Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio
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<strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto – Parte Seconda<br />
Lavori di ristrutturazione <strong>del</strong>la polifora e <strong>del</strong>la balaustra lapidea sul Canal Grande, messa in sicurezza <strong>del</strong> soffitto <strong>del</strong>la stanza<br />
<strong>del</strong> Direttore e risanamento intonaci al piano terra <strong>del</strong>l’immobile “Palazzo Erizzo” sito a Cannaregio 2139, 30121 Venezia<br />
non eserciterà, tuttavia, la stessa azione cementante avvenuto durante il lento processo di<br />
carbonatazione <strong>del</strong>la calce pertanto, la similitudine tra processo naturale e la procedura di<br />
consolidamento si limiterà ad essere un’affinità chimica.<br />
Questo tipo di trattamento potrà presentare l’inconveniente di lasciare depositi biancastri di<br />
carbonato di calce sulla superficie dei manufatti trattati, che, se non diversamente specificato negli<br />
elaborati di progetto (ovvero se previsto un successivo trattamento protettivo con prodotti a base di<br />
calce ad es., scialbatura), dovranno essere rimossi. In linea di massima, il consolidamento a base<br />
d’Idrossido di Calcio potrà essere applicato su intonaci debolmente degradati, situati in luoghi<br />
chiusi o sottoposti a limitate sollecitazioni termiche e, in ogni modo, al riparo da acque ruscellanti e<br />
cicli di gelo/disgelo.<br />
I criteri di accettazione dovranno essere quelli enunciati nell’ultimo capoverso <strong>del</strong>l’articolo 16<br />
(“Materiali impregnati – generalità”) <strong>del</strong> presente capo inoltre, la fornitura dovrà essere<br />
accompagnata da apposito foglio informativo che segnali il nome <strong>del</strong> fornitore e la rispondenza alle<br />
caratteristiche richieste.<br />
Idrossido di bario (barite)<br />
L’idrossido di Bario potrà essere utilizzato su pietre calcaree chiare e per gli interventi indirizzati a<br />
porzioni di intonaco dipinte a buon fresco di dimensioni ridotte quando vi sia l’esigenza di<br />
neutralizzare prodotti gessosi di alterazione. I vantaggi di questo prodotto sono sostanzialmente<br />
relativi al legante minerale, che verrà introdotto nel materiale e nella desolfatazione che converte il<br />
CaSO4 (altamente solubile) in BaSO4 (insolubile)11.<br />
La porosità <strong>del</strong> materiale potrà essere ridotta solo parzialmente con il vantaggio nei riguardi dei<br />
meccanismi di alterazione legati all’assorbimento di acqua, ma non darà vita ad uno strato esterno<br />
impermeabile al vapore acqueo. Una controindicazione all’impiego di questo trattamento sarà<br />
rappresentata dal pericolo di sbiancamenti <strong>del</strong>le pietre o dei materiali scuri e nella formazione di<br />
patine biancastre superficiali, dovute alla precipitazione <strong>del</strong> Carbonato di Bario12# causata<br />
dall’eventuale apporto diretto d’anidride carbonica. Questo “inconveniente” potrà essere facilmente<br />
evitato eliminando l’eccesso di Idrossido di Bario dalla superficie esterna <strong>del</strong>l’oggetto prima che<br />
precipiti il Carbonato di Bario. Sarà sconsigliato l’uso su materiali ricchi, oltre che di gesso, di altri<br />
sali solubili in modo da evitare possibili di combinazioni che potrebbero produrre azioni degradanti.<br />
Il trattamento con Idrossido di Bario viene spesso effettuato attraverso l’applicazione di soluzioni al<br />
5-6% di sale in acqua demineralizzata supportate in forma di impacco in polpa di cellulosa per<br />
tempi variabili da caso a caso (dalle dodici alle quarantotto ore a seconda <strong>del</strong>la permeabilità <strong>del</strong><br />
substrato). L’elevata alcalinità ne impedisce l’applicazione in corrispondenza di pigmenti a base di<br />
rame, di lacche, e di leganti organici, materiali altamente sensibili a variazioni di pH.<br />
I criteri di accettazione saranno quelli enunciati nell’ultimo capoverso <strong>del</strong>l’articolo 16 (“Materiali<br />
impregnati – generalità”) <strong>del</strong> presente capo inoltre, la fornitura dovrà essere accompagnata da<br />
apposito foglio informativo che segnali il nome <strong>del</strong> fornitore e la rispondenza alle caratteristiche<br />
richieste.<br />
Art. 11.2 Impregnanti per la protezione e l’impermeabilizzazione<br />
I prodotti utilizzabili per i trattamenti di protezione, di norma, dovranno possedere le seguenti<br />
caratteristiche comprovate da prove ed analisi da eseguirsi in situ o in laboratorio:<br />
– basso peso molecolare ed un elevato potere di penetrazione;<br />
– buona resistenza all’attacco fisico-chimico degli agenti atmosferici;<br />
– buona resistenza chimica in ambiente alcalino;<br />
– assenza di effetti collaterali e <strong>del</strong>la formazione di sottoprodotti di reazione dannosi (produzione<br />
di sali);<br />
<strong>Agenzia</strong> <strong>del</strong> <strong>Demanio</strong> – Direzione Affari Generali – via Barberini, 38, 00187 Roma<br />
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