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Numero 3 (3.6 MB) - SAT Società degli alpinisti Tridentini

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tridentini non poteva non essere tenuto quale<br />

cosa cara, ché la nomina a socio onorario<br />

dell’Alpinista provetto e audace sarebbe senza<br />

dubbio stata accolta favorevolmente, senza<br />

la meschina politica di un paese dal «piede di<br />

casa» che si allarmava in piazza se una torpediniera<br />

austriaca mostrava il fumaiolo in vista<br />

di Ancona, ma che non voleva dare all’irredentismo<br />

i mezzi e pretendeva i fatti a costo di<br />

qualsiasi sacrificio.<br />

Comprese altresì, Guido Larcher, la dolorosa<br />

impressione che avrebbe suscitato fra i patrioti<br />

la comunicazione della risposta ufficiale<br />

del signor Torri (?) e il giubilo delle autorità<br />

austriache. Preferì, quindi, tenere in tasca il telegramma<br />

e non mostrarlo a nessuno, fuorché<br />

al senatore Silvio Arrivabene – figlio di quel<br />

Giovanni Arrivabene che conobbe i Piombi di<br />

Venezia per avere ospitato in casa sua Silvio<br />

Pellico e che nel 824 fu condannato a morte<br />

in contumacia – che ripetutamente ebbe poi ad<br />

assicurare il Larcher essere il cuore di Luigi di<br />

Savoia vicino a quello di Trento.<br />

Per gli <strong>alpinisti</strong> e per tutti i trentini Luigi di<br />

Savoia rimase sempre, da allora, iscritto fra i<br />

soci onorari della S.A.T. e come tale fu sempre<br />

mantenuto al corrente dell’attività del sodalizio,<br />

che oggi ha abbrunato la propria bandiera<br />

per l’immatura perdita del generoso Principe<br />

Sabaudo.” 5<br />

Dopo la guerra e l’annessione del Trentino<br />

erano venuti a cadere i motivi di cautela<br />

politica che avevano indotto il Duca o,<br />

meglio, il suo entourage a rifiutare la nomina<br />

a socio onorario.<br />

In occasione della scomparsa di Luigi<br />

Amedeo di Savoia la <strong>SAT</strong> inviò una lettera<br />

di condoglianze a casa Savoia, ricordando<br />

il suo socio onorario e allegando una<br />

copia de Il Brennero con il citato articolo.<br />

Interessante la risposta di Vittorio Emanuele<br />

(Torino 870- Bruxelles 946) Conte<br />

di Torino e fratello di Luigi Amedeo:<br />

“[…] Ringrazio riconoscente delle devote<br />

espressioni di cordoglio. Luigi Amedeo era<br />

4<br />

Nel gruppo del Ruwenzori. Punte Elena e Savoia dal<br />

Ghiacciaio Stanley (Foto di Vittorio Sella. Per gentile concessione<br />

della Fondazione Sella, Biella)<br />

e rimane sempre Socio onorario della <strong>Società</strong><br />

Alpinisti <strong>Tridentini</strong>.” 6<br />

Giovanni Calderari (reggente della <strong>SAT</strong><br />

dal 932) scrisse anche al presidente CAI<br />

Angelo Manaresi mettendolo al corrente<br />

della vicenda e, con una punta di sarcasmo,<br />

segnalò il contenuto di questa lettera con le<br />

parole: “Il patriottico, simpatico e geniale<br />

trucco di ‘papà’ Larcher.” 7<br />

Da notare che questa lettera a Manaresi<br />

riporta la stessa data (23 marzo 933) della<br />

lettera di condoglianze inviata da Calderari<br />

al Conte di Torino. In questo caso cambia<br />

la forma e, assieme alle condoglianze, si<br />

ricorda al fratello di Luigi Amedeo che la

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