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Capitolato speciale - II parte - Agenzia del Demanio

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<strong>Capitolato</strong> Speciale d’Appalto – Parte Seconda<br />

Lavori di ristrutturazione <strong>del</strong>la polifora e <strong>del</strong>la balaustra lapidea sul Canal Grande, messa in sicurezza <strong>del</strong> soffitto <strong>del</strong>la stanza<br />

<strong>del</strong> Direttore e risanamento intonaci al piano terra <strong>del</strong>l’immobile “Palazzo Erizzo” sito a Cannaregio 2139, 30121 Venezia<br />

ridurre al minimo l’effetto di bagnato (per maggiori dettagli sulle tecniche d’applicazione si<br />

rimanda a quanto esplicato all’articolo sul consolidamento per impregnazione).<br />

Il trattamento protettivo da eseguire su superfici minerali assorbenti verticali dovrà, se non<br />

diversamente specificato dalla D.L., essere eseguito su supporti perfettamente puliti, asciutti, privi<br />

d’umidità, esenti da sali solubili, alghe, funghi ed altri biodeteriogeni. Le eventuali soluzioni di<br />

continuità (ovvero fessure superiori di 0,3 mm) dovranno essere adeguatamente stuccate (si veda gli<br />

articoli specifici), inoltre il trattamento dovrà essere eseguito a temperature non eccessivamente<br />

alte, intorno ai 20°C (possibilmente su apparecchi murari non esposti ai raggi solari) al fine di<br />

evitare una brusca evaporazione dei solventi utilizzati.<br />

I prodotti utilizzabili, di norma, dovranno possedere un basso peso molecolare ed un elevato potere<br />

di penetrazione; buona resistenza all’attacco fisico-chimico degli agenti atmosferici; buona<br />

resistenza chimica in ambiente alcalino; assenza d’effetti collaterali e la formazione di sottoprodotti<br />

di reazione dannosi (produzione di sali); perfetta trasparenza ed inalterabilità dei colori;<br />

traspirazione tale da non ridurre, nel materiale trattato, la preesistente permeabilità ai vapori oltre il<br />

valore limite <strong>del</strong> 10%; atossicità.<br />

Sarà sempre opportuno, a trattamento avvenuto, provvedere ad un controllo (cadenzato nel tempo)<br />

mirato a controllare la riuscita <strong>del</strong>l’intervento così da verificarne l’effettiva efficacia.<br />

La pluralità <strong>del</strong> potere idrorepellente sarà direttamente proporzionale alla profondità di penetrazione<br />

all’interno dei materiali. Penetrazione e diffusione <strong>del</strong> fluido dipenderanno, quindi, dalla porosità<br />

<strong>del</strong> materiale, dalle dimensioni e dalla struttura molecolare <strong>del</strong>la sostanza impregnante in relazione<br />

al corpo poroso (pesanti macromolecole ricche di legami incrociati non attraverseranno corpi molto<br />

compatti e si depositeranno in superficie), <strong>del</strong>l’alcalinità <strong>del</strong> corpo poroso, dalla velocità e catalisi<br />

<strong>del</strong>la reazione di condensazione (prodotti fortemente catalizzati possono reagire in superficie senza<br />

penetrare nel supporto).<br />

I protettivi più efficaci per materiali lapidei (naturali ed artificiali tipo intonaci e cotti)<br />

ap<strong>parte</strong>rranno fondamentalmente alla classe dei composti organici e dei composti a base di silicio la<br />

scelta dovrà, necessariamente, essere operata in relazione alle problematiche riscontrate così come<br />

la quantità ottimale di protettivo sarà determinabile in via sperimentale su superfici campione,<br />

orientativamente su intonaco di calce nuovo asciutto saranno sufficienti 100-140 g/m2 di soluzione<br />

protettiva.<br />

Nel caso di manufatti lapidei ovvero intonaci a calce di particolare valore storico-artistico dovranno,<br />

necessariamente essere seguite scrupolosamente le raccomandazioni NorMaL vigenti.<br />

Specifiche sui materiali: si rimanda al capo <strong>II</strong>I <strong>del</strong> presente capitolato.<br />

Tinteggiature e verniciature - generalità<br />

Grado di finitura<br />

Le superfici ultimate dovranno risultare a coloritura perfettamente omogenea e con un grado di<br />

finitura corrispondente alle caratteristiche tecnologiche dei materiali impiegati ed a quanto<br />

prescritto nel presente <strong>Capitolato</strong> per l’esecuzione <strong>del</strong>le diverse categorie.<br />

Campionatura<br />

L’Appaltatore ha l’obbligo di eseguire i campioni così come prescriverà la D.L., cui sono<br />

demandate anche la scelta dei colori e le modalità di esecuzione, nonché ripeterli con le varianti<br />

richieste fino ad ottenere l’approvazione <strong>del</strong>l’Appaltante prima di iniziare le opere. Tale<br />

approvazione non riduce ne elimina le responsabilità <strong>del</strong>l’Appaltatore, circa l’esecuzione e la<br />

perfetta riuscita <strong>del</strong>le opere da pittore.<br />

<strong>Agenzia</strong> <strong>del</strong> <strong>Demanio</strong> – Direzione Affari Generali – via Barberini, 38, 00187 Roma<br />

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