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Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio

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<strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto – Parte Seconda<br />

Lavori di ristrutturazione <strong>del</strong>la polifora e <strong>del</strong>la balaustra lapidea sul Canal Grande, messa in sicurezza <strong>del</strong> soffitto <strong>del</strong>la stanza<br />

<strong>del</strong> Direttore e risanamento intonaci al piano terra <strong>del</strong>l’immobile “Palazzo Erizzo” sito a Cannaregio 2139, 30121 Venezia<br />

granuli puri <strong>del</strong> diametro di circa 0,10-0,30 mm per un 25%, di 0,50-1,00 mm per un 30% e di 1,00-<br />

2,00 mm per il restante 45%.<br />

In ogni caso si ricorrerà ad un impasto d’adeguata tissotropicità o fluidità in relazione alla<br />

dimensione e caratteristiche degli elementi da far riaderire. Durante la fase di indurimento<br />

<strong>del</strong>l’adesivo sarà necessario predisporre dei dispositivi di presidio temporaneo costituiti, a seconda<br />

<strong>del</strong>le dimensioni <strong>del</strong> frammento, da carta giapponese, nastro di carta, morsetti di legno ecc. facendo<br />

attenzione a non danneggiare in alcun modo il manufatto.<br />

Al fine di coprire gli eventuali ponti di resina epossidica, stesi per il consolidamento, si potrà<br />

utilizzare un betoncino elastico <strong>del</strong> colore simile al supporto originario, ottenuto dall’impasto fra<br />

polvere <strong>del</strong>la stessa pietra e da un legante copolimero vinildene fluoro-esafluoropropene al 10% in<br />

acetone. La preparazione <strong>del</strong>l’impasto, se non diversamente specificato dagli elaborati di progetto,<br />

avverrà amalgamando una <strong>parte</strong> in peso di prodotto con 0,75 parti d’inerte <strong>del</strong>la stessa<br />

granulometria e colore <strong>del</strong>l’originale (in alternativa si potrà utilizzare sabbia silicea con<br />

granulometria tra 0,10-1,5 mm e aiutare il colore con pigmenti in polvere) mescolando bene fino ad<br />

ottenere una consistenza simile ad una malta. Sarà consigliabile non preparare grandi quantità di<br />

stucco al fine di evitare la presa prima <strong>del</strong>la completa messa in opera. Il prodotto sarà<br />

completamente reversibile tramite acetone.<br />

Consolidamento <strong>del</strong>lo strato corticale mediante impregnazione con consolidanti organici<br />

La procedura di impregnazione può essere eseguita su manufatti in pietra, intonaco, laterizio e legno<br />

allorché si renda necessario garantire il consolidamento non solo corticale ma anche in profondità.<br />

Questa procedura si basa sul principio fisico <strong>del</strong>la capillarità, ovverosia la capacità dei fluidi in<br />

genere (i liquidi in particolare), di riuscire a penetrare naturalmente per adesione dentro lo spazio tra<br />

due superfici molto vicine di una cavità. Grazie all’impiego di sostanze organiche, che penetreranno<br />

all’interno <strong>del</strong> manufatto, si potranno ristabilire o migliorare sia le proprietà fisiche (riduzione <strong>del</strong>la<br />

porosità e aumento <strong>del</strong>la coesione) sia meccaniche (incremento <strong>del</strong>la resistenza a compressione) dei<br />

materiali trattati. Il consolidante entrerà all’interno <strong>del</strong> manufatto, in una prima fase, per capillarità<br />

e solo in un secondo tempo si distribuirà per diffusione; al fine di permettere questa seconda fase<br />

(sovente sviluppata molto lentamente) è opportuno che il prodotto scelto non polimerizzi troppo<br />

velocemente così da poter riuscire a diffondersi in maniera uniforme nel manufatto. I parametri da<br />

valutare prima di iniziare la procedura sono:<br />

– viscosità <strong>del</strong> fluido consolidante;<br />

– diametro dei pori e dei capillari e loro distribuzione all’interno <strong>del</strong>l’elemento da trattare;<br />

– bagnabilità <strong>del</strong> materiale.<br />

La procedura d’intervento varierà in ragione al consolidante indicato dagli elaborati di progetto<br />

(silicato di etile, resine acriliche in dispersione o in soluzione, resine acril siliconiche ecc.) in ogni<br />

caso saranno necessarie alcune operazioni preliminari comuni a tutti i trattamenti. Prima di iniziare<br />

il trattamento sarà opportuno eseguire <strong>del</strong>le campionature al fine di valutare la quantità di<br />

consolidante (percentuale di diluizione e scelta <strong>del</strong> solvente) la riuscita <strong>del</strong>la procedura e la reale<br />

penetrazione di impregnazione; inoltre dovranno essere predisposte opportune protezioni sulle<br />

superfici limitrofe a quelle da consolidare in modo da evitare che queste vengano a contatto con il<br />

prodotto consolidante. La quantità di prodotto da applicare per metro quadrato di superficie sarà in<br />

stretta dipendenza dai seguenti parametri <strong>del</strong> supporto: natura e capacità assorbente, grado di<br />

porosità, profondità di imbibizione se trattasi di pietre, grado di decoesione causata da patologie.<br />

Qualsiasi trattamento consolidante prescelto dovrà essere applicato su superficie perfettamente<br />

asciutta, pulita e sgrassata (in modo da evitare che depositi superficiali impediscano la<br />

penetrazione) così come, in presenza di scaglie in fase di distacco o superfici particolarmente<br />

decoese, sarà indispensabile effettuare un preconsolidamento al fine di evitare che l’eventuale<br />

passaggio ripetuto <strong>del</strong> pennello possa rimuovere tali frammenti.<br />

<strong>Agenzia</strong> <strong>del</strong> <strong>Demanio</strong> – Direzione Affari Generali – via Barberini, 38, 00187 Roma<br />

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