La Maledizione di San Siro, 1999 - Liutprand
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Il Cecchino non fu capace <strong>di</strong> aprire da solo lo scrigno<br />
segreto. Dovette ricorrere al consiglio <strong>di</strong> Ottavio e all’aiuto<br />
materiale <strong>di</strong> un fabbro ferraio, esperto in segreti<br />
degli antichi costruttori. Gli raccontarono solo a metà la<br />
provenienza della cassetta e il modo della sua scoperta.<br />
Dopo una giornata intera <strong>di</strong> tentativi, sempre alla loro<br />
presenza, alla fine il fabbro trovò la levetta nascosta che<br />
poteva aprire il sottofondo e fabbricò un arnese che potesse<br />
somigliare alla chiave originaria del meccanismo,<br />
andata perduta. I tre si prepararono con grande emozione<br />
alla scoperta del misterioso contenuto <strong>di</strong> quello scrigno. Il<br />
peso dell’oggetto faceva presagire un contenuto interessante.<br />
Lo scrigno fu aperto con ogni cautela, per non rovinare<br />
un contenuto misterioso che vi era depositato da secoli.<br />
Nel momento cruciale, si fece un silenzio quasi religioso.<br />
Ai tre sembrava <strong>di</strong> penetrare, non invitati, nell’intimità<br />
<strong>di</strong> un grande segreto.<br />
Nessuna luce, nessun fumo strano uscirono dalla cavità<br />
violata. Un panno <strong>di</strong> stoffa più volte ripiegato, non<br />
prezioso ma <strong>di</strong> rara tessitura, avvolgeva degli oggetti. I<br />
tre estrassero il panno, delicatamente, e sul fondo della<br />
cassetta rimase una strana polvere, come una sabbia<br />
rossiccia. <strong>La</strong> stoffa venne svolta con molta cura e sparse<br />
sul tavolo il suo contenuto. Un sigillo aureo, una reliquia<br />
racchiusa in una piccola teca d’argento e <strong>di</strong> cristallo, un<br />
rotolo <strong>di</strong> pergamena strettamente legato e un medaglione<br />
da collo, tutto in oro, con pietre preziose incastonate, del<br />
colore del sangue, a forma <strong>di</strong> croce a otto punte. <strong>La</strong> pergamena<br />
fu aperta, venne letta dal giovane Ottavio e<br />
rivelò che si trattava delle insegne <strong>di</strong> riconoscimento e <strong>di</strong><br />
comando del Maestro della precettoria templare <strong>di</strong><br />
Ticinum-Papia. <strong>La</strong> reliquia era un pezzetto del legno della<br />
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