Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio
Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio
Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto – Parte Seconda<br />
Lavori di ristrutturazione <strong>del</strong>la polifora e <strong>del</strong>la balaustra lapidea sul Canal Grande, messa in sicurezza <strong>del</strong> soffitto <strong>del</strong>la stanza<br />
<strong>del</strong> Direttore e risanamento intonaci al piano terra <strong>del</strong>l’immobile “Palazzo Erizzo” sito a Cannaregio 2139, 30121 Venezia<br />
(conglomerati come brecce a scheletro di pezzatura spigolosa e puddinghe sempre con pezzatura<br />
grossa ma a carattere arrotondato); di tipo metamorfica con processo di ricristallizzazione (marmi).<br />
I calcari, possiedono, di norma, durezza media (3 Mohs), peso specifico da 1,7 a 2,8 ton/m3;<br />
resistenza alla compressione da buona ad ottima, non sono gelivi. I calcari teneri non risultano<br />
suscettibili di lucidatura, hanno grana fine ed omogenea; potranno essere utilizzati sia per<br />
apparecchi portanti sia per elementi decorativi. I calcari compatti sono, normalmente, lucidabili,<br />
avranno struttura microcristallina e proprietà superiore a quelle di marmi.<br />
Pietra (termine commerciale)<br />
Roccia compatta e resistente, di natura ed origine varia da impiegarsi sia nelle costruzioni sia nelle<br />
decorazioni, di norma non lucidabile. Sotto questa categoria potranno essere classificate rocce di<br />
composizione mineralogica svariatissima non inseribili in alcuna classificazione, comunque<br />
riconducibili ad uno dei due gruppi seguenti:<br />
– rocce tenere e/o poco compatte, come varie rocce sedimentarie (calcareniti, arenarie a cemento<br />
calcareo ecc.), varie rocce piroclastiche (peperini, tufi ecc.);<br />
– rocce dure e/o compatte come le pietre a spacco naturali (quarziti, micascisti, gneiss lastroidi,<br />
ardesie ecc.) e talune vulcaniti (basalti, trachiti, leucititi ecc.).<br />
Le pietre naturali da impiegarsi nella muratura e per qualsiasi altro lavoro, dovranno essere a grana<br />
compatta, esenti da piani di sfaldamento, da screpolature, peli, venature, interclusioni di sostanze<br />
estranee; dovranno avere dimensioni adatte al particolare loro impiego, offrire una resistenza<br />
proporzionata all’entità <strong>del</strong>la sollecitazione cui devono essere soggette, ed avere una efficace<br />
adesività alle malte. Dovranno essere, in assoluto, scartate le pietre marnose e quelle alterabili<br />
all’azione degli agenti atmosferici e <strong>del</strong>l’acqua corrente.<br />
Le caratteristiche fisico-meccaniche <strong>del</strong>le pietre naturali da impiegare nella costruzione (in<br />
relazione sia alla natura <strong>del</strong>la roccia prescelta sia <strong>del</strong>l’impiego) dovranno corrispondere alle norme<br />
di cui al R.D. 16 novembre 1939, nn. 2229 e 2232, nonché alle norme UNI vigenti.<br />
Pietra da taglio<br />
Oltre a possedere i requisiti ed i caratteri generali sopra indicati, dovranno avere struttura uniforme,<br />
essere scevre da fenditure, cavità e litoclasi, sonore alla percussione, e di perfetta lavorabilità e/o<br />
lucidabilità. Le forme, le dimensioni ed i sistemi di lavorazione dei pezzi, se non diversamente<br />
specificato negli elaborati di progetto, verranno man mano indicati dalla D.L. Le lavorazioni da<br />
adottare per le pietre da taglio se non diversamente specificato saranno le seguenti:<br />
– a semplice sbozzatura;<br />
– a punta grossa; a punta mezzana; a punta fine;<br />
– a martellina grossa; a martellina fina;<br />
– a bocciarda grossa; a bocciarda media; a bocciarda fine;<br />
– a gradina media; a gradina fine;<br />
– a scalpellino medio; a scalpellino fine.<br />
Le facce <strong>del</strong>le pietre da taglio, anche se unicamente sbozzate, dovranno venir lavorate sotto regolo,<br />
così da non perdere mai sinuosità maggiori di 1 cm; le pietre lavorate a punta grossa non dovranno<br />
presentare sinuosità maggiori di 5 mm. Nei conci lavorati a punta mezzana ed a punta fina, i letti di<br />
posa dovranno essere ridotti a perfetto piano e le facce dovranno presentare spigoli ben vivi e ben<br />
rifilati così che le giunture celate non superino la larghezza di 8 mm e quelle in vista di 4 mm.<br />
Allorché sia comandata la lavorazione a martellina, le superfici lavorate dovranno essere a “pelle”<br />
piana e liscia, senza sinuosità e sporgenze alcuna e le attaccature non dovranno essere superiore ai 2<br />
mm.<br />
<strong>Agenzia</strong> <strong>del</strong> <strong>Demanio</strong> – Direzione Affari Generali – via Barberini, 38, 00187 Roma<br />
13