La Maledizione di San Siro, 1999 - Liutprand
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e folletti) erano i testi che più l’appassionavano, e il<br />
giovane si applicava con grande passione alla<br />
decifrazione dei manoscritti lasciati da Bernar<strong>di</strong>no,<br />
custo<strong>di</strong>ti nel baule sotto il letto, nella stanza presso la<br />
torre.<br />
Fra i due nacque e crebbe una complicità che per tutti<br />
gli altri appariva incomprensibile e le nottate <strong>di</strong> evocazione<br />
si ripeterono, in maniera sempre più regolare. In<br />
quelle notti, il freddo e gli ululati attanagliavano nell’angoscia<br />
il cuore stesso della città. <strong>La</strong> luna splendeva sopra i<br />
tetti e sembrava irridere dall’alto e dal profondo del mistero,<br />
dagli abissi della sua femminilità, la stupida ignoranza<br />
degli uomini, macchine <strong>di</strong> guerra e <strong>di</strong> potere.<br />
Un giorno, sulla scorta della lettura dei loro libri, i due<br />
decisero <strong>di</strong> accendere un fuoco, che ardesse tutte le notti,<br />
collocato fra tre pietre in un angolo della stanza. Su quel<br />
fuoco posero a cuocere una mistura <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi ingre<strong>di</strong>enti,<br />
che qui non possiamo neanche nominare, e che riempivano<br />
regolarmente del loro fumo l’ambiente delle evocazioni.<br />
Incuranti del rischio d’incen<strong>di</strong>o che così attiravano<br />
sul quartiere intero, i due accumulavano nella stanza e<br />
sulla scala d’accesso esche e carbone per i loro riti notturni.<br />
Il fumo annerì tutto il lato della Torre, tanto che in<br />
epoca recente ancora se ne notavano le tracce.<br />
<strong>La</strong>yla, il demone della notte, appariva loro con sembianze<br />
femminili, i capelli corvini e gli occhi fiammeggianti,<br />
con un sottile <strong>di</strong>adema che le cingeva la testa e<br />
reggeva un grosso smeraldo, posto proprio al centro della<br />
can<strong>di</strong>da fronte. L’entità prese possesso con forza dei loro<br />
pensieri, dominò talmente le loro volontà che i due non<br />
aspettavano altro che la sera per potersi prostrare ai pie<strong>di</strong><br />
dell’antico demone dalle sembianze <strong>di</strong> donna. Questo<br />
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