>di</strong>o Ancora sconvolta, la donna si ricorda vertente, con il tizio che mostra la suf-<br />
della terza stagione <strong>di</strong> Groun- <strong>di</strong> come fosse stata messa in guar<strong>di</strong>a ficienza tipica <strong>di</strong> chi fa il suo mestiere.<br />
Dded<br />
for life (I Finnerty in Italia), dalla dolce suora <strong>di</strong> quartiere. “Quel Lui vende, il bambino vuole, il bam-<br />
è il primo esempio (<strong>di</strong> tre) che narra gioco è maledetto” l’aveva avvisata, bino compra. Tutto troppo facile, però,<br />
<strong>di</strong> come il videogiocatore venga eppure non le aveva dato ascolto. Per- credo sia arrivato anche il momento<br />
spesso considerato dalle folle. Solitaché i videogiochi sono prodotti per per questa industria <strong>di</strong> assumersi<br />
rio e irrequieto, si lascia coinvolgere a bambini pensava, come può Big Jim qualche responsabilità. Perché<br />
tal punto da acquisire patologie tipi- istigare alla violenza? I mattoncini mamme e suore - in senso metaforico<br />
che <strong>di</strong> un drogato. Quella che noi Lego non hanno mai ucciso nessuno, - romperanno anche i coglioni, ma La<br />
chiamiamo sindrome da un’ultima e perché dovrebbe farlo la PlayStation2? signora dei cavalli non è mai stata<br />
poi smetto, dall’esterno può apparire Errore questo in cui incappa più <strong>di</strong> un venduta a qualcuno sotto i <strong>di</strong>eci anni.<br />
come incapacità <strong>di</strong> staccarsi dal video- genitore. Colpa <strong>di</strong> un modo sbagliato -<br />
gioco. Esattamente come una droga, il o furbo se vogliamo - <strong>di</strong> vendere ma- 5 – ED ECCO LA DROGA<br />
passatempo preferito <strong>di</strong> figli e nipoti, teriale non adatto ai minori <strong>di</strong> 18 anni<br />
è capace <strong>di</strong> fuorviare le menti e <strong>di</strong> sulle pagine <strong>di</strong> Topolino.<br />
rendere inefficace qualsiasi possibilità<br />
<strong>di</strong> autocontrollo. Ed essendo una 3 – CI PENSO IO<br />
droga, il videogioco è sbagliato. Come<br />
la cocaina, più della nicotina, meno<br />
della Redbull. Tutte cazzate, io smetto<br />
quando voglio.<br />
1 – MAMMA TI GUARDA<br />
Piccola parentesi <strong>di</strong>vertente. Mentre<br />
mamma e pargoletti se la battono per<br />
un <strong>di</strong>vieto totale sui videogiochi, fa la<br />
comparsa un personaggio (il ragazzo<br />
della figlia più grande) che qualche<br />
sorriso, a chi vive <strong>di</strong> pane, cerchi e X,<br />
lo regala pure. Avete presente quello<br />
La parte che ci interessa dell’episo<strong>di</strong>o, che pensa <strong>di</strong> sapere tutto sui video-<br />
inizia quando la mamma <strong>di</strong> famiglia si giochi? Quello che gioca tutto e non<br />
siede a osservare cosa stanno combi- perde mai tempo per ricordare al<br />
nando i suoi due giovani figlioli da- mondo la sua superiorità in merito?<br />
vanti alla TV. Pad in mano, i due Ecco, probabilmente io e te gli somi-<br />
stanno devastando in un bagno <strong>di</strong> gliamo parecchio. Il giovanotto - che<br />
sangue qualche spensierata città della in Reaper regalerà qualche altra perla<br />
provincia statunitense. Tutto normale, sui videogiochi - conosce ad<strong>di</strong>rittura<br />
più o meno, ma la signora si inalbera, un cheat per giocare con tutti i perso-<br />
si sconvolge, si chiede come possa esnaggi nu<strong>di</strong>. Chi ha detto Tomb Raider?<br />
sere finito nella sua casa quel gioco<br />
che lei stessa ha pagato. Inevitabil- 4 – TUTTO È BENE…<br />
mente a quel punto corre ai ripari e<br />
proibisce al figliame <strong>di</strong> proseguire<br />
sulla via della per<strong>di</strong>zione. Immaginate<br />
una mamma <strong>di</strong> fronte a un Grand<br />
Theft Auto per pochi secon<strong>di</strong>, immaginatelo<br />
cioè spogliato del suo contesto.<br />
Meglio, immaginate Ninja Gaiden 2.<br />
2 – LA CHIESA TI DÀ UNA MANO<br />
Mai darsi per vinti quando la causa è<br />
quella giusta. Mamma gran<strong>di</strong> bocce -<br />
come mi piace chiamarla - raduna un<br />
comitato guerrigliero <strong>di</strong> mamme, e la<br />
dolce suorina, per affrontare <strong>di</strong> persona<br />
il ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> videogiochi. Lui sì<br />
colpevole <strong>di</strong> non aver vigilato sui propri<br />
figli. Il <strong>di</strong>alogo è <strong>di</strong>scretamente <strong>di</strong>-<br />
Dopo tante battaglie, eccoci al punto<br />
centrale <strong>di</strong> questo episo<strong>di</strong>o. Così, solo<br />
per capire meglio quello che combatte,<br />
signora proibizionismo si comincia<br />
a esibire con il videogioco della<br />
vergogna. E due minuti prima, due<br />
minuti dopo, si ritrova, suo malgrado,<br />
a <strong>di</strong>vertirsi con quel prodotto maledetto.<br />
Diventa una drogata ad<strong>di</strong>rittura,<br />
costretta a giocare <strong>di</strong> notte<br />
nascondendosi da tutta la famiglia. Ma<br />
si <strong>di</strong>verte, questo è il punto, e questo<br />
nonostante lei sappia benissimo <strong>di</strong><br />
non essere un serial killer nella vita.<br />
Non lontano dall’ufficio postale almeno.<br />
È un episo<strong>di</strong>o controverso questo<br />
Drive Me Crazy. Se da un lato è pieno<br />
<strong>di</strong> banalità e luoghi comuni, dall’altro<br />
infila chiavi <strong>di</strong> lettura non sempre<br />
scontate e forcaiole. Si parla <strong>di</strong> genitori<br />
assenti (o meglio impreparati), <strong>di</strong><br />
critica cieca (o meglio impreparata),<br />
<strong>di</strong> industria <strong>di</strong>sinteressata al problema<br />
e <strong>di</strong> un hobby che, <strong>di</strong>fetti permettendo,<br />
è avvincente come una droga<br />
vera e propria. Più della TV, meno del<br />
caffè. Si parla e non si giu<strong>di</strong>ca mai, e<br />
il non prendere una posizione, in questo<br />
casi, è già una presa <strong>di</strong> posizione.<br />
Drive me crazy<br />
Quando la TV droga i videogames! (Prima parte)