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Babel 008 - Parliamo di Videogiochi

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<strong>008</strong><br />

<strong>di</strong> Cristiano “Amano76” Ghigi<br />

guida benechiguidaultimo<br />

P<br />

er alcuni <strong>di</strong> noi, in possesso<br />

<strong>di</strong> una rara qualità<br />

chiamata<br />

“orgoglio”, affrontare<br />

un videogioco senza<br />

l’ausilio <strong>di</strong> niente e nessuno è un<br />

principio in<strong>di</strong>ssolubile.<br />

Se vi siete arresi al boss finale<br />

<strong>di</strong> Viewtiful Joe e ve lo siete fatti<br />

finire da un amico, non sto parlando<br />

<strong>di</strong> voi.<br />

Se avete giocato un Silent Hill e<br />

avete sbirciato una faq ogni volta<br />

che vi siete trovati in <strong>di</strong>fficoltà con<br />

gli enigmi, non sto parlando <strong>di</strong><br />

voi.<br />

Se avete giocato Assassin’s<br />

Creed con mappa e GPS, non sto<br />

parlando <strong>di</strong> voi.<br />

Ma.<br />

A tutto c’è un limite: misurare<br />

sè stessi contro giochi quasi proibitivi<br />

è encomiabile, ma sottoporsi<br />

volontariamente allo stress dei<br />

giochi <strong>di</strong> ruolo giapponesi senza<br />

una guida strategica? Quello è<br />

masochismo da manuale (perdonate<br />

il gioco <strong>di</strong> parole).<br />

Mettevi seduti perché vi sto per<br />

dare una rivelazione che sconvolgerà<br />

il tessuto della vostra realtà:<br />

c’è una <strong>di</strong>fferenza sostanziale tra i<br />

giochi <strong>di</strong> ruolo occidentali e quelli<br />

giapponesi.<br />

No, non sto parlando dell’abissale<br />

<strong>di</strong>vario <strong>di</strong> qualità tra character<br />

design, monster design e<br />

sceneggiatura a favore dei prodotti<br />

nipponici, ma della tra<strong>di</strong>zione<br />

che ha preceduto entrambi.<br />

Gli RPG americani derivano<br />

dalla cultura del gioco <strong>di</strong> ruolo da<br />

tavolo, appartengono ad un ambiente<br />

letterario che bazzica il genere<br />

fantasy da più <strong>di</strong> un secolo e<br />

fanno della libertà d’azione un requisito<br />

imprescin<strong>di</strong>bile. Gli RPG<br />

giapponesi invece derivano da<br />

una contaminazione della letteratura<br />

fantasy americana, e come<br />

per tutto ciò che è “occidentale” e<br />

“fico” i giapponesi hanno sviluppato<br />

un concetto customizzato <strong>di</strong><br />

fantasy e <strong>di</strong> gioco <strong>di</strong> ruolo.<br />

La prova più significativa per<br />

<strong>di</strong>mostrare il <strong>di</strong>vario concettuale<br />

che esiste tra i due è guardare i<br />

dati <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta dei più noti titoli<br />

offline. Qual’è quello occidentale?<br />

Elder Scrolls: quanto ha venduto<br />

in Giappone? Un cazzo. Qual’è<br />

quello nipponico? Dragon Quest<br />

VII (quattro milioni <strong>di</strong> copie ragazzi):<br />

quanto ha venduto quando<br />

è stato esportato? Un cazzo <strong>di</strong> un<br />

centimetro, cioè un cazzo <strong>di</strong><br />

niente.<br />

Cosa c’entra questo con le<br />

guide?<br />

Quando un occidentale pensa<br />

ad una guida strategica la associa<br />

ad una stampella, un evidente<br />

segno <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap: chi la usa è<br />

un deficiente, chi la usa pulisce i<br />

piatti al posto della ragazza, chi la<br />

usa vota Berlusconi. Quando un<br />

giapponese vede una guida strategica<br />

la associa ad un libretto <strong>di</strong><br />

istruzioni venduto separatamente:<br />

<strong>di</strong> fatto il mercato nipponico si è<br />

spinto in quella <strong>di</strong>rezione e comprare<br />

una guida è praticamente<br />

obbligatorio.<br />

Ora.<br />

Diciamo che io <strong>di</strong> cognome faccio<br />

Square. Diciamo che io possiedo<br />

una <strong>di</strong>tta chiamata Digicube<br />

che <strong>di</strong>stribuisce gadget legati ai<br />

miei videogiochi: pupazzetti, magliette,<br />

portachiavi, tamponi vaginali<br />

a forma <strong>di</strong> chocobo, eccetera.<br />

Siccome sono un genio, sviluppo<br />

un gioco dove le armi più<br />

potenti sono nascoste, i personaggi<br />

più fighi sono nascosti e i<br />

boss più coriacei, quelli che<br />

quando li sconfiggi ti senti un<br />

mito, sono nascosti pure quelli.<br />

Dato che sono a conoscenza del<br />

fatto che l’etica del giocatore <strong>di</strong><br />

ruolo me<strong>di</strong>o si basa sulla compensazione<br />

sessuale (“donna! ammira<br />

la mia turgida ammazzadraghi”),<br />

sul pure pwnage <strong>di</strong> avversari con<br />

più Hp <strong>di</strong> Rita Levi Montalcini, e<br />

sull’identificazione con coatti dai<br />

capelli bianchi che hanno perso la<br />

memoria, farò in modo <strong>di</strong> nascondere<br />

questi elementi nella maniera<br />

più contorta e assurda che<br />

mi viene in mente. Poi faccio <strong>di</strong>stribuire<br />

da Digicube una guida<br />

dove viene spiegato come scovarli<br />

e finalmente il giocatore è libero<br />

<strong>di</strong> gustarsi quello che ha pagato.<br />

La <strong>di</strong>fferenza è che mentre i miei<br />

vicini <strong>di</strong> casa Capcom, Konami e<br />

Tecmo quando vendono un videogioco<br />

intascano solo quei sol<strong>di</strong>, io<br />

guadagno sui giochi e in più sulle<br />

guide per risolverli, quin<strong>di</strong> la mia<br />

erba resta sempre la più verde.<br />

E’ evidente che entra anche in<br />

gioco una questione <strong>di</strong> pressione<br />

sociale. Seppure un utente occidentale<br />

fosse libero dal pregiu<strong>di</strong>zio<br />

sull’uso delle guide, gli “amici”<br />

del suo forum preferito non glielo<br />

perdonerebbero mai e lo tratterebbero<br />

come un’involuzione<br />

dell’uomo sapiens. Non parliamo<br />

poi <strong>di</strong> cosa significa non

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