Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio
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<strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto – Parte Seconda<br />
Lavori di ristrutturazione <strong>del</strong>la polifora e <strong>del</strong>la balaustra lapidea sul Canal Grande, messa in sicurezza <strong>del</strong> soffitto <strong>del</strong>la stanza<br />
<strong>del</strong> Direttore e risanamento intonaci al piano terra <strong>del</strong>l’immobile “Palazzo Erizzo” sito a Cannaregio 2139, 30121 Venezia<br />
– lastra a spacco ovvero lastra con facce nello stato di finitura che si presenterà dopo l’operazione<br />
di spacco;<br />
– lastrame ovvero lastre con facce a piano naturale di cava<br />
A riguardo <strong>del</strong>la conformazione planimetrica <strong>del</strong>le facce le lastre potranno distinguersi in:<br />
– lastre da telaio ovvero con bordi laterali irregolari aventi conformazione planimetrica<br />
assimilabile ad un rettangolo;<br />
– lastre informi ovvero con contorno irregolare, con facce indifferentemente lavorate.<br />
g) lastra rifilata: (definita anche marmetta) elemento lastriforme tagliato nella conformazione e nelle<br />
misure richieste per la posa in opera; a richiesta potrà essere calibrata (lavorata meccanicamente per<br />
mantenere lo spessore entro le tolleranze dichiarate). Le suddette lastre potranno essere a misura<br />
fissa, a misura fissa di serie, a misura fissa a casellario o a correre (cioè di larghezza fissata e<br />
lunghezza non definita, variabile entro limiti stabiliti);<br />
h) massello: elemento semilavorato non lastriforme di conformazione parallelepipeda. Il massello si<br />
potrà distinguere in: massello a spacco (avente cioè le facce ricavate con spacco cava); massello<br />
rifilato (con le facce ricavate con lavorazione meccanica); massello a correre (avente larghezza e<br />
spessore fissate e lunghezza non definita variabile entro limiti stabiliti.<br />
i) Cubetto: elemento semilavorato di forma pressoché cubica ottenuto, per spaccatura meccanica il<br />
cui spigolo è variabile a seconda <strong>del</strong> tipo classificato. Tali materiali verranno distinti, a seconda<br />
<strong>del</strong>la lunghezza in centimetri di detto spigolo nei seguenti assortimenti: 4/6, 6/8, 8/10, 10/12, 12/14<br />
e 14/18; la tolleranza dovrà essere non superiore a 1 cm. i vari spigoli <strong>del</strong> cubetto non dovranno<br />
essere necessariamente uguali e le facce spaccate non saranno necessariamente ortogonali tra loro.<br />
La superficie <strong>del</strong> cubetto dovrà essere a piano naturale di cava e non dovrà presentare eccessive<br />
ruvidità. Le quattro facce laterali saranno ricavate a spacco e non segate, si presenteranno, pertanto,<br />
con superficie più ruvida ed in leggera sottosquadro. I cubetti devono essere costituiti da porfidi,<br />
graniti basalti o da altre rocce particolarmente dure e tenaci, preferibilmente a grana non troppo<br />
fine. Ogni assortimento dovrà comprendere cubetti di varie dimensioni entro i limiti che definiscono<br />
l’assortimento stesso con la tolleranza prevista. I cubetti dovranno rispondere alle norme prescritte<br />
dalla Circolare Ministeriale LL.PP. 13 gennaio 1955, n. 98.<br />
Per gli altri termini specifici dovuti alle lavorazioni, finiture ecc., si rimanda alla norma UNI 9379 e<br />
UNI 10330.<br />
I prodotti sopra descritti dovranno rispondere alle prescrizioni <strong>del</strong> progetto (dimensioni, tolleranze,<br />
aspetto ecc.) ed a quanto prescritto nell’articolo 9 “pietre naturali o ricostruite” <strong>del</strong> presente capo. In<br />
mancanza di tolleranze su disegni di progetto si intenderà che le lastre grezze conterranno la<br />
dimensione nominale; le lastre finite, marmette ecc. avranno tolleranza 1 mm sulla larghezza e<br />
lunghezza e 2 mm sullo spessore (per prodotti da incollare le tolleranze predette saranno ridotte).<br />
Le lastre ed i quadrelli di marmo o di altre pietre dovranno, qualora non diversamente specificato,<br />
rispondere al RD <strong>del</strong> 16 novembre 1939, nn. 2234 e 2232 e alle norme CNR-UNI vigenti.<br />
Le forniture dovranno essere fatte su pallets ed i prodotti, dovranno essere opportunamente legati ed<br />
eventualmente protetti dall’azione di sostanze estranee. Il foglio informativo indicherà almeno le<br />
caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per la movimentazione, sicurezza e posa.<br />
Art. 6.2 Graniglia per seminati alla veneziana<br />
La graniglia di marmo o di altre pietre idonee dovrà corrispondere, per tipo e granulosità, ai<br />
campioni di pavimento prescelti e risultare perfettamente scevra di impurità. Il grado di durezza<br />
<strong>del</strong>le graniglie dovrà essere tale da corrispondere alle prove d’usura per attrito rasente e per getto di<br />
sabbia, in conformità a quanto disposto nel RD <strong>del</strong> 16 novembre 1939, nn. 2232 e 2234 e alle<br />
norme UNI vigenti.<br />
<strong>Agenzia</strong> <strong>del</strong> <strong>Demanio</strong> – Direzione Affari Generali – via Barberini, 38, 00187 Roma<br />
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