Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio
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<strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto – Parte Seconda<br />
Lavori di ristrutturazione <strong>del</strong>la polifora e <strong>del</strong>la balaustra lapidea sul Canal Grande, messa in sicurezza <strong>del</strong> soffitto <strong>del</strong>la stanza<br />
<strong>del</strong> Direttore e risanamento intonaci al piano terra <strong>del</strong>l’immobile “Palazzo Erizzo” sito a Cannaregio 2139, 30121 Venezia<br />
impulsi elettromagnetici all’interno <strong>del</strong> manufatto ovvero <strong>del</strong> terreno. In presenza di superfici di<br />
discontinuità una prima quota di energia verrà riflessa e raccolta dalla sezione ricevente<br />
<strong>del</strong>l’antenna contemporaneamente, la porzione rimanente entrerà più a fondo per essere<br />
“specchiata” da un piano sottostante. Simultaneamente ai movimenti-rivelatori <strong>del</strong>l’antenna il<br />
registratore magnetico registrerà il segnale che verrà riprodotto da quello grafico il quale darà vita<br />
ad una sezione continua spazio-tempo, nella quale saranno osservabili le “impronte” <strong>del</strong>le diverse<br />
riflessioni o, in ogni caso, <strong>del</strong>le anomalie <strong>del</strong>le risposte. Ogni singola sezione riporterà sull’asse<br />
<strong>del</strong>le ascisse i valori <strong>del</strong>la lunghezza mentre su quello <strong>del</strong>le ordinate la profondità; le intensità di<br />
riflessioni saranno ben riconoscibili con scale di colore o con differenti tonalità di grigio. Ove<br />
richiesto dalle prescrizioni di progetto sarà cura <strong>del</strong>l’appaltatore rielaborare le informazioni<br />
acquisiste con idonee ricostruzioni 3D.<br />
Le antenne che l’appaltatore dovrà, necessariamente, utilizzare dovranno essere diverse in rapporto<br />
alla profondità d’analisi e al tipo di obiettivo richiesto dalle prescrizioni di progetto; le frequenze<br />
andranno da 100 a 1500 MHz (per indagini di tipo archeologico se non diversamente specificato si<br />
utilizzeranno antenne con frequenza compresa tra i 100 e i 400 MHz con profondità di indagine<br />
variabile da pochi metri a qualche decina di metri; per rilievi su manufatti architettonici le<br />
frequenze di esercizio saranno comprese tra i 500 e i 1500 MHz con profondità non superiori, di<br />
norma, a 1,5 m) tenendo presente, però, che più bassa sarà la frequenza più aumenterà il grado di<br />
penetrazione <strong>del</strong> segnale, ma, contemporaneamente, diminuirà in proporzione, il grado di<br />
definizione e la sensibilità di rilevazione.<br />
Applicazione<br />
La procedura esecutiva <strong>del</strong> rilievo radar consterà nell’esecuzione di una sequenza di sezioni<br />
radarstratigrafiche da spostare lungo percorsi di rilievo prestabiliti dagli elaborati di progetto al fine<br />
di produrre profili <strong>del</strong>le superfici indagate. L’antenna ricetrasmittente dovrà scorrere su un’area<br />
sufficientemente piana e liscia seguendo movimenti continui e abbastanza lenti. I fattori principali<br />
che l’appaltatore dovrà valutare per operare una rilevazione georadar sono: spessore <strong>del</strong> mezzo da<br />
indagare, la dimensione <strong>del</strong>l’obiettivo da ricercare e relative caratteristiche elettromagnetiche.<br />
All’appaltatore potrà essere fatta richiesta di utilizzare l’indagine georadar nei seguenti campi:<br />
– archeologia con l’individuazione di siti archeologici sepolti (in concomitanza di altri tipi di<br />
indagini quali l’interpretazione aereofotogrammetrica) e il rilievo di preesistenze inaccessibili;<br />
– ambiente al fine di accertare la presenza di cavità, camminamenti, localizzazione di ordigni<br />
bellici inesplosi, presenza di elementi che potrebbero essere di intralcio a procedure di interramento<br />
cavi;<br />
– architettura/restauro al fine di accertare nelle sezioni verticali la presenza di cavedi, canne<br />
fumarie, impianti sotto traccia, stratigrafia e classificazione <strong>del</strong>le murature con identificazione <strong>del</strong>le<br />
superfici di separazione dei differenti materiali, rilievo di elementi di continuità quali fessurazioni,<br />
fratture e lesioni, l’eventuale presenza di zone umide, nonché per il controllo <strong>del</strong>l’ancoraggio di<br />
lastre di rivestimento ovvero rinforzi di natura metallica come tiranti, catene o capochiavi. In fase di<br />
controllo-collaudo potrà essere prescritta per visualizzare i percorsi preferenziali <strong>del</strong> materiale<br />
iniettato come consolidante. Nelle strutture orizzontali, invece, potrà essere richiesta al fine di<br />
determinare locali interrati, antiche fondazioni, stratigrafie di pavimenti e di solai con<br />
l’individuazione <strong>del</strong>le strutture primarie e secondarie, inoltre, nelle strutture voltate potrà, essere<br />
richiesta per stimare lo spessore <strong>del</strong><br />
riempimento e <strong>del</strong>la struttura portante.<br />
Specifiche<br />
Questo tipo di indagine dovrà essere, preferibilmente, utilizzata come completamento di indagini<br />
storiche ed archivistiche dalle quali sarà possibile, sia ricavare informazioni per indirizzare la<br />
scansione nonché minimizzare eventuali operazioni di scavo, sia trarre giustificazioni di quanto<br />
rilevato dal georadar. Qualsiasi sia la natura <strong>del</strong>lo strumento l’appaltatore dovrà rispettare le<br />
istruzioni d’uso fornite dal produttore. Al termine <strong>del</strong>l’indagine, sarà cura <strong>del</strong>l’appaltatore restituire<br />
<strong>Agenzia</strong> <strong>del</strong> <strong>Demanio</strong> – Direzione Affari Generali – via Barberini, 38, 00187 Roma<br />
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