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Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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“Nel 906, appena giunta a Trento la notizia<br />

della felice riuscita dell’impresa del Duca <strong>degli</strong><br />

Abruzzi al Ruwenzori, Guido Larcher, allora<br />

presidente della benemerita Associazione <strong>alpinisti</strong>ca,<br />

convocava d’urgenza la Direzione per<br />

nominare il primo alpinista d’Italia socio onorario.<br />

La S.A.T. seguiva l’impulso del cuore di<br />

Trento, ma subito sorgeva nell’animo un dubbio:<br />

vorrà Luigi di Savoia gradire l’umile omaggio<br />

<strong>degli</strong> irredentisti trentini? Guido Larcher<br />

allora ricorreva al consiglio del senatore Silvio<br />

Arrivabene 4 , che altra volta aveva promesso ai<br />

patrioti trentini il suo appoggio. E dietro il di<br />

lui consiglio il Congresso, tenuto dalla <strong>SAT</strong> in<br />

Il quadro dei Soci onorari della <strong>SAT</strong> realizzato negli anni venti, fa ancora oggi<br />

bella mostra nell’ufficio del Presidente <strong>SAT</strong><br />

Roncegno il 6 [sic] luglio 906, deliberava la<br />

nomina a socio onorario, su proposta di Guido<br />

Larcher, del Duca <strong>degli</strong> Abruzzi e l’invio a Entebbe<br />

(Lago Vittoria), da dove il Duca, reduce<br />

dalla sua nuova conquista, sarebbe passato in<br />

quei giorni, del seguente telegramma:<br />

S.A.R. Duca <strong>degli</strong> Abruzzi, Entebbe.<br />

Direzione <strong>Società</strong> Alpinisti <strong>Tridentini</strong> appena avuta<br />

notizia nuovo trionfo Vostra Altezza Reale acclamavi<br />

Suo socio onorario. Ieri numerosi soci raccolti convegno<br />

Roncegno entusiasticamente confermarono nomina<br />

dandomi incarico trasmetterla subito sul campo Vostra<br />

gloria. Excelsior! Guido Larcher, presidente<br />

Purtroppo le cose vennero complicate. Il telegramma,<br />

anziché a Entebbe,<br />

venne inviato ad Alessandria<br />

d’Egitto e raccomandato per<br />

il recapito a quel R. Console<br />

italiano.<br />

L’ufficio postale di Trento<br />

comunicava a Guido Larcher,<br />

qualche giorno dopo, che il telegramma<br />

indirizzato al Duca<br />

<strong>degli</strong> Abruzzi era stato ritornato<br />

dal R. Console italiano di<br />

Alessandria, con l’annotazione:<br />

«Ignoro ove attualmente<br />

trovasi il destinatario». Ignoro,<br />

che, a dirla col senatore<br />

Arrivabene, valeva un poema<br />

ed era un avvertimento!<br />

Ritornato in Italia il Duca<br />

<strong>degli</strong> Abruzzi, la S.A.T. poteva<br />

finalmente comunicargli il<br />

telegramma in questione. E il<br />

7 settembre 906 perveniva<br />

da Torino alla <strong>Società</strong> <strong>degli</strong><br />

Alpinisti Tridenti il seguente<br />

telegramma:<br />

S.A.R. Duca <strong>degli</strong> Abruzzi<br />

ringrazia ma non può accettare<br />

nomina socio onorario. D’ordine.<br />

Torri (?)<br />

Nel leggere il telegramma<br />

Guido Larcher provò una<br />

stretta al cuore. Fu sicuro che<br />

a Luigi di Savoia, politica a<br />

parte, il saluto <strong>degli</strong> <strong>alpinisti</strong><br />

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